GIORNATA MONDIALE DEL RENE
Croce Rossa di Francavilla Angitola in collaborazione con la F.I.R. (Fondazione Italiana del Rene )
“NEL MONDO 1 PERSONA SU 10 HA UN PROBLEMA RENALE”
Domenica 15 Marzo nei locali del Circolo Anziani i volontari della Croce Rossa Italiana Gruppo V.D.S. di Francavilla ( Responsabile Emanuele Limardi ) hanno controllato gratuitamente la funzione dei reni procedendo alla misura della pressione arteriosa e all’ esame delle urine , nonchè consegnando alle persone che sono state sottoposte al controllo un interessate materiale informativo sanitario . Numerosi cittadini hanno aderito alla iniziativa ; i controlli sono stati eseguiti con la supervisione del Dott. Romeo Aracri , Sanitario di Francavilla.
Tra le iniziative di prevenzione previste per la Giornata Mondiale del Rene dell’ 8 marzo, il Progetto Camper, realizzato dalla FIR in collaborazione con la SIN e la Croce Rossa. Nelle piazze di 63 città italiane saranno allestite 65 postazioni mobili presso le quali il pubblico potrà effettuare il controllo gratuito della pressione arteriosa e l'esame delle urine e ricevere materiale informativo dal personale sanitario. A tal proposito, proponiamo l'intervista al Prof. Vittorio Andreucci Ordinario di Nefrologia all'Università degli studi di Napoli Federico II e Presidente della Fondazione Italiana del Rene (FIR).
“Perché una Giornata Mondiale e una Campagna di prevenzione sulle malattie renali?
Secondo il Registro Italiano di Dialisi e Trapianto della Società Italiana di Nefrologia (SIN) relativo al 2004, in Italia, sono in media 170 i pazienti per milione di popolazione che iniziano la dialisi ogni anno per Insufficienza Renale Cronica (IRC). L'incremento negli anni è stato notevole. Ma i soggetti in terapia dialitica sono considerati la punta di un iceberg: secondo alcune stime, per ogni paziente in dialisi ve ne sarebbero almeno 200 con un certo grado di compromissione della funzione renale. Negli scorsi decenni í Nefrologi hanno lavorato accanitamente per assicurare la dialisi a tutti coloro che ne avessero la necessità e per incrementare il numero delle donazioni per i trapianti di rene. Ma tutto questo non basta. E' venuto il momento di assumerci con urgenza un altro impegno: avviare con prontezza e determinazione un programma di prevenzione e di trattamento precoce delle nefropatie, settore al quale sin d'ora non si è prestata sufficiente attenzione.
A cosa è dovuto questo preoccupante aumento di nefropatie che è stato definito dall'OMS come una pandemia?
Alla sua base stanno l'allungamento della vita e una riduzione della cosiddetta mortalità competitiva, condizioni che consentono alle malattie renali di svilupparsi negli anni. Non è però irrilevante il fatto che spesso la diagnosi è tardiva e ciò fa sì che non si possano prendere per tempo i provvedimenti necessari e che la malattia, spesso senza Sintomi evidenti, proceda indisturbata”.