Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

16 SETTEMBRE  2007

FESTA  DELLA MADONNA  MARIA

 SS. DELLE  GRAZIE

Omelia di  don  pasquale sergi

 

Festeggiamo oggi la Vergine Santissima sotto il titolo di Ma­ria delle grazie. Nell'Ave Maria, la definiamo "piena di Grazia". Quando la grazia di Dio scende su di noi diventa forza, energia, e ci trasforma, ci apre di più a Dio e al prossimo. In Maria il grado di unione con Dio sorpassa enormemente quello di tutte le altre creatu­re. Dio manda sempre e a tutti la Sua grazia, e in alcuni momenti manda grazie speciali, quali "incarichi" particolari: la Madonna è stata chiamata a diventare Madre di Dio e madre nostra.

Dio manda le Sue grazie, ma bisogna essere pronti ed attenti a riceverle. Invece, talvolta, siamo troppo presi dagli impegni quotidiani e quindi distratti dal pensiero di Dio, tanto da non permettergli di fare di noi e in noi quello che vorrebbe.

Gesù, tra i suoi molteplici in­segnamenti, ci ha raccoman­dato: "Pregate sempre". Solo attraverso questo contat­to quotidiano con il Signore, la Sua grazia può farci cresce­re progressivamente.

In Maria la sintonia con Dio c'era già prima del concepi­mento e della nascita di Gesù, c'era nel momento stesso del suo concepimento nel grembo di sant'Anna, ed ha continuato ad esserci sempre,  senza interruzione. La Madonna avrebbe potuto ri­fiutare il dono che Dio le aveva preparato.

Avrebbe potuto trasgredire, come Eva ha trasgredito, i co­mandi e i desideri del Signore. Invece è stata in tutto e per tutto fedele a Dio, umile ancella del Signore. La Madonna aveva capito da sempre che nell'amore non si deve cercare se stessi.

E' cercando il bene della per­sona amata, è donandosi a lei che si cresce: più si dà gratui­tamente, più si è .

Questo, oggigiorno, è difficilmente accettabile. Non sono molti i genitori che educano i figli a dare gratuita­mente.

Maria, sia per la sua predispo­sizione verso Dio, ma anche per l’educazione ricevuta in casa da Anna e Gioacchino, aveva compreso questo "qual­cosa" in più, qualcosa che non esisteva nel­la mentalità giudaica dove, anzi, vigeva la massima  “oc­chio per occhio e dente”, mentalità per altro diffusa an­che ai nostri giorni.

Solo poche persone sanno dare gratuitamente (senza contrac­cambio) o sopportano pazien­temente, o sanno aspettare. Non si cresce tanto nel riceve­re, quanto nel dare. Bisogna che i genitori capi­scano che un bambino che ri­ceve tutto, molte volte non cresce. Non si cresce solo per quello che si ha, ma anche per quello che non si ha. Per concludere, ciascuno di noi cerchi di imita­re Maria nell'atteggiamento che è stato la sua caratteristi­ca di sempre: piena di grazia, per dono e per scelta.

Pur essendo già "piena di Dio, andava sempre di più alla ri­cerca di Dio, proponendolo ai suoi figli.

 

Don Pasquale  Sergi

album  foto

TORNA ALLA PAGINA

Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

Google