Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

        PROIEZIONE  DEL CORTO  “A PENA DO PANA”

04-09-2006

La  sera del 31 agosto,  presso l’anfiteatro del rione Pendina, si è svolta una bella manifestazione culturale  promossa  dal Comune  di Francavilla Angitola , cioè  dal Sindaco prof.  Anello e dagli Assessori,  Dr.  Vincenzo  Caruso,  alla Cultura,  e Francesco Pungitore, al Turismo.

La manifestazione è stata organizzata ed  accuratamente  allestita dall’ Associazione  Artigianfamiglia  di Pizzo ,  presieduta  da Carmensissi  Malferà , con la collaborazione del nostro sito .    Il  clou  della manifestazione  è stata   la prima proiezione pubblica  a Francavilla  del corto- metraggio  “ A pena  do pana “  (La pena del pane),  dell’ italoamericana  Lucia Grillo .

L’ atmosfera   magica e suggestiva  dell’ evento  e la cronaca dettagliata della manifestazione  sono state  ben descritte  dal giornalista  Franco  Vallone  in un articolo che riproduciamo  con piacere  integralmente  di seguito.

Noi vogliamo invece soffermarci   sulle emozioni  e sull’ impatto   suscitati presso i Francavillesi  dalla proiezione del  cortometraggio .   Il breve  filmato è opera di Lucia Grillo,  attrice  e regista  di New  York  ,  ma originaria di Francavilla  ;   i suoi antenati  abitavano  addirittura a pochi passi di distanza  dall’ anfiteatro  dove  si è tenuta  la proiezione .

Il corto  è stato girato  alcuni anni  or sono ;   Lucia  Grillo  oltre  ad esserne la regista,  sceneggiatrice  e produttrice ha interpretato  la parte della  madre  di  Mariuzzedda , la bambina protagonista  del  corto.   La zona  antica di Francavilla,  il rione  di Pendina,  è stata la principale

 “location”  del cortometraggio,  cioè  lo scenario naturale dove è stata girata  la maggior parte del corto.   Gli spettatori  francavillesi hanno  avuto modo  di guardare   tanti angoli   del loro paese  nascosti  oppure ben noti, talvolta  bui e malsani,  financo  brutti  e scrostati ,  ma   riscoperti  e rivitalizzati   dalle macchine da ripresa  e  dall’ occhio sensibile   ed  amorevole  della regista.

Lo specifico  filmico  del corto  è costituito  da una rapida successione  di sequenze;  gli ambienti  interni  e gli esterni  del filmato  sono mostrati  come scorci  con campo  visivo  stretto e limitato, in dettaglio  e in panoramica.

Il corto lancia  il suo messaggio agli spettatori  non tanto  tramite  le poche parole  dialettali  contenute  nei brevi e concisi  dialoghi , ma più efficacemente  attraverso suggestivi primi piani  sia dei protagonisti , sia dei luoghi  e degli oggetti  ritratti .   I personaggi  comunicano i loro sentimenti, le ansie ,  le loro domande,  le paure,  le apprensioni  mediante le mutevoli  espressioni del volto, attraverso movimenti degli occhi   quasi  impercettibili , tramite gesti ed atteggiamenti tanto espressivi.  

Gli stati  d‘animo  particolari   e il clima della  vicenda in generale  vengono sottolineati  da  calibrate  variazioni del tono  e dell’  intensità   del sottofondo musicale.    A  tal proposito ricordo che   Lucia Grillo  ha  scelto  per questa sua opera  musiche di  Oleon  Cesari,  di  Nicole  Renaud  e del  calabrese  Sergio  Cammariere ,   che nel periodo  in cui  il corto  venne girato  non era ancora  molto famoso  presso il vasto  pubblico .

I luoghi esterni  e i locali interni dove la breve storia  si dipana  sono spogli ,  quasi nudi,  tutt’ al più  sobriamente  arredati .    L’ autrice  Lucia Grillo  non fa  ricorso  a trucchi  cinematografici,  non  va alla ricerca  del  folkloristico   e del  kitsch , ma con  un abile  gioco  di  luci ,  penombre  ed ombre  e con  un sapiente  dosaggio  dei colori  ricrea  un’ ambientazione da paese contadino,  immerso  in un’ atmosfera  di chiaroscuri  crepuscolari.

Protagonisti del cortometraggio  sono due persone  completamente  agli antipodi  uno rispetto all’altra  da ogni punto di vista;   il protagonista maschile , il fornaio ,  è interpretato  dall’ attore

americano  Vincent  Schiavelli ,   recentemente  scomparso,  famoso in tutto il mondo  soprattutto  per il film  “Ghost”,   ma  che  nella sua lunga carriera  ha partecipato ad oltre  cento film.

Invece  la protagonista femminile  che interpreta  il ruolo di Mariuzzedda ,  non  è  un’ attrice , ma  una semplice ragazza  di Francavilla,  Maria Teresa  Attisani;   quando il  corto  è stato girato  era solo una  bambina  di appena  nove anni.

Nel  corso di un provino Lucia  Grillo  notò  subito Maria Teresa ;   la scelse  come protagonista  non solo perchè  combaciava , per età  e per aspetto,  con la  Mariuzzedda che aveva in mente   ma  soprattutto  perchè era  bravissima e molto espressiva  a parlare in maniera del tutto  spontanea  il dialetto  francavillese .       Maria  Teresa  si  è   calata con grande  naturalezza  nel ruolo  di  Mariuzzedda  e la sua interpretazione  artistica non ha  per niente sfigurato  in confronto alla prestazione  di un vecchio ed esperto  attore professionista qual era  Vincent  Schiavelli.

Voglio concludere  quest’articolo  ribadendo  che le  considerazioni  che mi sono  permesso  di scrivere  riguardo  al corto  di Lucia Grillo  non sono  il giudizio di una persona competente ed esperta di cinema  ma semplicemente  l’ esternazione  di  sensazioni ed emozioni  in  me suscitate  dalla proiezione  del pregevole cortometraggio.


 04-09-2006

 

                         Bell’evento a Francavilla Angitola, direbbe Lucignolo, e pure tanta bella gente…

 

Quando l’evento culturale è di quelli importanti vale la pena spostarsi anche di  provincia per seguire, per sentire, per vedere e partecipare, per incontrarsi. In una regione come la nostra, come la Calabria, seguire gli appuntamenti culturali più interessanti, rimane cosa di vitale importanza per avere i contatti che contano, per cercare di seguire il filo rosso della vita e delle culture vere. Ed ecco allora che la presentazione del corto dell’attrice regista italoamericana Lucia Grillo, diventa, per una notte, l’evento da non perdere, il fatto regionale da seguire. Quanta bella gente, l’altra sera, l’altra notte, soglia fisica tra agosto e settembre, che poi è tra estate e non estate. Gente bella, e bell’evento, direbbe Lucignolo, gente interessante di cui possiamo fare nome e cognome soltanto dei personaggi pubblici, per non violare la privacy. Bella gente in quell’antico rione medievale denominato Pendino di Francavilla Angitola, rione opposto a quello chiamato Drago, dal lato opposto del paese. Tra le soffuse luci del Pendino, le pietre dell’antica Francavilla hanno rivissuto ancora una volta i fasti e dei fatti più importanti della comunità. Lucia, con il suo dialetto arcaico da calabro americana, misto di cultura di New York e Francavilla, ha risvegliato le pietre dei suoi antichi avi, ha risvegliato gli antichi sogni, gli antichi amori, i miti e le leggende di un luogo, la memoria di un passato. Anche con la sua passionalità forte, con la sua emozione non cercata che spunta improvvisa e tradisce occhi, voce e cuore. Le immagini del suo film, per una notte svolazzanti sul telo bianco del cinema all’aperto, sotto le stesse stelle che videro il passato. Le parole appassionate di Loredana Ciliberto, critico cinematografico, esperto di cinema, e poi quelle dell’antropologo dell’Unical Vito Teti che parla di culture, di emigrazione, di paesi allo specchio, di identità perdute, del sindaco di Francavilla Angitola, Giuseppe Foca Anello, e del presidente dell’Associazione ArtigianFamiglia, Carmensissi Malferà, che con la casa di produzione cinematografica “Calabresella Films” ha organizzato questo bell’evento di fine estate 2006. E poi la gente tra il pubblico, che poi non era solo pubblico ma vera e propria cultura in movimento, in confronto, in incontro. Abbiamo notato tanta bella gente l’altra sera nel fresco preludio di fine estate. E tra la bella gente il ricercatore Foca Accetta, che solo qualche giorno fa ha pubblicato e presentato, sullo stesso Pendino, il volume “Francavilla Angitola dalle sue origini al tempo presente 1916”, e poi la giornalista  e scrittrice Francesca Viscone, della vicina città di Filadelfia, che ha pubblicato, nel 2005, il libro “La globalizzazione delle cattive idee – mafia, musica, mass media” per Rubbettino Editore, ed ancora la raffinata cultura, non solo politica, del presidente del Consiglio Provinciale di Vibo Valentia, Vincenzo Stagno, il collega giornalista di Gazzetta del Sud, Nicola Rombolà, il consigliere all’Emergenza abitativa del Comune di Roma, Nicola Galloro, che in questa estate 2006 ha frequentato abbondantemente gli eventi più importanti della sua natia Calabria, ed ancora il Presidente del Circolo del Cinema Lanterna Magica di Pizzo, Vera Bilotta, il Presidente della Cineteca della Calabria, Eugenio Attanasio, il regista Guerino Avolio, la direttrice di una importante Libreria di Lamezia Terme, i noti attori calabresi, Maurizio Comito e Paolo Turrà, l’assessore alla cultura del Comune di Francavilla, Vincenzo Caruso, quello allo Spettacolo Francesco Pungitore, l’assessore alla Cultura del comune di Pizzo, Ivano Tuselli e al Turismo, della stessa città, Carmine Cavallaro. Da Roma è arrivata la regista cinematografica Donatella Baglivo, in Calabria reduce dei successi che sta conquistando il suo ultimo film “…e dopo cadde la neve”, un interessante lavoro racconto filmico sul terremoto dell’Irpinia del 1980. Tra la tanta gente anche esperti delle nuove tecnologie espressive e multimediali, al servizio della cultura e dell’immagine, tra gli altri il webmaster, Giuseppe Pungitore, di francavillaangitola.com, il “Paese del Drago” ed il videomaker calabrese, Lello Febbraro che da anni produce importanti videodocumenti. Tanta bella gente per seguire le parole dei relatori, per vedere il corto, il film, per incontrare l’attrice - regista e per alcuni quasi compaesana, Lucia, e nello stesso tempo per incontrarsi, perché questi luoghi, questi tempi, questi momenti, in fondo sono l’anima dello stare assieme, dell’incontrarsi, della dinamica delle idee che si avvicinano, dei nuovi progetti che nascono e si evolvono, promozione del proprio fare, lavorare, dire, dello scambio di pensieri, numeri di cellulari e indirizzi mail, ma anche di altri luoghi e tempi futuri. La soglia della mezzanotte è appena passata quando le luci sul telo del cinema si spengono, il cinematografaro di Filogaso, Giuseppe Imineo, inizia a smontare i suoi marchingegni e si accendono le luci sui crostini di pane calabrese, preparati dai ragazzi di ArtigianFamiglia e vellutati da rosse  “cose piccanti calabresi”, ‘nduja di Spilinga, peperoncini ripieni del tonno di Pizzo e dei capperi liparici di Briatico Vecchia, pomodori secchi sott’olio ed altri mille gusti di Calabria innaffiati da vini tosti di Brattirò e Pizzo e salutati, a fine serata, dall’Amaro del Capo.

 

Franco Vallone                                   su   "CALABRIA ORA"  del   04-09-2006


30-08-2006

A Francavilla Angitola un tuffo nel passato con la proiezione del cortometraggio di fama internazione “A pena do pana”.

Giovedì 31 agosto alle ore 21,00 presso il meraviglioso scenario dei ruderi di Francavilla Angitola si terrà la manifestazione “Cinema sotto le stelle”, durante la quale verrà presentato il cortometraggio della giovane regista italoamericana Lucia Grillo, “A pena do pana”, girato nel comune del drago qualche anno fa, che ha riscosso in tutto il mondo molti premi e consensi di critica e di pubblico.

Calabria, 1959. Mariuzzedda, una bambina di nove anni va a coltivare gli ulivi e poi a scuola ogni mattina senza mangiar nulla. Avendo molta fame, incomincia a frequentare il forno dove chiede del pane a credito, sino a quando “U Signor Fornaiu” le chiede di onorare il suo debito. La bambina gli confessa di non avere soldi. Sentendo questo, “A Signora Pia”, si offre di pagare il debito della piccola, in cambio che Mariuzzedda si lasci tagliare i capelli ricci con i quali fare una parrucca votiva per la statua di Gesù Bambino in chiesa. Mariuzzedda deve decidere come meglio affrontare le conseguenze delle sue azioni: subire le inevitabili botte della mamma troppo orgogliosa, o accettare l’offerta della Signora Pia. Alla fine, Mariuzzedda con la sua scelta dimostra un coraggio e senso di responsabilità molto maturo per la sua giovane età… L’iniziativa promossa dall’associazione di volontariato Artigianfamiglia in collaborazione col comune di francavilla Angitola assessorato allo Spettacolo, Sport e Turismo, chiude il ciclo delle numerose manifestazioni estive del 2006. Precede la proiezione un dibattito sul tema del film, e la presentazione del corto ad opera del critico cinematografico Loredana Ciliberto, dell’antropologo Vito Teti, della regista Lucia Grillo.

Interverranno anche il sindaco Foca Giuseppe Anello e l’assessore allo Spettacolo Francesco Pungitore, coordina i lavori il presidente di Artigianfamiglia Carmensissi Malferà.

Successivamente sarà proiettato un breve video sull’alluvione del 3 luglio dal titolo “Per non dimenticare”, girato dai videomaker e fotografi di AF, e montato da Lello Febbraro come conclusione delle iniziative proalluvionati portate avanti per tutta l’estate dall’associazione vibonese.

Il Presidente dell’associazione Artigianfamiglia  Carmensissi Malferà   


27-08-2006

Cinema sotto le stelle

Proiezione   del cortometraggio   "A pena do pana" - 31 agosto 2006

 

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PROGRAMMA  DELLA SERATA

ore 21,00     Inaugurazione della manifestazione e saluto delle Autorità presso i Ruderi del rione "Pendina".

INTERVENTI  DI  :

Foca Giuseppe ANELLO (Sindaco di Francavilla Angitola)

Francesco Pungitore  (Assessore allo Spettacolo di Francavilla A.)

Carmensissi MALFERA' (Presidente di Artigian Famiglia)

Loredana CILIBERTO (Critico cinematografico)

Lucia GRILLO (Regista)

Vito TETI (Antropologo)

ore 21,15     Presentazione del cortometraggio "A pena do pana".

ore 21,30     Proiezione del video. Attori principali Vincent Schiavelli, Maria Teresa Attisani e Lucia Grillo .

TRAMA DEL  CORTOMETRAGGIO

Calabria, 1959. Mariuzzedda, una bambina di nove anni, va a coltivare gli ulivi c poi a scuola ogni mattina senza mangiar nulla. Avendo molta fame, incomincia a frequentare il forno dove chiede del pane a credito, sino a quando "U Signor Furnaiu" le chiede di onorare il suo debito. La bambina gli confessa di non avere soldi. Sentendo questo, "A Signora Pia", si offre di pagare il debito della piccola, in cambio che Mariuzzedda si lasci tagliare i capelli ricci con i quali fare una parrucca votiva per la statua di Gesù Bambino in chiesa. Mariuzzedda deve decidere come meglio affrontare le conseguenze delle sue azioni: subire le inevitabili botte della mamma troppo orgogliosa, o ac­cettare l'offerta della Signora Pia. Alla fine. Mariuzzedda con la sua scelta dimostra un coraggio e senso di respon­sabilità molto maturo per la sua giovane età..

 

Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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