Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

Pizzo. Il sentito omaggio ai soldati francavillesi caduti nelle  guerre del  Novecento

"Buone notizie e pronta risposta"

Presentato al Museo della Tonnara il libro di Vincenzo Davoli

PIZZO - E' stato presentato nei giorni scorsi, nella sala conferenze del Museo della Tonnara, il libro di Vincenzo Davoli: "Buone notizie e pronta risposta", omaggio ai soldati francavillesi caduti nelle guerre del Novecento. L'evento è stato promosso dalla Pro loco di Pizzo e da Ar­ci Pesca Fisa - sez. di Pizzo - con il patrocinio del Sistema Bíbliotecario Víbonese e dalla rivista "Monteleone", mensi­le di arte, cultura e memorie storiche. Sono intérvenuti all’  incontro, come relatori: Vincenzo Davoli, autore del libro, Nino Stillitani, vicepre­sidente della Pro loco di Piz­zo, Felice Muscaglione, stori­co e direttore della rivista "Monteleone", e Gilberto Floriani , responsabile del Siste­ma Bibliotecario Vibonese. Presenti, inoltre, nella gre­mita sala Franco De Leo, pre­sidente dell'Arci Pesca Fisa - sez. di Pizzo -, una delegazio­ne della Croce Rossa Italiana ­Comitato Provinciale di Vibo Valentia -, i1 maresciallo An­tonio Gagliardi della stazio­ne dei carabinieri di Pizzo, il Comandante Luigi Piccioli della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, il comandante Domenico Malerba della Lo­comare Pizzo, il comandante Pino Colloca de11a Locomare Tropea, 1'assessore provin­ciale Paolo Barbieri, il vice sindaco della città  di Franca­villa Antonella Bartucca  con 1'assessore Francesco Pungitore, Gianfranco Schiavone, promotore della Festa del Ma­re in onore di San Francesco di Paola, il direttore del Mu­seo del Mare di Pizzo Pino Procopio, e Padre Giovanni Cozzolino della Consulta Pastorale Giovanile Minima.

 Intenso ed emozionante, nel presentare l’ autore e la sua opera, l'intervento di Fe­lice Muscaglione. Questo, in­fatti, ha esordito tracciando il profilo dell'autore: apprezza­to professionista, docente di topografia e appassionato studioso delle tradizionii cul­turali, religiose e popolari lo­cali. Ha proseguito portando in rassegna le vicende di al­cuni dei principali personag­gi citati nel libro, frutto  di una difficile selezione tra le storie dei duemila e cinquecento giovani partiti dal vibonese per combattere la Grande Guerra. Particolare attenzio­ne è stata dedicata ai giova­nissimi caduti della classe 1899, definiti  da Ungaretti "í ragazzini del  ‘99" artefici, as­sieme agli altri valorosi sol­dati dell'esercito italiano, del­la vittoria de1 4 Novembre 1918. Commoven­te il ricordo dei napitini Leoluca Chiaravalloti e Filippo Posca.

Positivo, anche, il giudizio    espresso dall'assessore provinciale Barbieri, il quale constatata la passione di Davoli e la sua predisposizione alla ricerca ha denotato «l’importanza e il valore dell'opera quale mezzo per dare giusta evidenza e adeguato ricordo agli eroi della nostra storia, protagonisti del lungo percorso di conquista dell' indipendenza di cui oggi, tutti  noi usufruiamo ».

 Molto belle anche le parole del Dott.  Romeo  Aracri, cittadino di Francavilla il quale, ringraziato Davoli a nome dell’ intera cittadinanza francavillese, ha definito il libro un'opera veramente meritoria, fonte di rinvigorimento della memoria storica, nonché omaggio agli eroi silenziosi, e a tutti gli umili, partiti per difendere un unico grande valore: la Patria ».

Apprezzamenti anche dal1'ex sindaco di Francavilla,  Giuseppe Anello, il quale  sottolineando la significatività del titolo: "Buone notizie e pronta risposta", - frase uti­lizzata dai soldati al fronte in calce alla corrispondenza -ha posto 1'accento sulla tempra e la dignità di questi uomini, eroi in grado di nutrire speranza nonostante lo stato di grande precarietà .                          Molto toccante anche la let­tera di apprezzamento indi­rizzata a Davoli dal colonnello  dell'Arma dei Carabinieri Francesco Maria Chiaraval­loti, napitino e pronipote di Leoluca Chiaravalloti, e letta da  Irene Grillo .

La chiusura dell'evento è stata a cura dell'autore che, emozionato, ha colto 1'occasione per ringraziare la Pro Loco  e  l’ ArciPesca  Fisa  di Pizzo, i presenti, e quanti con grande entusiasmo e vivo in­teresse lo hanno supportato nella ricerca storica e storio­grafica, nonché nella laborio­sa attività di stesura dell'ope­ra.

IL QUOTIDIANO  15-12-2008                                                      ANNA MARIA  PAGNOTTA             

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Polia. L'opera letteraria si intitola "Buone notizie e pronta risposta"

Un viaggio nel secolo scorso

Nel libro consegnato alle stampe da Vincenzo Davoli

POLIA- Un viaggio a ritroso attraverso le Guerre del No­vecento, per rievocare la sto­ria, ma anche e soprattutto per rendere lustro alle vitti­me di Francavilla Angitola e non solo. Uomini valorosi che si sono immolati per amore della Patria, uomini che hanno dimostrato il loro coraggio nella battaglia e con il sacrificio di lasciare il paese natio nell'incertezza dì un ritorno ai propri cari, alla terra da cui hanno avu­to i natali, al grembo mater­no della famiglia:

"Buone notizie e pronta ri­sposta", il dettagliato lavoro a opera dell'ingegnere Vincenzo Davoli divenuto libro dei ricordi, apre uno squar­cio nel passato per non di­menticare, per far rivivere i drammi dei conflitti che hanno portato tanta miseria e tanto dolore. Promossa dalla Pro loco di Pizzo Cala­bro e dall'Arcipesca F.i.s.a, in collaborazione con la, rivi­sta Monteleone ed il Sistema Bibliotecario Vibonese, la presentazione del volume ha avuto luogo nei giorni scorsi presso i locali del Mu­seo della Tonnara di Pizzo Calabro. II partecipato mo­mento culturale ha potuto contare sulla  presenza di re­latori di spessore quali Feli­ce Muscaglione e Gilberto Floriani.

Presente all'incontro an­che Domenico Amoroso in qualità di assessore alla cul­tura nonché di presidente della Pro loco di Polia . Lega­to da sincera amicizia all'au­tore del libro, Amoroso ha dichiarato compiaciuto di aver letto con intensità d'af­fetto il volume sapientemen­te scritto dall'amico Davoli: «L'autore ha condotto uno studio meticoloso lungo un secolo ed oggi consegna alla comunità di Francavilla ed all' angitolano un testo stori­co che, se letto con attenzio­ne, va oltre la rievocazione di fatti realmente accaduti per entrare nelle vicende di vita dei gloriosi martiri del­la Grande Guerra che, così, dalla fredda citazione su di un monumento evocativo di paese, entrano direttamente nei nostri cuori con il loro volto umano, con le loro sto­rie fatte di sentimenti alter­ni, di gioie e dolori, ansie ed incertezze, e con l'animo ra­pito dal desiderio di fare ri­torno a casa-ha sottolineato Amoroso nella sua persona­le recensione dell'opera .

II lavoro dell'esimio studioso mi ha sollecitato ad appro­fondire le ricerche sui cadu­ti di Polia, il mio paese. A molti sono state intestate strade a ricordo: il Capitano medico Leoluca Chiaraval­loti, di origine poliese, a  cui è stato de­dicato il corso principale della frazione Menniti. Inol­tre Polia  menziona il Pilota Francesco Baracca, l'Avia­tore Umberto Maddalena, il Bersagliere M.O. Enrico To­ti, il Maresciallo d'Italia Ar­mando Diaz. II valido autore può andare orgoglioso e fie­ro del lavoro compiuto; at­traverso la sua oculata e fruttuosa ricerca ha resti­tuito onore a tutti i caduti francavillesi, anche a dieci finora dimenticati. Il mio sincero plauso per questo lungo e difficile viaggio che,  lungi dal voler scadere in uno scontato revisionismo storico, fa brillare di nuova luce quei figli di Calabria che hanno sacrificato la pro­pria giovane esistenza per assicurare ai posteri un fu­turo migliore».

 

IL QUOTIDIANO  12-12-2008                                                                         CATERINA PELLEGRINO

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Pizzo. Domani mattina la presentazione del libro di Vincenzo Davoli

In ricordo dei caduti delle guerre del XX secolo

PIZZO - Verrà presentato domani, alle 10.30 al Museo della Tonnara, il libro "Buone notizie e pronta rispo­sta" di Vincenzo Davoli. L'evento, organizzato dalla Pro Loco e dal­1'Arci Pesca Fisa, è patrocinato dal Sistema Bibliotecario Vibonese e dalla rivista "Monteleone", mensile di arte, cultura e memorie storiche. Interverranno, come relatore, Feli­ce Muscaglione, storico e direttore della rivista "Monteleone", e come ospiti Gilberto Floriani e Giuseppe Ginquegrana.

L'opera dell'ingegnere Davoli, apprezzato professionista> docente di topografia e appassionato studio­so delle tradizioni culturali, religio­se e popolari, nasce e si sviluppa co­me omaggio ai soldati francavillési caduti nelle guerre del Novecento. Questi infatti , come affermato dallo stesso Davoli nell'introduzione al li­bro, sin dalle prime ricerche si sono rivelati protagonisti di «vicende personali e private umanamente in­teressanti ma anche di episodi rile­vanti e famosi, riportati nelle opere di autorevoli ed insigni storici, ov­vero illustrati da autori universal­mente noti, come Ungaretti ed He­mingway».

Il libro, però, non si configura co­me mera «cronaca statica» ma, co­me affermato dallo scrittore Loren­zo Malta, si dipana in modo da evo­care «storie drammatiche e perso­nali vissute in un contesto tragico, quale fu quello della prima guerra mondiale: vicende amare e dolorose che ancora oggi suscitano nel letto­re sentimenti profondi». II volume, inoltre, viene presentato in un mo­mento più che adeguato:  il  90° anni­versario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale (IV Novem­bre 2008). Emblematico anche il ti­tolo: "Buone notizie e pronta rispo­sta", frase correntemente usata dai francavillesi in guerra in calce alla corrispondenza dal fronte, fatta di lettere e cartoline, ai familiari. II primo volume dell'opera di Davoli, frutto di una certosina ricerca stori­ca e storiografica, non si limita a ri­costruire le vicende biografiche dei soli militari la cui memoria è scolpi­ta sul monumento ai Caduti della città di Francavilla, ma ricorda e commemora anche altri dieci solda­ti della città.

Accanto ai valorosi francavillesi, l'opera ricorda,ufficiali e soldati ori­ginari di Pizzo, Filadelfia, Serra, Vi­bo e Sambiase. In particolare , il libro viene dedicato alla memoria del caporale Francesco Maria Porchia di Sambiase, nonno materno dell'au­tore, caduto il 2 ottobre 1918 in Francia. Vengono, inoltre, citati due gloriosi caduti di Pizzo: Leoluca Chiaravalloti, capitano medico e medaglia di argento al valor milita­re, e Tommaso Bardari, sottotenen­te. Ricordato infine, per il suo alto valore, il maggiore Azaria Tedeschi di Serra, eletto rappresentante delle 12 medaglie d'oro al valor militare attribuite a soldati calabresi duran­te la Grande Guerra.

 

IL QUOTIDIANO  06-12-2008                                                          ANNA MARIA  PAGNOTTA             

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“BUONE NOTIZIE E PRONTA RISPOSTA”

L'ultima fatica letteraria di Vincenzo Davoli. Domenica la presentazione

Quando spedivano a casa una cartolina o una lettera; al­la fine, anche i soldati franca­villesi, come tutti i soldati, scrivevano una frase: "Buone Notizie e Pronta Risposta". Un uso ritualizzato realizzato con evidente calligrafia incer­ta, che rinviava a tutto un uni­verso di significati. Ed è a que­sto mondo che Vincenzo Da­voli ha orientato il sensibile sguardo con la profondità del­lo studioso e con tanto rispet­to umano. "Buone Notizie e Pronta Risposta", proprio questa frase è diventata il tito­lo dell'opera di Vincenzo Da­voli, evocativa di tante storie personali e drammatiche vis­sute in un contesto tragico quale fu quello della prima Guerra Mondiale con le tante vicende amare e dolorose. Il volume ricostruisce e presen­ta le biografie dei militari se­gnati sulla lapide del monu­mento ai caduti di Francavil­la Angitola, ma ricorda e commemora anche altri dieci caduti francavillesi, morti nel tragico periodo del primo conflitto mondiale. Oltre ai caduti di Francavilla, nel volu­me vengono poi ricordati al­cuni ufficiali .e soldati origina­ri di altri paesi, di Pizzo, Fila­delfia, Serra San Bruno, Monteleone e Sambiase,  tutti legati da un sottile filo rosso.

Il libro, dedicato alla memoria del Caporale Francesco Maria Por­chia, caduto il 2     ottobre 1918 in Francia, nonno materno del­l' autore, è un'indagine meto­dica e meticolosa che Davoli ha realizzato effettuando   un vero e pro­prio scavo tra atti, docu­menti d'ar­chivio, testi, visionando lettere e car­toline, le te­stimonianze epistolari che sono soprav­vissute al tempo, e av­valendosi di tanti racconti orali, di memorie personali di antichi parenti che si stanno purtroppo sfuocando nelle nuove generazioni che ne de­tengono oggi i ricordi traman­dati.    Da questa ricerca ne vie­ne fuori un lavoro inedito, sto­rico, documentario ed esau­stivo. La Grande Guerra è lo sfondo centrale da cui parto­no le piccole storie, sempre uniche e irripetibili, che sono quelle dei tanti soldati caduti nell'anonimato, nel silenzio. Davoli ricostruisce le piccole grandi esperienze che sono state vite umane, storie di se­dici francavillesi, storie di un paese che agli inizi del 900 ri­specchiava le condizioni so­ciali italiane che rinviavano a disagi e sofferenza, con i con­tadini analfabeti, con la terra, la famiglia, e gli altri più fortunati,  più ricchi  e  agiati.   Le  dif­ferenze si notavano anche  sulle  divise . Su alcuni  si cucivano i gradi di ufficiali di comple­mento, gli altri andavano  ad essere uccisi nelle prime linee senza comprendere il perché di quella assurda mattanza. I primi ebbero il, conforto della corrispondenza epistolare, mentre i secondi morirono in silenzio, in modo anonimo e mai celebrati con odi e solen­nità. L'opera del Davoli è una sintesi di elementi che con­sente per alcuni dei suoi pro­tagonisti un'indagine intro­spettiva capace di svelare tut­ta la sensibilità umana, l'amo­re e il sentire la vita. Ma poi c'è anche la morte, il sacrificio, la drammaticità dei fatti, la tene­rezza del ricordo sulle lapidi dalle lucide scritte dorate  e argentate. Tante sono le vicende che commuovono il lettore, come tante sono le storie rac­contate che parlano di arrive­derci e di addii, come la par­tenza per l'America della ve­dova del soldato Buccinnà as­sieme al figlio o la morte dovu­ta al gas del soldato Antonino Condello:

 Il prossimo 7 dicem­bre, alle ore 10,30  nella sala conferenze della Tonnara di Pizzo, il volume verrà presen­tato a cura della Pro loco e dell’ Arcipesca Fisa di Pizzo in col­laborazione con la rivista Monteleone e il Centro Siste­ma Bibliotecario. Presente l'autore, relazionerà Felice Muscaglione con gli interven­ti di Gilberto Floriani e Giu­seppe Cinquegrana.

Franco Vallone  su  Calabriaora   5-12-2008  - PIZZO

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Edito il volume su tutti i Caduti delle guerre del Novecento

FRANCAVILLA ANGITOLA – “Buone Notizie e Pronta Risposta", parole che alle nuove ge­nerazioni non  evocano nulla, ma che contengono un importan­te pezzo di storia, uno stralcio di vissuto che ha accomunato  migliaia di persone.

 Perché `Buone Notizie e Pronta Rispo­sta" è la frase che durante il I conflitto mondiale veniva scritta dai soldati a conclusio­ne delle lettere e cartoline in­viate ai familiari. Oggi però “Buone Notizie e Pronta Rispo­sta" è anche il titolo del libro che Vincenzo Davoli ha pubbli­cato, dopo le fatiche di una det­tagliata ricerca concernente i Caduti di Francavilla Angitola nelle guerre del novecento, in occasione del 90°  anniversario della vittoria italiana nella I Guerra Mondiale (4 Novembre 1918-2008).

L'autore, appas­sionato studioso delle tradizio­ni popolari e religiose nonché redattore storico e culturale dei-siti wwvv.francavillaangitola.com e www.francescoda­paola.it, ha dedicato il volume al nonno materno, caporale Francesco Maria Porchia di Sambiase, caduto il 2 ottobre 1918 in Francia. L'opera rap­presenta la  prima parte del la­voro svolto da Davoli che non si è limitato a ricostruire le vicen­de biografiche dei militari se­gnati sulla lapide del Monu­mento ai Caduti di Francavilla,   ma ha commemorato anche al­tri dieci caduti francavillesi, poco o affatto citati nel corso degli anni. «E' píù.che giusto onorare tutti i soldati che han­no combattuto, la Grande Guerra, la Campagna d'Africa Orientale (Abissinia, Eritrea, Somalia), la II Guerra Mondia­le, ma è nostro dovere rendere omaggio non solo ai combat­tenti morti sui campi di batta­glia, ma anche ai militi decedu­ti altrove a  causa delle ferite o delle malattie contratte in zona di guerra - ha dichiarato Davoli – Non dobbiamo dimenticare i mutilati e gli invalidi di guer­ra, un pensiero di riconoscen­za e gratitudine dev'essere ri­volto anche a chi fu fatto pri­gioniero e un sentito ringra­ziamento ai reduci che, per lo­ro fortuna, riuscirono a torna­re incolumi alle loro famiglie».

 Le prime copie del volume sono state donate dallo scrittore alle famiglie dei caduti, che per mesi hanno atteso la pub­blicazione del libro/documen­to. `Buone notizie e pronta ri­sposta" sarà ufficialmente pre­sentato nei prossimi giorni presso il "Museo della  Tonnara  “alla Marina  di Pizzo.

di CATERINA PELLEGRINO su  “IL QUOTIDIANO”  del  3-12-2008 

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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