festa madonna delle grazie 20- 7 - 2009
Omelia di don pasquale sergi
E' con grande gioia che celebriamo oggi la tradizionale e sempre nuova solennità di Maria Santissima delle Grazie.
E' questo un momento di ricordo del passato e insieme di fedeltà ad esso:
ricordiamo la protezione di Maria Santissima,la liberazione della nostra comunità dal flagello del terremoto ed altre terribili calamità; e tutto ciò, come frutto della preghiera fiduciosa che questo popolo rivolge a lei con gran fervore. Sì, ricordiamo questo gesto di amore materno della Madonna, dopo il devastante terremoto del 1783 che colpì la Calabria e Francavilla, distruggendo la chiesa di San Foca e provocando la morte di 44 nostri concittadini.
In tal modo, portiamo a compimento le parole profetiche della Vergine, che nel Magnificat canta: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata ".
11 momento che stiamo vivendo in questa solenne celebrazione tocca anche il presente. Per noi è un invito a leggere la bellezza e insieme la serietà della nostra fede e della nostra vita cristiana.
Maria intercede e provvede presso Dio nelle nostre necessità: tutte, ma in particolare quelle che toccano il nostro cuore e il nostro spirito.
Maria ci viene presentata dalla liturgia come donna della parola di Dio:
donna che si nutre della parola, che genera fisicamente la parola e che trova nella parola di Dio la ragione stessa della sua esistenza.
11 termine,che oggi particolarmente risulta nella parola di Cristo,
letta nel Vangelo, è l'umiltà. "fondamento e custode delle altre virtù” come la definisce San Bernardo. Senza umiltà non vi può essere alcun’altra virtù. Questa bella virtù, così necessaria, era sconosciuta nel mondo; ma il Figlio stesso di Dio venne ad insegnarla sulla terra con il suo esempio e volle che cercassimo d'imitarlo specialmente in essa.
Sono sue le parole: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”.
Maria Santissima, come fu la prima e più perfetta discepola di Gesù Cristo in tutte le virtù,
così lo fu anche nell'umiltà.
Frutto dell'umiltà, come traspare dal vangelo, è il servizio, e Maria non esitò ad andare a servire la cugina Elisabetta per ben tre mesi.
1 più grandi Dottori della Chiesa, quali Sant'Ambrogio, Sant’Agostino, San Giovanni Crisostomo e San Bernardo, cantarono le virtù di Maria Santissima.
La Madonna, oltre che nell'ascetica e nell' omiletica, ha un ruolo centrale anche nell'arte, nella musica, nella letteratura: per esempio, nel poema di Dante, che ottiene per mezzo di Maria la grazia di vedere Dio. Inoltre,la Madonna, non Laura, per Petrarca è la vera donna che salva.
Per concludere: Francavilla, come Maria, sia una Comunità che vive la fede attraverso l'umiltà, il servizio e la parola: una parola che diventa coscienza critica, progetto di azione e programma di vita totale; una parola che si concretizza nel vissuto quotidiano a favore del bene comune. E’ questo l’augurio che rivolgo a voi tutti, su cui invoco la protezione perenne della Beata Vergine delle Grazie.
Francavilla, 20/09/09