Intervista ad Amerigo Fiumara memoria storica del PSIUP -
di
FRANCO VALLONE - Dalla piccola Francavilla Angitola alla grande
Bologna, Amerigo Fiumara, ingegnere e memoria storica calabrese del
Partito Socialista Italiano d'Unità Proletaria per un importante
evento celebrativo, un convegno sulla
costituzione e nascita del PSIUP. A Fiumara poniamo alcune domande
sulla sua esperienza politica.
Ingegnere Fiumara come è andata a Bologna?
Benissimo! Mi hanno offerto il privilegio di testimoniare a questo
importante convegno da militante psiuppino, sull’esperienza del
PSIUP a Francavilla Angitola, un paese che allora contava 3700
abitanti, ora ridotti alla metà.
Quest'anno lei aveva organizzato a Francavilla un evento davvero
molto simile a questo di Bologna.
Si,
abbiamo avuto la stessa idea, senza conoscerci ed a 1000 km di
distanza; su mia iniziativa, infatti, il 5 Agosto scorso, alla
presenza dell'antropologo Luigi Lombardi Satriani, in una serata
“Amarcord” patrocinata dal Comune, a Francavilla si è celebrato il
50° del PSIUP, a riconoscimento del grande ruolo che quel partito ha
avuto nella crescita sociale, culturale e politica del Paese, in
quella sede proprio Lombardi Satriani aveva chiuso i lavori
affermando: “una Comunità che non ha memoria del proprio passato non
ha futuro”.
Lei ha anche pubblicato un libro, un vero e proprio racconto
sul PSIUP a Francavilla Angitola
Si,
l’anno scorso, ho pubblicato il racconto: “Il PSIUP – Francavilla
prima e dopo 1950-1979”. In copertina la mia prima tessera, omaggio
a Dorino Russo che l’ha firmata.
Non è
la sua prima esperienza di recupero di memoria politica della
sinistra in Calabria.
E'
vero, tre anni fa, nel 2011, avevo già organizzato un convegno a
Vibo Valentia, per i 90 anni del PCI, sul movimento
socialista-comunista in Calabria, a cui hanno partecipato numerosi
compagni trascinati dalla relazione accorata di Peppino Lavorato,
già Sindaco di Rosarno e Parlamentare comunista.
Un
volume sulla memoria di un partito, il libro dove si può trovare?
Il
libro non è in commercio; un militante, per come lo intendo io, paga
sempre in prima persona; l’ho pubblicato per farne omaggio a
compaesani e compagni.
Cosa
raccontano di così particolare queste pagine.
Raccontano di fatti accaduti in paese nel trentennio dalla mia
nascita a quando sono andato via.
In
quale anno inizia l'esperienza PSIUP a Francavilla Angitola?
Nel
1964. Il PSIUP in quell'anno è stato un vero e proprio terremoto
culturale e sociale che scuote gran parte della popolazione
francavillese. Un professore di lettere, Dorino Russo, che l’anno
prima con mio padre aveva fondato la sezione del PSI, in disaccordo
col centrosinistra, aderisce al PSIUP ed appena aperta la sezione,
di soli 25 mq, una marea umana, dai bambini agli ultra settantenni,
comincia a frequentare quel luogo, senza la necessità di aderire al
partito, e lo fa dalle 8.00 del mattino alle 2.00 di notte;
Una
rivoluzione in paese...
Si,
una vera rivoluzione, poiché alle sezioni di DC, PCI, PSI, MSI, si
poteva accedere solo se iscritti. Una sorta di centro di riunione e
aggregazione sociale Anche culturale e ludico con biliardino,
televisione, registratore, squadra di calcio, e tanto altro. Il
PSIUP diviene così l’unico contenitore di spazi di libertà aperto a
tutti, cosa mai esistita in un paese diviso in due rioni, uno
abitato da braccianti, operai ed artigiani e l’altro da
professionisti e piccoli imprenditori; anche i due bar erano
frequentati separatamente dai diversi ceti sociali. Il PSIUP si
trasforma in un centro di incontro: sociale, culturale, politico,
sportivo, ove per la prima volta vengono demolite le barriere
sociali e dove si costruisce una coscienza civica solidale e si
acquisisce una formazione politica che consente a tre generazioni
contemporaneamente di esercitarla in assoluta libertà.
Una
rivoluzione sociale per il paese, il partito che porta al
cambiamento dei comportamenti...
Si cambiano radicalmente i comportamenti: “ci vediamo al PSIUP”,
“che c’è stasera al PSIUP”. Ma in quella sezione si faceva
soprattutto politica militante con le tante riunioni alla presenza
di dirigenti provinciali del Partito, si diffondeva “Mondo Nuovo” e
si sostenevano le lotte dei lavoratori: degli operai edili che
realizzavano l’autostrada, il doppio binario ed il lago Angitola,
alle dipendenze di grandi imprese del nord, in occasione di alcuni
licenziamenti poi rientrati, e dei braccianti agricoli contro i
proprietari terrieri.
Qualche episodio particolare che lei ricorda?
Il
PSIUP, in assoluto silenzio, ha pagato il biglietto del treno a
qualche emigrante francavillese che non aveva le possibilità e che
si era rivolto al partito. Il PSIUP, superando i confini meramente
partitici e politici, ha formato, temprato, stimolato ed esaltato
mezzo paese, davvero tante erano le persone che lo frequentavano.
L’ultimo Segretario, Michelino Condello, ha scritto: “ la sezione è
stata una vera scuola di partito per i giovani”; Franco Bonelli, ha
definito il PSIUP di Francavilla “una vera poesia”. Il PSIUP traccia
così un confine tra il prima ed il dopo, per le tante iniziative che
ne seguirono, si rafforza il senso di una comunità di per se già
forte.
Come
prosegue poi la sua esperienza politica.
Nel
’73 fondammo il Centro Giovanile Popolare che, sulla scia del
partito ormai dissolto, contribuì a dare ai quei giovani che lo
frequentarono, l’opportunità di tramutare in “valore” ciò che prima
appariva un peso: l’origine da civiltà contadina. Un grande sarto
internazionale in quel centro si formò uomo: Aldo Bonelli. Nel ’74 i
giovani del Centro organizzarono la prima festa popolare con canti,
proverbi e filastrocche, mai più ripetuta. La nostra comunità ha
sempre cercato la libertà, economica e politica;
Lei
oltre alla Serata Amarcord quest'anno ha organizzato un evento
culturale e spettacolare.
Si, è
la prima edizione della “Manifestazione artistica del talento
francavillese”. Dopo la serata Amarcord del 5 agosto, giorno 8 si è
trasformato in una grande ribalta di artisti compaesani giunti da
ogni parte d’Italia e del mondo, alcuni non tornavano da anni. La
Comunità si è cementata nuovamente dimostrando di non essere
circoscritta dentro i confini territoriali. Dalla comunità, quindi,
alla coscienza civica, alla libertà politica, alla militanza.
Ritornando alla politica cosa pensa del senso di partito, oggi.
Oggi
purtroppo non esiste più senso di partito. L’attesa di un popolo
schiacciato ed appiattito è sciogliersi dall’ibernazione e
svegliarsi dal letargo, quindi, dalla piccola Francavilla alla
grande Bologna, posso affermare: il PSIUP non c’è più? Viva il PSIUP!
Al
convegno di Bologna oltre ad Amerigo Fiumara erano presenti ben
sette francavillesi tra cui il sindaco del paese, Antonella Bartucca.
Sabato, 01 Novembre 2014
Franco Vallone
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