Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

Cari amici,

a fine anno di solito si fanno i bilanci, non solo quelli economici, strettamente legati ai registri contabili dell’associazione, ma bilanci più generici, nel senso lato della parola… ArtigianFamiglia ufficialmente il 20 marzo 2007 compirà un anno di vita… mentre vi scrivo, siamo a gennaio, e di mesi ne sono passati appena 10, sembra ieri quando abbiamo cominciato la nostra attività, eppure se guardo indietro, abbiamo fatto veramente tanto in così poco tempo, proprio tanto… Ci siamo distinti, nel sociale, nel volontariato, a livello culturale, storico, antropologico, e soprattutto nella tutela e recupero delle nostre radici artigiane…

Abbiamo messo su un team tecnico di alto livello, che era pronto a presentare un progetto di restauro dell’antico mulino ad acqua della famiglia Fiammella, che in poco tempo sarebbe dovuto divenire il Museo della civiltà artigiana a Pizzo…peccato che il settecentesco manufatto è stato abbattuto illegalmente…e senza demordere, abbiamo chiesto aiuto alla Soprintendenza delle Belle Arti, che ha messo il sito sotto sequestro bloccando i lavori del PRU. Alla fine di marzo 2007 il team tecnico di AF, composto da validi professionisti, presenterà il progetto del nuovo Museo. Abbiamo cercato di salvaguardare altri monumenti delle nostre zone, riscoprendoli o tutelandoli a livello pubblico, facendo sentire anche la nostra voce, come la polemica sull’altare in vetro della Chiesetta di Piedigrotta, la salvaguardia di alcuni affreschi nella Chiesa dei Morti e di San Sebastiano a Pizzo. Stiamo lottando pure, per l’abbattimento delle barriere architettoniche del monumento più visitato in Calabria…

Abbiamo iniziato a farci conoscere nel volontariato con la manifestazione “Un tartufo per tutti”, ideata insieme al responsabile del reparto di riabilitazione psichiatrica di Pizzo, il dr Francesco La Torre. Per la prima volta nella storia siamo riusciti a far incontrare tutti i reparti calabresi di questo settore, tutti insieme a Pizzo, con la scusa di un tartufo, un gelato, la chiave artigianale, un nostro prodotto, che ha reso tutti uguali, che ha dato l’opportunità di far passare una giornata diversa dal solito ai nostri amici diversamente abili di tutta la regione…Da lì, cogliendo la palla al balzo, abbiamo portato avanti la richiesta di istituire un centro diurno con laboratori artigianali per i nostri amici diversamente abili della provincia di Vibo, e una colonia estiva per quelli della regione Calabria. Era il 23 giugno, a febbraio tutto ciò sarà in funzione, grazie al team sanitario dell’ospedale di Pizzo, ai volontari di AF, ai nostri artigiani…un punto di incontro per socializzare, imparare qualcosa, passare la giornata in maniera utile, produttiva, facendo qualcosa che piace, alleggerendo anche un po’ le famiglie… potenziando l’anello debole della catena della società, tutto si rinforzerà, migliorando la collettività tutta.

Neanche il tempo di riposarci un attimo per partecipare col gruppo storico “Pizzo 1810” alla Battaglia di Maida del 5 luglio, che un grave lutto ci scuote due giorni prima… l’alluvione porta via tutto… spazza via strade, case, spiagge, tutto, tutto e soprattutto tre vite… Nicola, Ulisse e il piccolo Salvatore…strazianti i funerali, faticosi gli aiuti da dare agli alluvionati, senza parole, abbiamo aiutato in silenzio le nostre popolazioni come potevamo… Noi non le abbiamo dimenticate, noi che siamo stati testimoni della disperazione di madri con figli lasciati giorni senza cibo e senza acqua, noi che siamo stati spettatori di scene di panico in mezzo alle ore fatidiche a pochi passi da dove sono stati i morti, noi non possiamo, noi non vogliamo dimenticare. Certo la vita va avanti, ma mentre le altre associazioni si preparano al Carnevale, noi come gruppo abbiamo deciso di ricordare quello che il tre luglio ha fatto, e preferiamo non festeggiare quest’anno, specialmente avendo nel cuore ancora il pianto per il funerale di Federica…

23 luglio 2006, “Alla riscoperta di arti e mestieri”, più di 40 artigiani di tutta la Calabria a lavorare ed a esporre in piazza della Marina di Pizzo, 12 puntate televisive con Calabria TV, proiezioni di antiche lavorazioni nella sala multimediale del Museo della Tonnara, una mostra fotografica sugli artigiani calabresi, l’inizio della raccolta fondi per gli alluvionati. Riprese della trasmissione Linea Blu di Rai Uno con i membri del gruppo storico AF “Pizzo 1810 per  alcune scene  dell' epopea

 Poi è seguito “Insieme per non dimenticare” presso la villa comunale di Pizzo, proiettando le immagini raccolte nei giorni post alluvione nei centri maggiormente colpiti e una “strangughijata”.

Dal 12 al 16 agosto, siamo stati protagonisti con le nostre 2 mostre fotografiche alla rassegna  “Estatarte”, una mostra sugli artigiani del nostro circondario, e un’altra sull’alluvione del tre luglio.

Arriviamo al 31 agosto a Francavilla Angitola, nel bellissimo scenario dei ruderi di Pendina, con la manifestazione “Cinema sotto le stelle”, con la proiezione del cortometraggio di fama internazionale “La pena del pane”, regia di Lucia Grillo. Film girato proprio tra Francavilla e Filadelfia narrante la fame degli anni ’50, ed il rapporto tra una bambina e il fornaio. A dare il via ai lavori il saluto delle autorità e un piccolo convegno di presentazione del filmato, che ha visto la relazione della grande critica cinematografica, Loredana Ciliberto, un commento a livello storico antropologico del professore dell’Unical, Vito Teti, e della regista Lucia Grillo. Che altro resta da dire a riguardo? Le parole del giornalista Franco Vallone sembrano le più appropriate: ‹‹E come avrebbero detto a Lucignolo “Bella gente a Francavilla Angitola, proprio bella gente!”››. Registi, molti giornalisti di un certo spessore, amanti della cultura, storici, e politici…

Intanto, siamo giunti ad ottobre, come ogni anno ci aspetta la Rievocazione dello Sbarco, arresto, condanna e fucilazione di re Gioacchino Murat, il nostro Gruppo Storico cresce, da 2 membri di Maida passa a 26, ognuno col proprio vestito d’epoca, tranne Murat, la quale divisa ci è stata gentilmente prestata dal Comune di Pizzo. Il nostro Gruppo ha curato il mercatino storico e 4 dei nostri hanno interpretato ruoli di rilievo come il re, la regina Carolina e i figli della coppia reale.

Il tempo di riprendersi e già “Un artigiano per amico” bussava alle porte, Briatico ci aspettava, per quella che sarebbe stata fra le tante, la più complessa e più bella delle nostre manifestazioni. A seguire la nostra manifestazione del 3 dicembre, la trasmissione di Paolo Marra, “Si giri cu mia”, che ci è stata al fianco tutto il giorno anche nel back stage. Più di 20 artigiani a lavorare dal vivo per dimostrare quei mestieri che rischiano l’estinzione, a far cimentare bambini e ragazzi diversamente abili, (dato che questa giornata era destinata proprio a loro).Vari intrattenimenti musicali con grandi musicisti di alto livello hanno allietato le 7 ore della manifestazione alternandosi alle proiezioni cinematografiche di vari cortometraggi, itineranti il mondo dell’artigianato o delle attività dell’associazione, un convegno con l’auditorium strapieno, “l’artigianato artistico per tutti”, il tema trattato dai vari relatori qualificati, tra cui anche il neo Presidente di Confartigianato della provincia di Vibo, Francescantonio Liberto, una espressione di ArtigianFamiglia, come la maggior parte dei membri del Consiglio direttivo della stessa associazione di categoria.

Il sorriso dei ragazzi diversamente abili, a cui abbiamo prestato i nostri vestiti d’epoca, per renderli per un giorno veri protagonisti della storia, insieme al loro eroe Murat (interpretato da Francesco Ventura), ci ha riempito l’anima di emozione, e ci ha ripagato di tutte le fatiche ( e di tutte le polemiche portate avanti da alcune persone di Pizzo, che insuperbite dalla propria laurea, ci hanno accusato di aver portato il “loro” Murat tra ricottari, ignoranti e malati…). Da presidente di una associazione di volontariato, che ha avuto l’opportunità di lavorare a contatto con tanta gente diversa, ringrazio Dio per non essere come queste “Cicale di lusso”, come le chiamava la grande Fallaci… non ci sono parole a commenti del genere, soltanto una forse, che trova l’appoggio del mio team di AF, e cioè: ‹‹ VERGOGNATEVI!!!››.

Non abbiamo tempo da perdere dietro accuse gratuite e di parte, noi dobbiamo costruire qualcosa di buono per la nostra comunità, ed i risultati ed i consensi ottenuti in tutti i campi fino a questo momento, ci gratificano, e ci danno la forza di andare avanti, per fare di più!

Ritornando a noi, dopo l’esperienza di Briatico, ci sono giunte molte telefonate di vari sindaci e contatti da varie Pro Loco della provincia di Vibo per organizzare manifestazioni del genere nei loro centri. L’unica richiesta che abbiamo accettato sotto Natale  è stata quella di “Artigianando 2006” promossa dalle ragazze del Servizio Civile e dalla Pro Loco di Maierato, per il 23 dicembre 2006. Bella manifestazione, con mostre fotografiche, proiezioni filmati, un caratteristico mercatino natalizio, con un’infinità di prodotti artigianali del circondario, un’iniziativa valida, che ha portato un tocco di vitalità a Maierato, interessando un sacco di visitatori provenienti da tutta la provincia.

E chiudiamo “L’anno 2006” in bellezza, organizzando in pochi giorni “Tutti insieme con la Befana” presso l’ospedale di Pizzo, per regalare un altro sorriso ai ragazzi diversamente abili mentali e motori della nostra zona, facendoli giocare e cantare con i nostri bambini, con tanti dolciumi, musica, video, karaoke e mostra fotografica.

Un ultimo incontro per tutti i soci di AF della zona, prima del tanto sospirato “letargo”, ossia del meritato riposo… E perché qui gente si studia e si lavora, mica siamo un’associazione fatta da pigroni o figli di papà, ognuno di noi è diventato quello che è grazie ai propri sforzi e sacrifici, non sicuramente grazie alle “spinte” di qualcuno…

E per restare fedeli al nostro motto: “no ai favoritismi, si alla meritocrazia!”

Per farla breve, noi accettiamo le critiche, purchè siano costruttive e non fine a se stesse, in quanto sono delle ottime prerogative per migliorarsi e quindi per crescere… Il bilancio cari amici e cari soci, è molto positivo, siamo tutti orgogliosi di quello che abbiamo realizzato in soli 10 mesi di attività, 10!

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” diceva Gesù… noi abbiamo agito sempre in maniera onesta ed umile, come ci insegna il nostro grande maestro, che ha deciso di nascere in una famiglia artigiana, con un padre falegname e una madre pettinatrice… e se a volte sbaglieremo,scusateci, lo faremo in buona fede, e ricordatevi che siamo esseri umani anche noi…

E per finire ma non per ultimo, lasciatemi dire grazie… grazie a tutti voi, ad ognuno di voi che ha creduto in me, in noi. Un abbraccio, e un ringraziamento particolare al mio staff organizzativo, agli artigiani, al gruppo storico “Pizzo 1810”, a “Il Grappolo”…alla mia famiglia...Solo l’unione fa la forza e ti rende invincibile…e da tre membri dalla fondazione siamo diventati migliaia e migliaia in meno di un anno!

ArtigianFamiglia mi ha dato tanto…mi ha dato un mondo di amici, di gente vera, umile, semplice e per questo più capace di altri di essere felice con poco apprezzando tutto, che in fin dei conti, ho capito essere proprio questa  la cosa più importante. Urlo, al mondo intero che sono orgogliosa di essere figlia e nipote di artigiani, l’arte non si compra al supermercato, è un dono, o ce l’hai o non ce l’hai. E noi per fortuna ce l’abbiamo, e la vedo come una virtù, come un qualcosa in più, non in meno di un laureato o di un impiegato o altro lavoratore, è una cosa diversa. Io non disprezzerei mai mio nonno o un qualsiasi lavoratore onesto, anzi se fosse ancora vivo lo ringrazierei 100 volte, perchè grazie ai suoi esempi, e a quelli di mio padre, ho un ottimo bagaglio umano-culturale-artistico. Io, noi, non disprezziamo gli altri dall’alto dei nostri diplomi, lauree e anche doppie lauree e master connessi, non disprezziamo i nostri avi, perché umili artigiani. Ma con tutta la nostra forza cerchiamo di tutelare e far riscoprire le nostre radici storiche, perché non possiamo far finta di non conoscere il nostro passato. Con che faccia potremo guardare i nostri figli negli occhi? Ma che gente falsa ed ipocrita saremo?! Se le fondamenta di una casa sono buone e forti, i piani soprastanti e il tetto non hanno nulla da temere… i nostri nonni sono stati dei grandi maestri di lavoro e di vita per noi, ed infatti, noi grazie ai loro esempi ed insegnamenti non abbiamo nulla da temere, ma andiamo dritti a testa alta, a costruire qualcosa di positivo in un mondo sempre più amante delle ipocrisie e delle cose vane. Noi preferiamo la semplicità, l’umiltà, l’onestà e la lealtà…sono questi gli ingredienti di AF!

Un augurio di cuore di un altro anno felice, allegro, laborioso, simpatico, utile e produttivo  insieme a tutti noi di Artigianfamiglia!

Il presidente

Carmensissi Malferà

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