ruderi medioevali
Francavilla Angitola, vista dall’esterno sembra un drago addormentato ma addentrandosi nelle sue piccole strade si può godere del suo stile medioevale e, seguendole fino alla fine di ripidi pendii, dove si può ammirare un piccolo parco archeologico incastonato in un luogo da lungo tempo abitato: “Pendino”. E’ un parco archeologico dove reperti archeologici concorrono a mantenere quella eredità storica che è l’abitato di Francavilla Angitola conserva in suoi diversi ambiti; queste opere edilizie documentano momenti diversi della storia di Francavilla Angitola. Essendo fabbriche cinquecentesche andate in rovina, riutilizzate e riadattate in epoche successive.
Elementi propri di un’architettura originariamente prestigiosa, come marcapiani a listello tufaceo, archi a spigoli in conci tufacei a squadro, piattabande, architravi, lesene e cornici realizzate con pietre da taglio e in alcune parti arricchite da elementi decorativi.
Particolare attenzione merita la chiesa delle grazie distrutta dal terremoto e ricostruita poi tra il 1791-1793 conserva un’artistica statua della Vergine (a. 1796) opera dello scultore Vincenzo Scrivo di Serra San Bruno. Inoltre custodisce un pregevole CIBORIO ligneo opera di un artigiano locale, riccamente lavorato con fantasiose colonnine e mirabili intarsi.
Sulle alture di fronte la fontana “Fischìa” sono visibili, affacciandosi dal belvedere del parco archeologico, i resti della chiesa di San Pietro e il calvario greco.
Nell’attuale sito negli ultimi anni, dopo alcuni lavori di recupero e restauro si è ricavato un piacevole ambiente che viene utilizzato per varie manifestazioni.
Imponenti sono gli avanzi di tre conventi dei domenicani, dei riformati e quello degli agostiniani.
Il primo si trova nella piazza principale del paese (Piazza Solari) e gli altri due fuori dal centro urbano.