Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

CARNEVALE 

Caro  Antonio  (......”e  a chi se non  a te ........ come cantava  non ricordo  chi )  Pino Pungitore  mi ha dato l’incarico  di scrivere una lettera  per  carnevale  ed  io ho pensato  a te  che vivi lontano, per  farti rivivere  un  periodo della nostra  vita  che  certamente  non hai  dimenticato . Tutti  viviamo di ricordi che oggi sono  belli davvero e spesso affiorano e s’impossessano  del nostro animo  . E’  carnevale , festa dedicata alla gioia ed agli svaghi .  Anche   oggi come ieri ci mascheriamo  e sfiliamo per le strade  del nostro  paesello , chiudi gli occhi e goditi  lo spettacolo : una  ventina di  ragazzi attraversano le strade  principali , con loro ci sono pure io .Sono tutti con la mascherina agli occhi   per non  farsi  riconoscere , noi  lanciamo  coriandoli e suoniamo la trombetta  di cartone  variopinto , loro indossano costumi  costosi acquistati   nei  centri vicini . C’e’ Arlecchino   col  suo vestito  bianco, con toppe di  diversi colori ,  Pantalone col  suo ampio vestito ;  il    Principe  col suo scettro ;  il Condottiero  con la sua spada  al fianco ;  la Damigella  con  la sua ampia e lunga  gonna e  finalmente  l’ intramontabile  Pacchiana  che ancora oggi  appassiona le ragazze . Ognuno  si affaccia   per  vederli  ed ammirarli ed essi si sentono appagati .Ogni tanto si fermano ,  formano un cerchio ,  recitano scenette , cantano e con grida gioiose esprimono  la loro felicità.  Guardandoli  rivedo col pensiero la  nostra  giovinezza, quando anche  noi  ci mascheravamo ,  però i nostri travestimenti  non erano come quelli  di  oggi. Le nostre   mamme ci preparavano i vestiti  e noi eravamo  felici , forse  più  dei ragazzi  di oggi  che  fanno sfoggio  dei loro , comprati  a caro  prezzo .I nostri ,  allora ,  non  costavano  niente .  Andavamo ,  se ben ricordi  ,  nelle case  degli  amici  che ci  offrivano  dolci  fatti  in casa  apposta  per la ricorrenza  del carnevale :  i   mostaccioli  fatti con vino cotto  e la  pignolata  tutta inzuppata   nel  miele  ,   Erano  ottimi  e noi li  divoravamo .Ora   questi   dolci  fatti  in casa  sono sconosciuti  ad essi  e se  in qualche  famiglia  si  fanno anche  oggi ,  non   li assaggiano  nemmeno .Anche i gusti antichi  si sono persi ,   Peccato !Con la  speranza  che  questa lettera  sia  bene accetta   da te ,  ti saluto  caramente .

 Una tua amica   che  non ha dimenticato  il passato

 

 Francavilla  2-2-2006                                                                                                                       Ida   De Sibio                 

 

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