Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

Convegno “….Intorno al Lago Angitola”

a Monterosso Calabro  - Museo della Filanda

  

Nel tardo pomeriggio di sabato 25 ottobre a Monterosso Calabro (VV) nel salone del Museo della Filanda, sito nel cuore antico del paese, si è svolto il suddetto convegno promosso dal TCI – Club del Territorio di Lamezia Terme (CZ) e dalla Pro-Loco di Monterosso Cal. (VV). Ideatore dell’importante manifestazione è stato il dottor Giovanni BIANCO, Console del Touring Club per il Lametino e per il Vibonese, nonché Presidente del succitato Club del Territorio di Lamezia Terme, ivi costituito a febbraio del 2014. Il monterossino dottor Soccorso CAPOMOLLA, insigne medico cardiologo, si è molto prodigato ad organizzare localmente il convegno, come Presidente della  Pro- Loco e Segretario del Comitato regionale calabrese dell’UNPLI, l’Unione che raggruppa le varie Pro-Loco presenti nel territorio.

   Autorevoli partner del convegno sono stati:- l’Amministrazione comunale di Monterosso Calabro; - il WWF della Calabria; - l’UNPLI Calabria; - la Confindustria di Vibo Valentia, Sezione Turismo.

Prima di raggiungere la sede del convegno, gli ospiti hanno compiuto una piacevole camminata su e giù per stradine tortuose, vicoli, sottoportici, slarghi del centro antico, fino a piazza Luigi Razza, dove si trova la chiesa della Madonna del Soccorso, venerata Patrona di Monterosso. Nell’intricato e pittoresco tessuto urbano, caratterizzato da fabbricati con muri in pietra e mattoni, da case spesso disabitate e da magazzini purtroppo chiusi e inutilizzati, si notano anche alcuni pregevoli edifici e  palazzi, adornati con portali in bugnato di pietra, abbelliti da manufatti artigianali creati da scalpellini o da fabbri ferrai, nobilitati da stemmi o lapidi dedicate ad illustri personaggi nati a Monterosso o ai Caduti in guerra. Ricordiamo in particolare: la casa natale di ARNOLDO FARINA (1924-1998), filantropo ben noto in Italia e nel mondo, presidente dell’Unicef Italia (1983-1998) e primo ideatore  ed ispiratore della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata dall’ONU il 20-11-1989; la lapide in onore di FRANCESCO MORANO (Monterosso 1837- Napoli 1904) eccellente medico oculista e docente universitario, fratello cadetto di Vincenzo, Domenico e Antonio, i quali a metà Ottocento aprirono a Napoli la famosa casa editrice MORANO che porta il loro cognome. Nel prospetto della piccola chiesa del Rosario si ammira un pregevole esempio d’arte moderna: è il primo portale bronzeo (1977) realizzato dallo scultore GIUSEPPE FARINA, nato a Monterosso il 1948. Il Maestro Pino Farina, devoto a San Francesco di Paola, e quindi carissimo amico nostro, del Comitato Festa della Gente di Mare, del dott. Giovanni Bianco e del TCI, oltre che per le sue numerose sculture, è diventato famoso in tutto il mondo cattolico per aver restaurato il grandioso gruppo della Resurrezione (di Pericle Fazzini) nell’aula Nervi in Vaticano.

   La passeggiata si è conclusa al Museo della Filanda. L’edificio, da poco tempo restaurato, ospitava nell’Ottocento una filanda; la produzione di filamenti di seta era un’attività molto in auge, strettamente collegata alla bachicoltura allora fiorente in tanti paesi calabresi. Quando tale attività cominciò a declinare, il fabbricato della filanda fu trasformato in frantoio per produrre olio d’oliva. Recentemente il frantoio oleario è stato restaurato, per trasferirvi le collezioni del Museo della Civiltà contadina e artigiana della Calabria, finora ospitate a Palazzo Aceti.

   Il convegno “..Intorno al Lago Angitola”  si è svolto appunto nel salone del nuovo Museo della Filanda; dopo il saluto di benvenuto pronunciato dal Sindaco di Monterosso, avv. Ercole MASSARA, ci sono stati gli interventi dei vari relatori, presentati dal dottor Soccorso Capomolla, anziché dal presidente emerito della locale Pro-Loco, Antonio Parisi, impossibilitato a parteciparvi.

Per primo ha parlato il dottor Giovanni Bianco sul tema “La missione culturale del Touring Club Italiano”; in particolare G. Bianco ha sottolineato come il TCI , da oltre 120 anni, non si limita ad organizzare escursioni e viaggi in tante mete, grandi e piccole, del Bel Paese, ma mira a far scoprire, a far meglio conoscere, a valorizzare ed a preservare l’immenso patrimonio artistico, archeologico, culturale, naturale, paesaggistico, folkloristico, enogastronomico…di città e contrade di ogni parte d’Italia.  

   Il dottor Giuseppe PAOLILLO,  responsabile regionale del  WWF  nella  sua  relazione,  intitolata

I problemi di conservazione dell’Oasi naturalistica dell’Angitola” ha presentato un quadro realistico dello stato attuale dell’Oasi, contraddistinto da molte ombre (bracconieri, pescatori di frodo, interventi edilizi e stradali abusivi, spargimento di immondizie, restringimento dell’alveo ecc.) ma anche illuminato da qualche luce (grande varietà faunistica e ornitologica; apprezzamento dei naturalisti stranieri, aree di nidificazione delle tartarughe “caretta caretta”).

   Il dott. Giuseppe MACRÌ, presidente della sezione Turismo della Confindustria di Vibo Valentia, ha parlato di “Il turismo oltre la Costa degli Dei”, rimarcando, con dati statistici, che le presenze turistiche in detta provincia si concentrano quasi esclusivamente sulla riviera tirrenica; nel contempo la Valle Angitola e la sua Oasi naturalistica, qualora fossero preservate e valorizzate le loro caratteristiche agricole e ambientali, potrebbero sempre più diventare mete preferite non solo dagli escursionisti,  ma anche dai villeggianti marini più sensibili alle diverse bellezze della natura.

   Il convegno  si è chiuso con la relazione “La Valle dell’Angitola. Note storiche e antropologiche” dell’arch. Rosario CHIMIRRI, docente all’Università della Calabria. In verità l’analisi di Chimirri è stata alquanto pessimistica, giacché la grave crisi che oggi colpisce quasi tutta l’Europa non fa che aggravare ed ulteriormente depauperare (anche nei suoi tradizionali caratteri antropologici)  il territorio dell’Angitola, già da tanti anni afflitto da un progressivo spopolamento, e da gravi crisi nei settori economici tradizionali dell’agricoltura, dell’allevamento  e dell’artigianato.       

 

                                                                                                  VINCENZO  DAVOLI

                                                          

 

Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com