Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

In processione per la Madonna dell'Immacolata

 8 dicembre 2009

Si è celebrata  la messa  solenne   alle 10,30; sentita  e partecipata la funzione  celebrata  dal parroco Don Pasquale Sergi .  E' seguita la  processione  per le vie del paese, accompagnata da  Don Pasquale Sergi e  da Padre Tarcisio Rondinelli . La processione si è conclusa su sagrato di San Foca con il canto  delle litanie accompagnato dalla banda  musicale Paolo Serrao da Filadelfia. La devozione del po­polo francavillese  verso la Ma­donna, ha delle origini che ri­salgono all' Ottocento . L'Immacolata Concezione è un dogma cattolico, procla­mato da Papa Pio IX 1'8 dicem­bre 1854 con la Bolla Ineffabi­lis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia  stata pre­servata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

 

omelia di Don Pasquale Sergi

Come in Genesi abbiamo letto che Dio va in cerca di Adamo, così nel vangelo vediamo come Dio va in cerca di Maria, inviando il suo messaggero.  Se ad Adamo era stato chiesto "dove sei?", per risvegliare la sua coscienza, a Maria viene rivolto un saluto sorprendente: "piena di grazia - il Signore è con te". La reazione di Maria è di asso­luta sorpresa: si domandò "che senso avesse tale saluto". Maria non ci è presentata co­me una super-donna, ha tutti i tratti dell'umanità, compresa la debolezza: il sorprendersi, il non capire, il ricercare. Mentre nel racconto della Ge­nesi vediamo come questa de­bolezza insita nella natura u­mana, diventa motivo di paura di fron­te a Dio, tanto da doversi na­scondere, Maria si apre con fiducia alla rivelazione del mistero: "Ecco la serva del Signore". Questo esprime la piena di­sponibilità di Maria al compi­mento del progetto di Dio: "Avvenga di me come hai det­to".  Nella risposta di Maria vedia­mo un atto di fede assoluta­mente libero, semplice, puro, non condizionato dal peccato. Maria emerge dai racconti di Luca e degli altri evangelisti come una ragazza di grande equilibrio, con un'esperienza di vita che assomiglia alla nostra. Anche Maria, giovane credente, si ritrova nel tran-tran famigliare, lavoro (che per l'epoca era ca­salingo), amicizie, tempo libe­ro, un fidanzato... Ed è in questo contesto che avviene l'inaudito, a Maria viene chiesto di diven­tare la porta d'ingresso di Dio nel mondo. Facile, no? E se fosse successo a noi, se Dio ci avesse detto: "Senti, ho bisogno di una mano per salvare il mondo", cosa avremmo risposto?.  Maria tentenna, fatica: come è possibile tutto questo?.  Ma l’ angelo le ricorda che non bisogna mettere ostacoli a Dio: lui sa quello che fa!  E Maria crede, si fida di Dio. Così, questa piccola adole­scente, di cui sappiamo tanto poco, è diventata il gigante della fede: per la sua audacia, per la sua fede, Maria ha dato al mondo il Salvatore!.  Siamo disposti a fidarci di Dio? Oppure, ancora una volta, detteremo a Dio le nostre con­dizioni, gli spiegheremo cosa deve fare?  Due, sono gli atteggiamenti che la festa di oggi ci suggeri­sce: il primo è quello di acqui­stare consapevolezza del fatto che il Signore si manifesta nel­la quotidianità, non nelle occa­sioni strepitose, particolari, eccezionali.  Dio si manifesta nelle vicende piccole e grandi di tutti i gior­ni.  E il secondo aspetto è quello della fede, della risposta che possiamo dare a questa chia­mata. Pensateci un pò  se Maria a­vesse risposto in modo diver­so, o non avesse risposto, noi saremmo qui, oggi, a parla­re di Cristo e di salvezza? Che Maria Santissima, prima tra i discepoli, ci insegni ancora una volta a fidarci  di Dio!.

 

Don Pasquale Sergi

“ RALLEGRATI , PIENA DI GRAZIA:  IL SIGNORE E’ CON TE ’”

IL PREFAZIO della solennità odierna proclama: “ Dlo..., Tu hai preservato la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale, perché, piena di grazia, diventasse de­gna dimora del tuo Figlio». La formula traduce in preghie­ra il dogma dell'Immacolata Concezione. Nella I Lettura, detta "protovangelo", Dio ammonisce Satana: «lo porrò inimicizia fra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stir­pe: questa ti schiaccerà la testa» (Gen 3,15).

L'arte cristiana, a partire dal 1500, ha rappresentato Maria Immacolata come colei che, raggiante e coronata di stelle, con un piede schiaccia il serpente e con l'altro si er­ge sulla falce della luna collocata sopra il globo terrestre. Questa popolare raffigurazione dell'Immacolata è fondata sul Vangelo odierno che così saluta la Vergine; Rallegrati, piena Di grazia: il Signore è con te». E Paolo VI 1'8 dicem­bre 1963 rilevava: l'Immacolata è «una zolla innocente, una fiorita e profumata aiuola, che il Figlio di Dio si riser­vò nell'immensa palude che è l'umanità». Anche noi siamo chiamati, per benevolenza divina, alla dignità di figli di Dio (II Lettura).

     

 

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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