Pizzo. Il sentito omaggio ai soldati francavillesi caduti nelle guerre del Novecento
"Buone notizie e pronta risposta"
Presentato al Museo della Tonnara il libro di Vincenzo Davoli
PIZZO - E' stato presentato nei giorni scorsi, nella sala conferenze del Museo della Tonnara, il libro di Vincenzo Davoli: "Buone notizie e pronta risposta", omaggio ai soldati francavillesi caduti nelle guerre del Novecento. L'evento è stato promosso dalla Pro loco di Pizzo e da Arci Pesca Fisa - sez. di Pizzo - con il patrocinio del Sistema Bíbliotecario Víbonese e dalla rivista "Monteleone", mensile di arte, cultura e memorie storiche. Sono intérvenuti all’ incontro, come relatori: Vincenzo Davoli, autore del libro, Nino Stillitani, vicepresidente della Pro loco di Pizzo, Felice Muscaglione, storico e direttore della rivista "Monteleone", e Gilberto Floriani , responsabile del Sistema Bibliotecario Vibonese. Presenti, inoltre, nella gremita sala Franco De Leo, presidente dell'Arci Pesca Fisa - sez. di Pizzo -, una delegazione della Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Vibo Valentia -, i1 maresciallo Antonio Gagliardi della stazione dei carabinieri di Pizzo, il Comandante Luigi Piccioli della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, il comandante Domenico Malerba della Locomare Pizzo, il comandante Pino Colloca de11a Locomare Tropea, 1'assessore provinciale Paolo Barbieri, il vice sindaco della città di Francavilla Antonella Bartucca con 1'assessore Francesco Pungitore, Gianfranco Schiavone, promotore della Festa del Mare in onore di San Francesco di Paola, il direttore del Museo del Mare di Pizzo Pino Procopio, e Padre Giovanni Cozzolino della Consulta Pastorale Giovanile Minima.
Intenso ed emozionante, nel presentare l’ autore e la sua opera, l'intervento di Felice Muscaglione. Questo, infatti, ha esordito tracciando il profilo dell'autore: apprezzato professionista, docente di topografia e appassionato studioso delle tradizionii culturali, religiose e popolari locali. Ha proseguito portando in rassegna le vicende di alcuni dei principali personaggi citati nel libro, frutto di una difficile selezione tra le storie dei duemila e cinquecento giovani partiti dal vibonese per combattere la Grande Guerra. Particolare attenzione è stata dedicata ai giovanissimi caduti della classe 1899, definiti da Ungaretti "í ragazzini del ‘99" artefici, assieme agli altri valorosi soldati dell'esercito italiano, della vittoria de1 4 Novembre 1918. Commovente il ricordo dei napitini Leoluca Chiaravalloti e Filippo Posca.
Positivo, anche, il giudizio espresso dall'assessore provinciale Barbieri, il quale constatata la passione di Davoli e la sua predisposizione alla ricerca ha denotato «l’importanza e il valore dell'opera quale mezzo per dare giusta evidenza e adeguato ricordo agli eroi della nostra storia, protagonisti del lungo percorso di conquista dell' indipendenza di cui oggi, tutti noi usufruiamo ».
Molto belle anche le parole del Dott. Romeo Aracri, cittadino di Francavilla il quale, ringraziato Davoli a nome dell’ intera cittadinanza francavillese, ha definito il libro un'opera veramente meritoria, fonte di rinvigorimento della memoria storica, nonché omaggio agli eroi silenziosi, e a tutti gli umili, partiti per difendere un unico grande valore: la Patria ».
Apprezzamenti anche dal1'ex sindaco di Francavilla, Giuseppe Anello, il quale sottolineando la significatività del titolo: "Buone notizie e pronta risposta", - frase utilizzata dai soldati al fronte in calce alla corrispondenza -ha posto 1'accento sulla tempra e la dignità di questi uomini, eroi in grado di nutrire speranza nonostante lo stato di grande precarietà . Molto toccante anche la lettera di apprezzamento indirizzata a Davoli dal colonnello dell'Arma dei Carabinieri Francesco Maria Chiaravalloti, napitino e pronipote di Leoluca Chiaravalloti, e letta da Irene Grillo .
La chiusura dell'evento è stata a cura dell'autore che, emozionato, ha colto 1'occasione per ringraziare la Pro Loco e l’ ArciPesca Fisa di Pizzo, i presenti, e quanti con grande entusiasmo e vivo interesse lo hanno supportato nella ricerca storica e storiografica, nonché nella laboriosa attività di stesura dell'opera.
IL QUOTIDIANO 15-12-2008 ANNA MARIA PAGNOTTA
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Polia. L'opera letteraria si intitola "Buone notizie e pronta risposta"
Un viaggio nel secolo scorso
Nel libro consegnato alle stampe da Vincenzo Davoli
POLIA- Un viaggio a ritroso attraverso le Guerre del Novecento, per rievocare la storia, ma anche e soprattutto per rendere lustro alle vittime di Francavilla Angitola e non solo. Uomini valorosi che si sono immolati per amore della Patria, uomini che hanno dimostrato il loro coraggio nella battaglia e con il sacrificio di lasciare il paese natio nell'incertezza dì un ritorno ai propri cari, alla terra da cui hanno avuto i natali, al grembo materno della famiglia:
"Buone notizie e pronta risposta", il dettagliato lavoro a opera dell'ingegnere Vincenzo Davoli divenuto libro dei ricordi, apre uno squarcio nel passato per non dimenticare, per far rivivere i drammi dei conflitti che hanno portato tanta miseria e tanto dolore. Promossa dalla Pro loco di Pizzo Calabro e dall'Arcipesca F.i.s.a, in collaborazione con la, rivista Monteleone ed il Sistema Bibliotecario Vibonese, la presentazione del volume ha avuto luogo nei giorni scorsi presso i locali del Museo della Tonnara di Pizzo Calabro. II partecipato momento culturale ha potuto contare sulla presenza di relatori di spessore quali Felice Muscaglione e Gilberto Floriani.
Presente all'incontro anche Domenico Amoroso in qualità di assessore alla cultura nonché di presidente della Pro loco di Polia . Legato da sincera amicizia all'autore del libro, Amoroso ha dichiarato compiaciuto di aver letto con intensità d'affetto il volume sapientemente scritto dall'amico Davoli: «L'autore ha condotto uno studio meticoloso lungo un secolo ed oggi consegna alla comunità di Francavilla ed all' angitolano un testo storico che, se letto con attenzione, va oltre la rievocazione di fatti realmente accaduti per entrare nelle vicende di vita dei gloriosi martiri della Grande Guerra che, così, dalla fredda citazione su di un monumento evocativo di paese, entrano direttamente nei nostri cuori con il loro volto umano, con le loro storie fatte di sentimenti alterni, di gioie e dolori, ansie ed incertezze, e con l'animo rapito dal desiderio di fare ritorno a casa-ha sottolineato Amoroso nella sua personale recensione dell'opera .
II lavoro dell'esimio studioso mi ha sollecitato ad approfondire le ricerche sui caduti di Polia, il mio paese. A molti sono state intestate strade a ricordo: il Capitano medico Leoluca Chiaravalloti, di origine poliese, a cui è stato dedicato il corso principale della frazione Menniti. Inoltre Polia menziona il Pilota Francesco Baracca, l'Aviatore Umberto Maddalena, il Bersagliere M.O. Enrico Toti, il Maresciallo d'Italia Armando Diaz. II valido autore può andare orgoglioso e fiero del lavoro compiuto; attraverso la sua oculata e fruttuosa ricerca ha restituito onore a tutti i caduti francavillesi, anche a dieci finora dimenticati. Il mio sincero plauso per questo lungo e difficile viaggio che, lungi dal voler scadere in uno scontato revisionismo storico, fa brillare di nuova luce quei figli di Calabria che hanno sacrificato la propria giovane esistenza per assicurare ai posteri un futuro migliore».
IL QUOTIDIANO 12-12-2008 CATERINA PELLEGRINO
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Pizzo. Domani mattina la presentazione del libro di Vincenzo Davoli
In ricordo dei caduti delle guerre del XX secolo
PIZZO - Verrà presentato domani, alle 10.30 al Museo della Tonnara, il libro "Buone notizie e pronta risposta" di Vincenzo Davoli. L'evento, organizzato dalla Pro Loco e dal1'Arci Pesca Fisa, è patrocinato dal Sistema Bibliotecario Vibonese e dalla rivista "Monteleone", mensile di arte, cultura e memorie storiche. Interverranno, come relatore, Felice Muscaglione, storico e direttore della rivista "Monteleone", e come ospiti Gilberto Floriani e Giuseppe Ginquegrana.
L'opera dell'ingegnere Davoli, apprezzato professionista> docente di topografia e appassionato studioso delle tradizioni culturali, religiose e popolari, nasce e si sviluppa come omaggio ai soldati francavillési caduti nelle guerre del Novecento. Questi infatti , come affermato dallo stesso Davoli nell'introduzione al libro, sin dalle prime ricerche si sono rivelati protagonisti di «vicende personali e private umanamente interessanti ma anche di episodi rilevanti e famosi, riportati nelle opere di autorevoli ed insigni storici, ovvero illustrati da autori universalmente noti, come Ungaretti ed Hemingway».
Il libro, però, non si configura come mera «cronaca statica» ma, come affermato dallo scrittore Lorenzo Malta, si dipana in modo da evocare «storie drammatiche e personali vissute in un contesto tragico, quale fu quello della prima guerra mondiale: vicende amare e dolorose che ancora oggi suscitano nel lettore sentimenti profondi». II volume, inoltre, viene presentato in un momento più che adeguato: il 90° anniversario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale (IV Novembre 2008). Emblematico anche il titolo: "Buone notizie e pronta risposta", frase correntemente usata dai francavillesi in guerra in calce alla corrispondenza dal fronte, fatta di lettere e cartoline, ai familiari. II primo volume dell'opera di Davoli, frutto di una certosina ricerca storica e storiografica, non si limita a ricostruire le vicende biografiche dei soli militari la cui memoria è scolpita sul monumento ai Caduti della città di Francavilla, ma ricorda e commemora anche altri dieci soldati della città.
Accanto ai valorosi francavillesi, l'opera ricorda,ufficiali e soldati originari di Pizzo, Filadelfia, Serra, Vibo e Sambiase. In particolare , il libro viene dedicato alla memoria del caporale Francesco Maria Porchia di Sambiase, nonno materno dell'autore, caduto il 2 ottobre 1918 in Francia. Vengono, inoltre, citati due gloriosi caduti di Pizzo: Leoluca Chiaravalloti, capitano medico e medaglia di argento al valor militare, e Tommaso Bardari, sottotenente. Ricordato infine, per il suo alto valore, il maggiore Azaria Tedeschi di Serra, eletto rappresentante delle 12 medaglie d'oro al valor militare attribuite a soldati calabresi durante la Grande Guerra.
IL QUOTIDIANO 06-12-2008 ANNA MARIA PAGNOTTA
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“BUONE NOTIZIE E PRONTA RISPOSTA”
L'ultima fatica letteraria di Vincenzo Davoli. Domenica la presentazione
Quando spedivano a casa una cartolina o una lettera; alla fine, anche i soldati francavillesi, come tutti i soldati, scrivevano una frase: "Buone Notizie e Pronta Risposta". Un uso ritualizzato realizzato con evidente calligrafia incerta, che rinviava a tutto un universo di significati. Ed è a questo mondo che Vincenzo Davoli ha orientato il sensibile sguardo con la profondità dello studioso e con tanto rispetto umano. "Buone Notizie e Pronta Risposta", proprio questa frase è diventata il titolo dell'opera di Vincenzo Davoli, evocativa di tante storie personali e drammatiche vissute in un contesto tragico quale fu quello della prima Guerra Mondiale con le tante vicende amare e dolorose. Il volume ricostruisce e presenta le biografie dei militari segnati sulla lapide del monumento ai caduti di Francavilla Angitola, ma ricorda e commemora anche altri dieci caduti francavillesi, morti nel tragico periodo del primo conflitto mondiale. Oltre ai caduti di Francavilla, nel volume vengono poi ricordati alcuni ufficiali .e soldati originari di altri paesi, di Pizzo, Filadelfia, Serra San Bruno, Monteleone e Sambiase, tutti legati da un sottile filo rosso.
Il libro, dedicato alla memoria del Caporale Francesco Maria Porchia, caduto il 2 ottobre 1918 in Francia, nonno materno dell' autore, è un'indagine metodica e meticolosa che Davoli ha realizzato effettuando un vero e proprio scavo tra atti, documenti d'archivio, testi, visionando lettere e cartoline, le testimonianze epistolari che sono sopravvissute al tempo, e avvalendosi di tanti racconti orali, di memorie personali di antichi parenti che si stanno purtroppo sfuocando nelle nuove generazioni che ne detengono oggi i ricordi tramandati. Da questa ricerca ne viene fuori un lavoro inedito, storico, documentario ed esaustivo. La Grande Guerra è lo sfondo centrale da cui partono le piccole storie, sempre uniche e irripetibili, che sono quelle dei tanti soldati caduti nell'anonimato, nel silenzio. Davoli ricostruisce le piccole grandi esperienze che sono state vite umane, storie di sedici francavillesi, storie di un paese che agli inizi del 900 rispecchiava le condizioni sociali italiane che rinviavano a disagi e sofferenza, con i contadini analfabeti, con la terra, la famiglia, e gli altri più fortunati, più ricchi e agiati. Le differenze si notavano anche sulle divise . Su alcuni si cucivano i gradi di ufficiali di complemento, gli altri andavano ad essere uccisi nelle prime linee senza comprendere il perché di quella assurda mattanza. I primi ebbero il, conforto della corrispondenza epistolare, mentre i secondi morirono in silenzio, in modo anonimo e mai celebrati con odi e solennità. L'opera del Davoli è una sintesi di elementi che consente per alcuni dei suoi protagonisti un'indagine introspettiva capace di svelare tutta la sensibilità umana, l'amore e il sentire la vita. Ma poi c'è anche la morte, il sacrificio, la drammaticità dei fatti, la tenerezza del ricordo sulle lapidi dalle lucide scritte dorate e argentate. Tante sono le vicende che commuovono il lettore, come tante sono le storie raccontate che parlano di arrivederci e di addii, come la partenza per l'America della vedova del soldato Buccinnà assieme al figlio o la morte dovuta al gas del soldato Antonino Condello:
Il prossimo 7 dicembre, alle ore 10,30 nella sala conferenze della Tonnara di Pizzo, il volume verrà presentato a cura della Pro loco e dell’ Arcipesca Fisa di Pizzo in collaborazione con la rivista Monteleone e il Centro Sistema Bibliotecario. Presente l'autore, relazionerà Felice Muscaglione con gli interventi di Gilberto Floriani e Giuseppe Cinquegrana.
Franco Vallone su Calabriaora 5-12-2008 - PIZZO
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Edito il volume su tutti i Caduti delle guerre del Novecento
FRANCAVILLA ANGITOLA – “Buone Notizie e Pronta Risposta", parole che alle nuove generazioni non evocano nulla, ma che contengono un importante pezzo di storia, uno stralcio di vissuto che ha accomunato migliaia di persone.
Perché `Buone Notizie e Pronta Risposta" è la frase che durante il I conflitto mondiale veniva scritta dai soldati a conclusione delle lettere e cartoline inviate ai familiari. Oggi però “Buone Notizie e Pronta Risposta" è anche il titolo del libro che Vincenzo Davoli ha pubblicato, dopo le fatiche di una dettagliata ricerca concernente i Caduti di Francavilla Angitola nelle guerre del novecento, in occasione del 90° anniversario della vittoria italiana nella I Guerra Mondiale (4 Novembre 1918-2008).
L'autore, appassionato studioso delle tradizioni popolari e religiose nonché redattore storico e culturale dei-siti wwvv.francavillaangitola.com e www.francescodapaola.it, ha dedicato il volume al nonno materno, caporale Francesco Maria Porchia di Sambiase, caduto il 2 ottobre 1918 in Francia. L'opera rappresenta la prima parte del lavoro svolto da Davoli che non si è limitato a ricostruire le vicende biografiche dei militari segnati sulla lapide del Monumento ai Caduti di Francavilla, ma ha commemorato anche altri dieci caduti francavillesi, poco o affatto citati nel corso degli anni. «E' píù.che giusto onorare tutti i soldati che hanno combattuto, la Grande Guerra, la Campagna d'Africa Orientale (Abissinia, Eritrea, Somalia), la II Guerra Mondiale, ma è nostro dovere rendere omaggio non solo ai combattenti morti sui campi di battaglia, ma anche ai militi deceduti altrove a causa delle ferite o delle malattie contratte in zona di guerra - ha dichiarato Davoli – Non dobbiamo dimenticare i mutilati e gli invalidi di guerra, un pensiero di riconoscenza e gratitudine dev'essere rivolto anche a chi fu fatto prigioniero e un sentito ringraziamento ai reduci che, per loro fortuna, riuscirono a tornare incolumi alle loro famiglie».
Le prime copie del volume sono state donate dallo scrittore alle famiglie dei caduti, che per mesi hanno atteso la pubblicazione del libro/documento. `Buone notizie e pronta risposta" sarà ufficialmente presentato nei prossimi giorni presso il "Museo della Tonnara “alla Marina di Pizzo.
di CATERINA PELLEGRINO su “IL QUOTIDIANO” del 3-12-2008