“ LAMPU MU LI STOCCA”
La Fondazione Culturale “Le Torri”, Via Le Grazie 55 ,Francavilla
Angitola, continuando la ricerca di personaggi francavillesi del
passato , riporta qui di seguito e pubblica sulla VOCE FRANCAVILLESE
una filastrocca dal titolo “ LAMPU MU LI STOCCA”di Fruci Giovanni
Foca(1).
LAMPU MU LI STOCCA
Li muoli mi stacìa sdogandu Mà ,mi facia fami.
Tutti li matini Mà, mi facia fami.
Li visceri l’avimu nigri Traduzione: Un giorno mia moglie/s’incammina e va a trovare finocchio/ in nessun modo si cuociono/ o lampo mu li stocca(imprecazione). Mi stavano rompendo i molari/ e non riuscivo più a masticare./Madre sento fame/Tutte le mattine cento grammi di pane/lo stavo mangiando mi è caduto dalle mani/dietro di me c’era un cane/lo ha mangiato tutto il pane./Madre mi fa fame./I visceri l’abbiamo neri/ mangiando erbe e finocchio. Considerazioni: l’autore della filastrocca ha saputo descrivere così bene la realtà del tempo da farci rivivere quelle tristi situazioni familiari del dopoguerra. Le condizioni di vita durante il periodo di guerra variavano molto da famiglia a famiglia. Nella campagna la vita dei contadini e dei braccianti era dura. Le famiglie che vivevano in campagna potevano contare solo sui prodotti della terra. A mezzogiorno si mangiava solo pane e verdura. Vivevano in monolocali, talvolta in pessimo stato e accanto alle stalle del loro bestiame. Non c’era né acqua potabile né corrente elettrica. Per illuminare le case si usavano, infatti, delle lampade a petrolio, ad olio, o, ad acetilene. Si usavano anche le candele.
1)Fruci Giovanni Foca è una figura molto eclettica della seconda
metà del novecento, svolgeva la professione di calzolaio, si
dilettava a riparare orologi, a fare il mugnaio, a suonare vari
strumenti musicali( il clarinetto, la chitarra, il mandolino, la
fisarmonica ecc.)nella banda musicale di Francavilla e Filadelfia
suonava il trombone, nella fotografia di gruppo della banda è il
quarto in alto a sinistra. A Natale per le strade, con la
fisarmonica, suonava la novena e il figlio Giuseppe lo accompagnava
con l’azzarino(triangolo). Componeva filastrocche; insieme con altri
amici: Caruso Vincenzo suonatore di clarinetto, Sorrenti Francesco
strimpellatore di chitarra battente, si esibiva durante le tavolate
nuziali con canti d’amore e allegre tarantelle.
Nato a Francavilla Angitola il 22/06/ 1907 è morto il 10/11/ 1968 a
Nicastro. Sposato con Prestigiacomo Carmela ebbe come figli:
Il Presidente della Fondazione Culturale “ Le Torri” |
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