La vicenda del consigliere Francesco Pungitore
Nel corso della seduta del consiglio comunale dell’ 11/11/2010 Sindaco Carmelo Nobile ha comunicato al consiglio stesso di aver revocato a Francesco Pungitore la delega di Assessore ai servizi sociali. Pertanto il consigliere Francesco Pungitore ha preso la parola leggendo la seguente dichiarazione che noi pubblichiamo in maniera integrale.
Sig. Presidente, Signori Consiglieri, Sindaco,
cari cittadini.
Prendo la parola, intanto per esprimere la mia amarezza per l’atto di revoca
dalla carica di assessore, assunto dal sindaco nei miei confronti, che con tutte
le giustificazioni del caso conserva sempre la natura di atto odioso perché tale
è. Chi mi conosce sa che è mia abitudine chiamare le cose per nome e cognome e
non rinuncerò certo adesso a farlo, considerato che questa bruttissima vicenda è
stata gestita senza alcun rispetto verso la mia persona e come peggio non si
poteva.
Infatti,
secondo me, la causa della mia revoca è dovuta all’esistenza di un preciso
disegno politico elaborato da soggetti facilmente individuabili capaci di
garantire ruoli e potere, comportamenti a mio modesto avviso irresponsabili
perché nessuno, dico nessuno, si è preoccupato del fatto che questo
atteggiamento avrebbe comportato la dispersione di un grande patrimonio di
battaglie e di consensi che nel recente passato si sono rivelati determinanti
per la vittoria di questa maggioranza e di questo sindaco. Per queste ragioni
vorrei chiederle, caro sindaco, dove è andata a finire la cosiddetta armata
invincibile, che si è sgretolata sotto i colpi delle contraddizioni interne e
degli attacchi e delle mosse spregiudicate che lei sindaco magistralmente ha
posto in essere, non curante delle conseguenze, creando quelle condizioni di
sfilacciamento e di deterioramento che fanno dire alla popolazione tutta, che
siamo alla frutta. Sindaco, succede spesso che qualcuno venga chiamato a
ricoprire ruoli rappresentativi e di prestigio, ma il problema non sta nel
raggiungere l’obiettivo, ma piuttosto nella capacità, una volta messi alla
prova, di saper dispiegare tutte quelle energie e quel bagaglio di conoscenze e
di esperienze che consentano non solo una navigazione sicura e tranquilla, che
per noi è stata una pura chimera visto che fin dall’inizio non c’è stato
conflitto che lei abbia saputo gestire, nè problematiche o emergenze che abbiano
evidenziato le sue capacità di governo.
Vede, la leadership non viene conferita per decreto ma per la capacità
effettiva di essere interlocutore e riferimento di un ampio schieramento,( in
campo il regista non è chi veste la maglia numero 10 ma colui il quale viene
individuato dalla squadra come capace di orientarla di distribuire preziosi
palloni o suggerimenti ai compagni) e non mi pare che l’esperienza di questi
anni abbia evidenziato queste sue capacità, al contrario lei ha sempre usato il
ruolo ed il potere che ne deriva non per risolvere i problemi sciogliendo i nodi
ma tagliandoli con l’ascia.
Rimane comunque il fatto che nonostante questa personale, non prevista né voluta
e tanto meno meritata, battuta di arresto, la mia passione, lo spirito di
servizio verso questo territorio ed il mio agire politico mi spingono a
continuare con passo ancora più spedito il percorso da me intrapreso al servizio
di questa comunità con umiltà e senso del dovere.
Ovviamente è proprio per quel dovere di chiarezza e trasparenza, del quale
spesso ci riempiamo la bocca salvo poi comportarci disinvoltamente al contrario,
che devo dire che sia pure con sofferenza da oggi non farò più parte del gruppo
consiliare del PD pur rimanendo in questo partito, e ciò è dovuto al fatto che
per ragioni e motivazioni che mi riservo di affrontare nelle sedi opportune, in
tutta questa vicenda non ho visto né sentito quella solidarietà e quella tutela,
che viceversa in casi come questo si imporrebbero.
E per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco o incomprensione ci tengo a
precisare che rimarrò in questa maggioranza per mantenere fede ad un patto con
gli elettori e che è mia ferma volontà onorare fino in fondo; ovviamente questo
però passa attraverso la costituzione di un gruppo consiliare autonomo che
formalizzo fin da subito, e per essere ancora più chiari aggiungo che non
rinuncerò a nessuna delle prerogative insite alla carica di consigliere e che
eserciterò il mio diritto di critica e contrasto tutte le volte che riterrò che
gli atti assunti siano contrari agli interessi della comunità.
IL CONSIGLIERE
FRANCESCO PUNGITORE
FOTO: FRANCESCO PUNGITORE E IL SINDAco carmelo nobile
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Francavilla. Il sindaco dà il benservito all’esponente del Partito Democratico e vara il rimpasto
Pungitore fuori dalla giunta
Alfonso De Liguori (Pdl): “Nel centrosinistra volano ormai gli stracci”
FRANCAVILLA ANGITOLA - In un
momento di calma apparente e all’ indomani di un turbolento civico consesso nel
corso del quale il sindaco Carmelo Nobile ha comunicato la defenestrazione
dell’assessore Francesco Pungitore, Alfonso De Liguori Cimino - firma nota nel
paese del drago e membro del costituendo gruppo locale Pdl - riprende la parola
dopo un lungo periodo di assenza sulla stampa e lo fa partendo dalle voci che da
giorni circolavano con insistenza circa il discusso ritiro delle deleghe
all’assessore Francesco Pungitore. «Defenestrato dal primo
cittadino
e scaricato dal gruppo Pd, volano gli stracci in consiglio comunale»,
così il comunicato con cui De Liguori ricostruisce l’azione posta in essere
durante l’ ultima assemblea civica dal primo cittadino nei confronti di uno dei
membri della giunta comunale, proprio come preannunciato dal ben informati di
paese. «Durante un’accesa discussione l’ormai ex assessore Pungitore ha dato
lettura di una lunga dichiarazione allegata successivamente agli atti di
consiglio, sferrando un duro attacco al sindaco, criticando il suo operato, le
sue capacità di governo, di amministratore e contestandogli di non aver mai
saputo risolvere i problemi della collettività; accusandolo, ancora, di aver
messo in atto un vero e proprio disegno politico per togliere di mezzo a suo
dire , un assessore che stava diventando scomodo, riservandosi di dare maggiori
dettagli e informazioni nei prossimi giorni» -
Questo è quanto sostenuto da De Liguori nel suo documento che riporta: «Lo
stesso Pungitore ha rivolto altrettante pesanti accuse nei confronti del gruppo
Pd colpevole di averlo abbandonato. In particolare ha accusato il gruppo - che
oltre al Pungitore era composto dal vicesindaco e da un altro assessore - “di
non avergli dimostrato solidarietà e di non averlo tutelato come si sarebbe
aspettato puntualizzando di rimanere nella maggioranza comunque fuori dal gruppo
Pd - e di voler mettere in atto ogni azione di contrasto con tutti i mezzi
consentiti dalla funzione di semplice consigliere. Altrettanto pesanti e gravi,
sebbene lapidarie, le motivazioni addotte dal sindaco Nobile che, incalzato dai
consiglieri di opposizione, ha ritenuto di giustificare il ritiro delle deleghe
in quanto “sono venuti meno i rapporti di fiducia nei confronti dell’ex
assessore Pungitore, pertanto non ci sono presupposti affinché possa continuare
ad espletare tale incarico”.
Fin qui - secondo De Liguori -è quanto è dato sapere ufficialmente: «Le voci che
invece si rincorrono con insistenza in ambienti vicini all’ amministrazione
comunale, parlano di ben altre motivazioni’,, riferisce l’interessato il quale
illustra le due ipotesi più diffuse: «La prima consisterebbe nel fatto che
Pungitore da ormai parecchi mesi, convinto di aver bene operato nel suo ruolo di
assessore, forte del gruppo Pd costituito in consiglio comunale, ha più volte
manifestato pubblicamente l’intenzione di candidarsi a sindaco alle prossime
consultazioni comunali che si terranno nel 2012. La seconda, quella più
accreditata riguarderebbe (il condizionale è di obbligo) la sua presa di
posizione contraria alla volontà del sindaco in una vertenza tra il primo
cittadino e un dipendente comunale. Questa versione troverebbe conferma in una
frase pronunciata, secondo indiscrezioni trapelate, dal primo cittadino durante
una riunione tenutasi con gli amministratori di maggioranza per discutere in
merito alla vertenza, con la quale avrebbe loro intimato’ con me o contro di
me”, da qui la decisione di ritirare le deleghe al Pungitore per non essersi
allineato Nella stessa seduta consiliare non è stato comunicato dal sindaco il
nuovo assetto della giunta, tuttavia corre voce che il nuovo assessore sarebbe
l’attuale presidente del consiglio, Giovanni Serratore che lascerebbe l’attuale
posto di presidente al consigliere Caterina Galati».