PRESENTATO IL LIBRO “ EROI ITALIANI ” Giovedì 3 novembre nella sala Consiglio del Palazzo della Provincia a Catanzaro è stato presentato il libro “Eroi italiani”, dedicato ai 73 studenti del liceo Galluppi, Caduti nella I Guerra Mondiale. Il volume di 174 pagine, oltre alla ristampa dell’albo d’oro pubblicato nel 1920 per iniziativa del Liceo Classico Galluppi, contiene fotografie, lettere e documenti sulla vita e storia personale di quei giovani. Uno dei 73 studenti del Galluppi, morti nella Grande Guerra, era Domenico Servelli, nativo di Francavilla Angitola, deceduto il 2 novembre 1916 in prima linea sul Carso di Doberdò. Al momento della morte era Sottotenente di Fanteria; post mortem fu promosso al grado di Tenente. Il primo tratto del corso di Francavilla è intitolato al suo glorioso nome. La figura di Domenico Servelli è stata ampiamente rievocata nel mio libro “Buone Notizie e Pronta Risposta”. La manifestazione del 3-11-2011 è stata organizzata congiuntamente dall’Associazione culturale “Calabria in Armi”, presieduta da Mario Saccà, dal Convitto, nonché dal Liceo Classico Galluppi. Prima della presentazione del libro è stata deposta una corona d’alloro davanti alle due lapidi di marmo apposte nel corridoio del Convitto. I lavori nella sala del Consiglio provinciale sono stati moderati dal Gen. di Divisione, Pasquale Martinello. Tra le tante autorità presenti sono intervenuti con brevi, significative allocuzioni: la Presidente della Provincia, Wanda Ferro; il vicesindaco di Catanzaro, Mariagrazia Caporale; il prefetto, Antonio Reppucci. Sedevano al tavolo della presidenza: il rettore del Convitto, Domenico Rodà; il preside del Liceo, Armando Vitale; Mario Saccà, presidente di “Calabria in Armi”. Quest’ultimo ha sottolineato come “i giovani del Galluppi hanno dato un grande contributo, sacrificando la propria vita per gli ideali della Patria; il nostro gesto vuole rappresentare una testimonianza della continuità della storia che ci appartiene”. Continuando Saccà ha posto l’accento “sulla necessità di porre un freno all’affievolimento del sentimento di unità e coesione nazionale perpetrato da certe forze politiche, rispetto alle quali bisogna tener viva la memoria del sacrificio di tanti giovani.....Se così non fosse dovremmo dire che la loro vita sarebbe stata sacrificata inutilmente sull’ara dell’indifferenza e dell’egoismo di una società senza più ideali”. 6-11-2011 Vincenzo DAVOLI
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