GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
11 FEBBRAIO 2006
Quest’ anno la ricorrenza dell’ 11 febbraio è stata celebrata a Francavilla Angitola
in maniera speciale. Il giorno che commemora la prima apparizione della Madonna a Lourdes ,
per volere di Papa Giovanni Paolo II , è stato proclamato “Giornata Mondiale del Malato”.
Per rendere la ricorrenza più solenne e più condivisa da parte degli anziani e degli ammalati della comunità Francavillese, l’ arciprete Don Pasquale Sergi , ben coadiuvato dall’ Oratorio, ha organizzato una bella manifestazione che si è tenuta nel tardo pomeriggio e in serata presso i locali dell’ Oratorio stesso.
I momenti salienti della giornata sono stati due : 1) celebrazione della Santa Messa , con preghiere speciali per gli ammalati e soprattutto con somministrazione della Sacra Unzione
ad una ventina di fedeli; 2) momento di divertimento con gustosa cena, offerta dal parroco e adeguatamente preparata dalle donne esponenti dell’Oratorio, allietata da canti , balli e piacevoli siparietti teatrali .
Nella prima parte della manifestazione ci sono stati : l’ intervento di saluto e di ben venuto rivolto dalla direttrice dell’Oratorio, prof. Maria Grazia Carchedi, e la riflessione del parroco.
Don Pasquale ha sottolineato due argomenti : da un lato le lezioni di saggezza che possono impartici le persone anziane, anche le più umili e impedite da acciacchi e gravi malattie;
dall’ altro lato, il fermo ammonimento rivolto soprattutto ai genitori più giovani perchè vigilino sulla condotta dei figli, impartiscano loro delle buone regole e correggano per tempo
comportamenti sbagliati. E’ pure intervenuto Padre Tarcisio Rondinelli, che dopo cinquanta anni di attività missionaria in Terra Santa ( Palestina , Libano, Siria ) aspira a concludere nel paese natale di Francavilla la sua opera di Padre francescano .
La manifestazione è stata coronata da un grande successo ed è stata assai apprezzata dai numerosi partecipanti , soprattutto da quegli ammalati che hanno voluto essere presenti nonostante le sofferenze e le menomazioni che patiscono .
A CURA DI VINCENZO DAVOLI E GIUSEPPE PUNGITORE
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15/01/2006
Ci sembra opportuno diffondere oltre i confini di Francavilla il significativo messaggio che l'arciprete , Don Pasquale Sergi , ha indirizzato agli infermi a conclusione del 2005 e all' inizio del nuovo anno, corredandolo con la " Preghiera dell'ammalato ".
IL PARROCO AI SUOI AMMALATI
Carissimi,
nel giorno del "Ringraziamento", a conclusione di questo anno 2005, dopo avervi portato il conforto di Gesù Eucaristia, desidero unirmi spiritualmente a ciascuno di voi.
La parola diventa difficile; quando si rivolge a chi soffre. Questa volta, non voglio dirvi parole mie, povere ed inefficaci. Vi ricordo semplicemente quanto è scritto nel Vangelo: "Venuta la sera ... (Gesu’) guarì tutti i malati, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: "Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie".
Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarne del tutto il mistero: l'ha semplicemente presa su di sè ed in questo ci ha donato la certezza che essa ha un senso. Dio stesso, in Gesù, ha condiviso la nostra sofferenza, quella fisica e quella spirituale.
In questo momento della vostra vita, particolarmente difficile, Egli vi è vicino. Lui può capirvi, avendo sofferto come noi.
Ma, ricordiamocelo: la più grave sofferenza non è quella del corpo, è quella dello spirito! E' quando ci chiediamo: perché tutto questo? che cosa ho fatto di male? E quindi ci si sente soli, inutili, di peso, non amati da Dio.
Gesù, col suo soffrire, c'insegna che anche il nostro soffrire ha un significato; tutto ciò che avviene in noi diventa occasione di bene: per noi e per gli altri.
L'offerta quotidiana a Dio, delle vostre sofferenze psicofisiche, può salvare tante anime, purché sia fatta con gioia. Dio gradisce la vostra offerta, proprio perché sa quanto vi costa.
Carissimo/a,
tutta la parrocchia ti é vicino/a e prega per te. Tutta la parrocchia ti ringrazia per il bene che fai, con la tua "Offerta quotidiana". Non è per nulla vero che non servi a nulla, e che sei di peso. La tua preghiera è importante, insostituibile. In nome di Dio, ti benedico e ti auguro un futuro migliore.
Affettuosamente Don Pasquale SERGI