Omelia 8 Aprile 2007
Cristo è risorto, alleluia! Questo è il fondamento della nostra fede,
questa è la nostra fede.
Dice l'apostolo Pietro: "Quel Gesù che voi avete crocifisso, Dio lo ha risuscitato, e noi ne siamo testimoni”.
Questa è la fede di tutta la Chiesa lungo il corso della storia, la fede dei santi e dei martiri, la fede dei popoli e dei cuori, questa è la fede che noi oggi abbiamo,
che vogliamo accrescere e testimoniare.
Cristo risorto è la potenza di Dio, che vince il male e la morte, che apre i cieli.
Cristo risorto é la potenza di Dio nei problemi del nostro mondo e della nostra vita.
Cristo Gesù è vivo nella gloria dei cieli, è vivo e operante accanto a noi, in noi.
Si tratta di sentirlo e trattarlo come una persona vera, reale, concreta, con la quale viviamo insieme ogni momento.
La risurrezione di Gesù ci impegna ad una grande fiducia, ad un grande ottimismo.
"Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?", ci dice S. Paolo.
La fiducia cristiana non è semplice attesa del futuro,
ma coscienza che il regno di Dio è in mezzo a noi.
La resurrezione è entrata nel mondo ed è come un seme potente.
La resurrezione parte dal cuore attraverso una liberazione e una trasformazione che ci rende capaci di un amore grande che riflette quello di Dio.
La resurrezione è dono e conquista, futuro e presente, attesa ed esperienza insieme.
La gioia della resurrezione si può già sperimentare vivendo la carità nelle sue espressioni di:
servizio, perdono, mitezza, benevolenza, dono di sé.
Quanti santi e quanti cristiani hanno vissuto e vivono questa straordinaria esperienza!
E' commovente e incoraggiante pensare a tutto il bene, la bontà, il sacrificio, la fede, la santità che c'è nelle case, nelle città, nel mondo intero. Dobbiamo, per quanto ci è possibile, sostenere, amare, curare chi è nella sofferenza per il suo corpo ammalato, handicappato o invecchiato, ovviamente incominciando dai nostri ammalati ed anziani.
Nella misura in cui faremo tutto questo, parteciperemo concretamente alla risurrezione di Cristo.
Ma... si può risorgere in Lui, grazie a Lui, e non sentire il desiderio, il bisogno di dargli un abbraccio, un bacio?
Tale bacio avviene accostandosi alla Comunione,
tale abbraccio avviene servendolo nel fratello, qualsiasi sia.
Ecco la nostra vera Pasqua, quella che auguro a tutti voi, presenti ed assenti.
Don Pasquale Sergi
ALBUM FOTO DI GIUSEPPE PUNGITORE
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