In ricordo del caro Foca Rondinelli
E’ un inverno snervante quello di questo anno la pioggia continua,
il silenzio e la monotonia annichiliscono
l’esistenza
che è ferita pure dagli inattesi episodi dolorosi che colpiscono
persone a noi amiche.
La morte prematura di Foca Rondinelli ci ha colti di sorpresa e la
commozione ci ha dato un
sussulto perchè ancora una volta ci induce a riflettere sulla
balorda dinamica del male. Per una strana legge del contrappasso la
malattia non ha avuto pietà proprio di chi ogni giorno si prodigava
ad alleviare le sofferenze nel prossimo.
Foca Rondinelli non era una persona comune perchè non comune era il
suo lavoro, egli quotidianamente veniva a contatto con il male degli
altri, sicuramente lo partecipava e lo mitigava con una parola di
conforto o di speranza, perché un sorriso talora vale più di una
medicina. Quel male fisico che lui combatteva nel prossimo ha voluto
aggredire lui fino ad abbatterlo, lui che era un giovane fiero e
pieno di vita. La morte di Foca disorienta perche essa colpisce il
giovane padre di famiglia ed il fervido credente (particolare era la
sua devozione per San Foca)
e la tragedia fa insorgere le solite domande a
cui non riusciamo a dare le giuste risposte, certamente il male ha
preteso un prezzo troppo alto da lui.
Foca Rondinelli
a Francavilla non era una figura anonima o mediocre perché il suo
impegno
per il bene della comunità era totale, egli era sempre tra i primi
ad aderire o dare un contributo
alle manifestazioni religiose, a quelle culturali, sportive e
ricreative e la sua caparbietà aveva sempre il sopravvento. Foca era
un ragazzo d’oro dall’allegria contagiosa, una presenza dinamica e
creativa che si faceva sentire in paese.
La sua umiltà, la disponibilità con tutti erano qualità rimaste
sempre intatte in lui ed anche I’ attaccamento alla sua Francavilla
e ai suoi amici non si era affievolito dopo il suo trasferimento a
Pizzo . Quando negli ultimi tempi le sue presenze in paese erano
diventate più rare la sua assenza si avvertiva, perchè mancava a
tutti noi la sua voce, la sua squillante risata.
Foca ora non c’è più, ci lascia dopo aver dato tanto in termini di
sofferenza in questa vita egli per questo e per quello che ha fatto
al prossimo avrà sicuramente nei Cieli la ricompensa dei giusti.
Alla moglie Rosanna e ai suoi giovani figli le nostre più sentite
condoglianze. Siate sempre orgogliosi di lui.
28 -1 -
2013
Lorenzo Malta
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