Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

La  compagnia teatrale  dell’ Oratorio San Domenico Savio  nella serata del 10 Agosto  ha rappresentato, sul palco allestito in piazza Solari, la commedia “ U CANDIDATU”. Il  lavoro è stato tradotto  nel vernacolo francavillese da Ruggero Limardi  e Ida De Caria;  i testi sono  stati convenientemente  adattati per la  messinscena teatrale  da  Antonio Limardi, sotto la supervisione  generale di Don Pasquale  Sergi.

 La  preparazione degli interpreti  e la regia sono state curate  dalle  professoresse  Claudia Bartucca  e Ida De Caria, che tanto si sono prodigate per la buona riuscita dell’ spettacolo.

La scenografia è stata predisposta  da Fulvia Fiumara.  Irene  Carchedi   ha  fornito la sua preziosa collaborazione.

L’ Amministrazione Comunale ha offerto l’installazione  e l’illuminazione del palco,  l’amplificazione e tutto il supporto logistico.

La commedia  ha riscosso un gradissimo successo;  la folla degli spettatori  si è tanto divertita ed ha seguito con attenzione e simpatia la lunga rappresentazione, tributando più volte  calorosi applausi ai sei  interpreti . Tutti sono stati  bravi e la loro esibizione è  assai migliorata rispetto agli spettacoli  degli anni precedenti tanto che talvolta  sono riusciti persino ad improvvisare.  Tutti lodevoli, anche se una menzione  speciale va fatta per  Giuseppe Mancari  e  Antonio Galati ,  che con la loro spiccata passione per il teatro,  prima si sono preoccupati di scegliere  un testo adeguato, e poi  hanno coinvolto con entusiasmo gli amici,  che qui  citiamo in ordine alfabetico : Simone Anello, Federica Serrao,  Letizia Simonetti e Palma Torchia.

                                                 

 

FOTO  DI ANTONIO  GALATI, GIUSEPPE  MANCARI  E GIUSEPPE PUNGITORE

 

Giovani attori crescono

Qualche tempo fa spulciando  le mie carte mi era capitata tra le mani una fotocopia sbiadita; se ricordo bene, credo d'averla ricevuta dal prof. Dorino Russo. Si trattava della recensione di una rappresentazione teatrale tenuta a Francavilla negli anni 30 nei locali dell'oratorio e curata dall'allora parroco arciprete Caria. Leggendola mi avevano colpito diversi punti:

-        gli interpreti erano umili francavillesi reclutati prevalentemente tra i commercianti e gli artigiani del paese ( rappresentanti di categorie che. venendo a contatto con la gente avevano sviluppato notevoli qualità espressive) essi erano stati sapientemente istruiti dal parroco con la collaborazione delle persone colte del paese.

-        la mancanza di attrici (evidentemente si continuò a seguire la tradizione ignorando che dopo Shakespeare anche le donne iniziarono a calcare il palcoscenico)

-        moltissimi francavillesi  in particolar modo le maestre ed i sarti, si muovevano dietro le quinte prestando la loro preziosa opera.

 

Sorprendeva  poi la versatilità del repertorio di quella compagnia che contemplava temi epici, tragici e comici. Infine era perdonabile all'autore dell'articolo l'enfasi propagandistica, tipica di quei periodo, con la quale aveva colorito quell’ avvenimento. I più anziani del paese sicuramente ricorderanno come nella Francavilla semplice ed operaia della loro infanzia le rappresentazioni teatrali non erano occasionali. Il già menzionato Arc. Caria curava in paese diverse attività socio­culturali potendo contare sull'adesione spontanea di gente adulta animata da buoni propositi. II Caria era uomo d'iniziativa e ai tanti suoi meriti va aggiunto quello d'avere dato vita a Francavilla ad una compagine d'attori che per la prima volta si cimentava in rappresentazioni teatrali a soggetto non religioso. Nel dopoguerra questa aggregazione era venuta meno parimenti alla Banda musicale ed alla Congrega del SS. Rosario. Se escludiamo  il dramma “Opera Sacra “o le recite  curate  nell’ ambito scolastico  le rappresentazioni teatrali di un certo spessore a Francavilla erano scomparse. Si deve dare atto all'attuale parroco don Pasquale Sergi di avere riportato in vita il teatro,puntando pure su un gruppo di giovani "giusti" che ha seguito ed istruito meticolosamente e che da ormai un lustro ci offrono con regolare cadenza il saggio della loro bravura. A buon diritto possiamo dire di avere in paese una piccola compagnia teatrale :Giuseppe Mancari, Antonio Galati, Simone Anello, Letizia Simonetti, Torchia Palma,Serrao Federica sono attori per passione divenuti in questi anni brillanti e maturi e la loro crescita artistica non si ferma di certo qui. Essi ,sera del 10 agosto hanno dato prova di questa raggiunta maturità superando pure e a pieni voti l'impasse dell'impatto con la grande platea la quale con gli applausi e le risate a scena aperta ne ha riconosciuto i meriti. Questi ragazzi, come si suol dire, hanno stoffa e talento si muovono sul  palco liberi e sicuri col piglio degli attori di mestiere e dimostrano di avere acquisito una notevole padronanza dell'Ars comica. La tempistica delle battute, la modularità del timbro vocale, le movenze e la mimica sono caratteristiche ormai acquisite . Certamente il cammino verso il perfezionamento continua, la strada è stata imboccata  per gradi e a piccoli passi si può ancora migliorare ,a tal fine tornerà utile la collaborazione di valide professioniste quali le Proff. Ida De Caria e Bartucca Claudia. Di sicuro a questi giovani attori si apriranno nuovi orizzonti ma gia fin d'ora è legittima la pretesa di vederli affrontare in un futuro prossimo opere più impegnative di autori famosi,cito Moliére , Goldoni ed i più recenti Scarpetta e De Filippo, Non si tratta di una pretesa esagerata ma di una richiesta che nasce dalla consapevolezza che questi attori sapranno cavarsela egregiamente anche con questi maestri del teatro viste le loro potenzialità. Il passaggio ad uno stadio più impegnativo è una tappa obbligata.

Come definire ancora questi ragazzi? Caparbi? Brillanti ? Talentuosi? Ritengo che un corale apprezzamento vada loro tributato per  costanza, l'impegno,la passione e lo spirito di sacrificio. Volontariamente e per pura passione questi nostri giovani attori sacrificano da anni parte del loro tempo per regalarci momenti di sana comicità ed aggregazione in momenti in cui si ha bisogno di unità ed evasione dai tanti problemi che ci affliggono. L'altra sera ci sono riusciti.

Bravi ragazzi, continuate così !

Lorenzo  Malta

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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