“RISCOPRENDO SI CRESCE”
Le botteghe artigiane rivivono a San Nicola da Crissa
L’artigianato nel vibonese ha approfittato delle fiere estive per mettersi in mostra. Numerose sono state le occasioni per trasportare le persone nel variegato mondo dell’arte espressa, con perizia dalla manualità colta dei nostri artigiani, e ArtigianFamiglia, senza ombra di dubbio, è stata protagonista indiscussa nell’organizzazione di tali eventi su tutto il territorio provinciale, concludendo il suo “tour” a San Nicola da Crissa, nello splendido scenario del centro storico, già bello di suo, ma divenuto veramente fatato, con tutte le botteghe degli antichi mestieri lungo la strada principale Fiorentino e le piazzette adiacenti strapiene di visitatori. Un dolce tuffo nel passato, nella San Nicola di un tempo più roseo per l’economia locale basata per l’80% sull’artigianato.
“Riscoprendo si cresce”, è stata voluta fortemente dall’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Pasquale Fera, che nell’ambito delle attività di qualificazione e sviluppo delle imprese artigiane, ha promosso questa iniziativa in collaborazione con l’Associazione di Volontariato ArtigianFamiglia, con l’obbiettivo di promuovere l’artigianato artistico, tradizionale e i prodotti tipici. Valorizzando le tradizioni delle nostre lavorazioni tipiche e sostenendo l’evoluzione delle opere dei tanti maestri artigiani, la manifestazione ha voluto proporre valori, costumi e profumi del territorio vibonese, riuscendoci in pieno visto il numero delle presenze. <<Più di 20 arti e mestieri in vetrina in questo che è stato il laboratorio multidisciplinare più bello dell’estate>> ha svelato il presidente di ArtigianFamiglia Carmensissi Malferà. Abili mani hanno levigato il legno, forgiato il ferro, cesellato il rame, intagliato, creato icone bizantine con la lavorazione in foglia oro, scolpito, intrecciato canestri, intessuto al telaio, plasmato vasi e oggetti di creta. La creatività manuale è stata apprezzata in un clima armonioso e coinvolgente al quale non sono voluti mancare la sarta di vestiti d’epoca, la decoratrice, le donne con lavorazioni all’uncinetto, chiacchierino, punto a croce e ricamo in filo d’oro, ai saponi di casa, per finire con la gastronomia e i prodotti tipici di San Nicola come la produzione di un profumatissimo miele, dei gustosissimi salumi, capicollo e ‘nduja e dei tradizionali ortaggi sott’olio, formaggi e del ricchissimo buffet di dolci locali offerti per l’occasione dalla comunità sannicolese. Tanti maestri si sono messi all’opera dalle 15,30 in poi seguendo ognuno i propri temi. L’intento è stato quello di conservare e valorizzare una produzione artistica tipica del nostro territorio legata all’impegno, alla ricerca e alla abilità. Il suggestivo borgo vibonese ha accolto con calore espositori e visitatori che hanno assiepato numerosissimi le stradine e i punti di ristoro ben organizzati da ArtigianFamiglia e dalla Parrocchia Maria SS. dell’Annunziata, dall’Associazione Phocas, dall’ARCI “La scintilla”, che ha curato la mostra sui fossili e dalla Croce Rossa. Le lavorazioni del passato e la moderna creatività, nell’originale formula del fatto a mano e in diretta, ha entusiasmato i partecipanti, allietati anche dagli antichi canti e balli del gruppo folk dei Tarantuli di Gasperina. Come rilasciato dal sindaco Fera: <<Quello di oggi non è solo una festa, o un punto di arrivo. Ma è l’inizio per la rinascita dell’artigianato a San Nicola, ecco perché il titolo che fa anche da motto “Riscoprendo si cresce”. Rivisitando gli antichi mestieri, si cerca di fare in modo di ricrearli, per far crescere l’economia locale, riscoprendo quello che di buono abbiamo, valorizzandolo e apprezzandolo>>.
RESOCONTO DEL CONVEGNO
Da San Nicola da Crissa parte la sfida per il rilancio della produzione artigianale
Istituito un tavolo di lavoro dal quale sono scaturite proposte concrete e immediatamente realizzabili
“Artigianato, vecchia e nuova economia” è stato il tema del convegno al quale hanno partecipato, Pasquale Fera sindaco di San Nicola, don Domenico Muscari e Giovanni Pilegi referenti del progetto Policoro, Bruno Censore consigliere regionale, Bruno Battisti esperto di artigianato, Carmensissi Malferà presidente di ArtigianFamiglia e Vito Teti docente all’Unical. Il tema della discussione, moderata da Salvatore Berlingieri, ha offerto diversi spunti programmatici che diventeranno presto realtà come l’istituzione di due corsi sulla lavorazione della ceramica e del vimini e la realizzazione di un marchio identificativo per la produzione artigianale di San Nicola da Crissa. Il sindaco Pasquale Fera, nel suo intervento, ha ricordato come, <<grazie alla sinergia instaurata tra l’amministrazione comunale e Artigianfamiglia, si è dato inizio ad un progetto di recupero di quegli antichi mestieri, quasi in via di estinzione, che potrebbero dare occupazione a diversi giovani. Nei nostri territori non possiamo pensare alla grande industria ma dobbiamo guardare alle peculiarità che costituiscono la nostra ricchezza. “Riscoprendo si cresce”, ha aggiunto, non è uno slogan ma racchiude un impegno forte da parte dell’amministrazione per creare opportunità di lavoro per i nostri giovani>>. E sempre a proposito di giovani il parroco don Domenico Muscari e l’animatore di comunità Giovanni Pilegi hanno evidenziato l’esperienza del progetto Policoro avviato nelle diocesi grazie ad una idea della Cei. <<Il progetto, hanno affermato, è vicino ai giovani per dare una risposta alla piaga del lavoro. Attraverso il motto Giovani-vangelo-lavoro si vuole rimarcare il concetto che il futuro della nostra regione passa da qui>>.
Bruno Battisti, esperto di artigianato, ha illustrato le opportunità di sviluppo offerte dai programmi comunitari per il rilancio del territorio. <<La produzione artigianale, ha affermato, deve poter contare su un progetto sinergico di promozione che ne esaltano le qualità. L’idea avviata dal sindaco insieme ad ArtigianFamiglia, ha affermato Battisti, va nella direzione tanto auspicata di creare sinergia tra gli artigiani e i rappresentanti istituzionali per dare vita ad un progetto per l’attuazione di quegli obiettivi che da soli rischiano di naufragare>>. Il consigliere regionale Bruno Censore ha parlato di una <<idea positiva, avviata a San Nicola, grazie alla quale possiamo veramente ipotizzare che la Calabria può farcela. La manifestazione di questa sera vuole mettere in risalto una Calabria silenziosa che produce. L’artigianato, ha aggiunto, è un elemento di attrazione del territorio e per questo è necessario dare priorità ai finanziamenti che esaltano la produzione locale. L’Artigianato, ha concluso, può risorgere se tutti insieme avviamo una seria concertazione. L’esperienza di San Nicola deve essere esportata in altre parti perché è proprio dal confronto tra politici e artigiani che possono nascere idee innovative per il rilancio del settore>>. Carmenisissi Malferà, presidente di ArtigianFamiglia, nel suo intervento, ha ringraziato il sindaco Pasquale Fera per la sensibilità dimostrata e per la voglia di valorizzare una produzione che può rendere veramente ricco il Vibonese. Soffermandosi poi sulle iniziative di ArtigianFamiglia ha ricordato l’impegno assunto, attraverso una lettera indirizzata ai presidenti dei gruppi parlamentari, per istituire l’indennità di malattia e gli assegni familiari per gli artigiani. Un impegno forte che ha subito trovato una sponda politica nel sindaco Pasquale Fera che ha promesso di interessare l’associazione nazionale dei comuni d’Italia. Soddisfatta per questo rinnovato impegno, Malferà, ha concluso evidenziando come <<questa sera, da San Nicola da Crissa, parte una nuova sfida per il rilancio della produzione artigianale calabrese e per dare dignità ad un lavoro che, da solo, rappresenta il 33% dell’economia nazionale>>. Le conclusione del convegno sono state affidate al docente universitario Vito Teti il quale, nella sua magistrale relazione, ha parlato di come <<l’artigianato appartiene ad una civiltà contadina. Si inserisce in quella tradizione millenaria che mette al centro dell’interesse l’anima. Rivalutare questo settore, ha aggiunto Teti, significa contribuire ad arrestare quei processi erosivi che hanno spinto le persone ad emigrare. Guardare all’artigianato, conoscerlo, recuperarlo e valorizzarlo significa guardare ad una tradizione e ad una identità che riscopre un nuovo sapere. Questa sera, ha concluso, abbiamo assistito ad un inno alla bellezza. Alla bellezza dei luoghi e della loro memoria. Riscoprendo tutto ciò ci aiuta davvero a crescere>>.