5 GENNAIO 2009
Riceviamo e pubblichiamo :
lettera di plauso di Don P. Sergi per il nostro sito
Cari Amici,
in quanto fruitore, nonché collaboratore del Vostro/Nostro Sito, purtroppo, ho riscontrato una palese flessione, relativamente all’impegno profuso nella fase iniziale.
Sarà perché sono subentrati nuovi e più importanti impegni, sarà perché noi utenti non vi siamo stati sufficientemente grati per la vostra encomiabile opera, sarà perché l’entusiasmo iniziale è venuto via via scemando, soprattutto a causa di giudizi esterni “frettolosi e di parte”…
Da Amico e parroco Vi sollecito ad andare avanti sempre e comunque; continuate a lavorare per il progresso sociale, culturale e morale di Francavilla. Personalmente Vi ringrazio, anche a nome della Comunità parrocchiale che rappresento, per il notevole spazio che ci avete finora dato. Dove non può arrivare la mia voce e quella della parrocchia, l’avete fatta arrivare, amplificata, voi.
L’altro giorno, ho letto con grande attenzione quanto l’Amico Lorenzo Malta, nella sua bontà, ha voluto pubblicare nell’occasione del mio trentesimo anno di vita pastorale a Francavilla.
E’ stato scritto e vissuto un ampio, solido e costruttivo spazio di storia. Si sono intrecciate difficoltà a difficoltà, tradizioni da accantonare o modificare addirittura nell’ambito liturgico, presunzioni di svariata natura, voglia di primeggiare, tre Chiese completamente abbandonate come da documentazioni fotografiche, pochissime presenze alle sacre funzioni, niente di prettamente organizzato.
Insieme, generazioni diverse, abbiamo desiderato, progettato e realizzato tra gioie e sofferenze, insieme abbiamo amato e servito il Signore. Ho fatto di tutto perché ci sentissimo in Cristo una sola Famiglia, tutti vogliosi di positività e di progresso. Ecco lo scopo dell’Oratorio con le sue molteplici iniziative, gli spazi per tutte le età, i pranzi per centinaia di persone, gli spettacoli, il teatro, il cinema, le tombolate, il servizio domiciliare agli anziani, l’Adorazione Eucaristica quindicinale, le Sacre Funzioni e il Catechismo nelle Contrade, la Catechesi per ragazzi, giovani e adulti, la Comunione settimanale agli ammalati, l’Associazione Pro Culto per il restauro della Chiesa Matrice…
Ringrazio Lorenzo per l’occasione di scrivere queste righe. Ringrazio Voi per la possibilità che offrite ai Vostri Lettori di condividere con noi momenti lieti e tristi, in una parola, di sentirci, in Cristo, una unica Famiglia, sebbene lontani.
Non mi resta che augurarvi, specie nell’occasione di queste festività e come sono solito dire: “Pace e Bene”.
Francavilla Angitola, O2/01/09 Vostro don Pasquale
Il nostro Parroco, l’arciprete Don Pasquale Sergi, ci ha informato con la lettera sopra riportata che la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea ha aperto un nuovo sito internet “finalmente funzionante”. E’ perciò nostro vivo desiderio stabilire un link di collegamento tra il nostro sito ( che finora ha riservato un ampio spazio agli eventi e alle tradizioni religiose) ed il nuovo prestigioso sito www.diocesimileto.it. Negli ultimi tempi la parrocchia e la comunità di Francavilla Angitola sono salite alla ribalta della diocesi di Mileto perchè il nostro paese è stato sede di due incontri assai importanti : quello delle catechiste zonali e quello della gioventù cattolica, che ha visto affluire a Francavilla folte schiere di giovani, provenienti da tanti paesi della zona dell’ Angitola.
Sicuramente l’evento più significativo e speciale per la nostra comunità è stato il 30° anniversario del ministero sacerdotale di Don Pasquale Sergi a Francavilla coinciso con la festività dell’ Immacolata ( 8 dicembre 1978-2008). Durante la Messa solenne delle ore 10,30 celebrata nella chiesa di San Foca Martire il Sindaco di Francavilla Angitola ha voluto salutare Don Pasquale a nome suo personale, dell’Amministrazione Comunale e dell’ intera cittadinanza e ringraziarlo per tutte le varie attività da Lui organizzate nel suo lungo ministero sacerdotale nel nostro paese. Analogamente la signora Saverina De Caria Ionadi , in qualità di segretaria del locale Consiglio Pastorale, ha ringraziato il Parroco soprattutto a nome di coloro che più da vicino hanno collaborato e partecipato alle tante iniziative messe in atto dall’ Arciprete Don Sergi .
Per meglio rievocare l’attività esplicata da Don Pasquale a Francavilla vogliamo divulgare e diffondere all’intera diocesi di Mileto l’ampio ed approfondito intervento di Lorenzo Malta , che assai bene illustra i molteplici e differenti aspetti del trentennale ministero parrocchiale di Don Sergi nel nostro paese .
Beninteso noi ringraziamo a nostra volta Don Pasquale anche per il vivo interesse con cui segue il nostro sito.
Informiamo tutti i visitatori del nostro sito ad andare oltre la pagina delle NEWS , poichè tanti aggiornamenti riguardano soprattutto le sezioni interne del sito stesso, come ad esempio la pagina interna “monumento ai caduti” ecc. .
GIUSEPPE PUNGITORE
1978-2008 don Pasquale Sergi 30 anni di ministero sacerdotale a Francavilla .
Non conosco parroci francavillesi che siano stati giudicati unanimemente ed esclusivamente per il loro ministero pastorale; spesso e volentieri il pregiudizio, prerogativa ideologico-culturale degli sciocchi (i quali ahimè hanno pure una corsia preferenziale per il Paradiso) ha prodotto nei loro confronti sentenze distorte, irreali, così è stato per don G.Caria e don V.Condello così sarà di certo per don Pasquale Sergi che pur francavillese non è.
Difficile è la missione dei preti che devono comprendere le debolezze degli uomini per salvare le anime e arrogante e presuntuosa è la pretesa degli uomini che dei preti vogliono scoprire i difetti quasi per dare un alibi ai propri.
Nell’ineluttabile scontro manicheista che caratterizza l’umano esistere su tutti noi grava il peso di un giudizio positivo o negativo che è condizionato da posizioni politiche, culturali e religiose differenti, difficilmente ci si eleva super partes per un giudizio obiettivo e distaccato. Ma l’autentico cristiano non teme il giudizio dell’uomo, anche se fastidioso, ma quello inappellabile di Dio.
Don Pasquale Sergi arriva a Francavilla nel 1978 senza squilli, in punta di piedi, quasi di nascosto. E’ persona timida (connotato caratteriale che gli sarà additato come una colpa, un rifiuto all’agire) ma ha delle qualità è un moderno, ha le idee chiare ed è tenace.
Talora certe metamorfosi, specie nei piccoli centri rurali, hanno effetti dirompenti e squarciano quella solita monotonia lungo la quale scivola un quotidiano scontato e restio alle rivoluzioni.
Gli ambienti rurali da sempre rappresentano realtà difficili da gestire, riottosi, diffidenti a volte xenofobi e su don Pasquale Sergi da Pizzo oltre alla cittadinanza pesava l’eredità di un grande predecessore don Vincenzo Condello, il cui ricordo ancora vive nelle medie e vecchie generazioni.
Il confronto tra i due divenne inevitabile per chi viveva di parallelismi e di polemiche gratuite e non coglieva i segni di un cambiamento in atto.
Quanta è perfetta l’irripetibilità della persona, come è soprannaturale questa caratteristica che ci rende straordinariamente unici!
Don Pasquale, parroco di profonda cultura (solo chi lo conosce bene può apprezzare questa sua qualità) è prete “progressista”, ciò lo s’intuì fin dal suo arrivo 30 anni fa quando scandalizzò tradizionalisti e benpensanti presentandosi senza abito talare.
Al suo arrivo dovette affrontare sia le diffidenze iniziali di parrocchiani, ancora legati ad una religiosità fatta più di forma che di sostanza, per costruirsi un consenso, una stima, sia le sfide di una realtà che proprio in quegli anni stava radicalmente cambiando sotto i colpi di un disordine morale, di una personalizzazione della fede e di un edonismo che oggi è minato dalle fondamenta da una profonda crisi economica.
Iniziò fin dal suo arrivo un lavoro tenace dietro al quale più che un progetto c’era una visione di modernizzazione di tutta la vita parrocchiale di Francavilla.
Il programma contemplava la formazione religiosa dei più piccoli mediante l’impiego di motivate catechiste, la correzione di alcuni aspetti esteriori della fede, l’organizzazione di nuove istituzioni parrocchiali, l’assistenza e l’azione del volontariato in favore degli anziani, lo scambio di esperienze religiose tra gruppi diocesani e la riorganizzazione della ricreazione parrocchiale che prevedeva l’acquisizione di nuovi e moderni strumenti tecnologici (il cinema fra tutti)
L’Oratorio, nella vecchia sede, si dotò pure di un ciclostile ( sostituito poi da una fotocopiatrice) che consentì la stampa di un periodico ”L’Oratorio” il quale per mesi riuscì a polarizzare l’interesse del paese animando il dibattito civile religioso ed anche politico, fu un fenomeno mediatico inaspettato, unico. In quegli anni la comunità francavillese appariva ancora viva, palpitante, ma ben presto le cose sarebbero cambiate. Nelle piccole comunità è il parroco la figura che prima degli altri riesce a percepire i segni delle trasformazioni, primo fra tutti lo spopolamento. Egli ha una constatazione diretta del fenomeno tramite le presenze in chiesa e la registrazione nei suoi libri dei battesimi (sempre di meno), dei trasferimenti in altre parrocchie e delle morti (sempre di più) dei suoi parrocchiani.
L’ultimo decennio dei tre è stato un periodo di crisi, di nuova e massiccia emigrazione, di perdita dell’identità culturale, di mutamento della fede. Ciò è stato prontamente denunciato dal buon parroco il quale, se anche avesse voluto derogare alla sua missione spirituale e cercato di arginarla , non avrebbe potuto per la mancanza di strumenti efficaci.
Comunque sia in questi 30 anni ci sono stati momenti felici e motivi di soddisfazione per don Pasquale; penso ai tanti giovani francavillesi ora affermati professionisti in varie città d’Italia. Il suo contributo alla loro formazione civile, culturale e religiosa è stato fondamentale ed è tuttora aperta la sua disponibilità nei confronti della locale gioventù studiosa. (anche chi scrive gli è debitore). Don Pasquale è il parroco del cambiamento che ha traghettato nella modernità la comunità religiosa francavillese ( in senso formale non posso dimenticare le prime messe accompagnate da moderni strumenti musicali o da cori polifonici) ma la sua attività, il suo impegno non si è limitato esclusivamente alle attività religiose.
Vanno citate l’apertura del nuovo Oratorio intitolato a S. Domenico Savio, la preparazione di un affiatato gruppo di giovani francavillesi che da anni recitano con successo commedie teatrali di un certo impegno. Tante altre sono le iniziative che nella fretta di comporre queste brevi riflessioni mi sono sfuggite e spero pertanto di essere perdonato.
Don Pasquale è stato e rimane un parroco semplice ed essenziale, nemico dell’effetto scenico e istrionico che deve essere giudicato non per la sua la sua introversione ma per le sue opere. Non so oggi quanto abbia perso del suo entusiasmo iniziale, gli anni pesano per tutti, ma so di certo che mai rifiuterà consigli e collaborazioni, ciò a dimostrazione di una semplicità nascosta e di una lontananza dalla presunzione.
Ora più che mai, in questa comunità in difficoltà, dove sembra essere calata la sera come sullo scenario dei discepoli di Emmaus dobbiamo chiedergli di rimanere con noi e continuare a lavorare per noi.
Dai miei studi sulle istituzioni ecclesiastiche francavillesi rilevo che don Pasquale è il terzo parroco per longevità di ministero sacerdotale dietro don V. Servelli (1823-1861) e don G. Caria (1923-1960).
Non ci resta che augurargli ancora lunga vita.
Francavilla 9/12/2008
Lorenzo Malta