Preghiamo con
le Icone
ICONA DEL SACRO
CUORE
L’oriente
cristiano, che non ha conosciuto le rivelazioni di santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), è
rimasto estraneo alla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Ciò non gli ha
impedito però di cantare i tesori infiniti dell'amore divino. Se non parla di cuore, è per evitare di indirizzare la
devozione ad una parte del corpo di Cristo, a detrimento della sua Persona
divina e umana. Le stesse icone di Cristo portano titoli iscritti sulla stessa icona che esaltano
i doni del suo Cuore.
Fra questi titoli citiamo
tre: Filantropo, o Amico degli uomini; Psicosostis,
o Salvatore delle anime; Nymphios, o Sposo insieme
della Chiesa e di ogni anima cristiana fedele. La
liturgia offre inni bellissimi per esaltarne i doni
d'amore infinito; l'Acatisto a "Gesù dolcissimo"
contiene, tra l'altro, le seguenti invocazioni: «Gesù
ammirabile, stupore degli angeli; Gesù possente, salvezza dei progenitori;
Gesù dolcissimo, vanto dei patriarchi; Gesù gloriosissimo,
sostegno dei sovrani; Gesù amatissimo, adempimento dei profeti; Gesù stupendo,
forza dei martiri; Gesù quieto, gioia dei monaci; Gesù pietosissimo, dolcezza
dei sacerdoti; Gesù dolcissimo, tripudio dei santi; Gesù degnissimo, castità
dei vergini; Gesù infinito, salvezza dei peccatori; Gesù, Figlio di Dio, abbi
pietà di me».
George Gharib
Da “la Domenica”