LA SETTIMANA SANTA- PASQUA 2008
¨ Ore 11,00: Benedizione delle Palme, presso la Croce dei padri Passionisti - Breve Processione - Santa Messa.
Secondo la tradizione ormai consolidata i fedeli si sono radunati presso la Croce dei padri Passionisti in via Roma . Qui l’ Arciprete Don Sergi ha rievocato l’entrata festosa di Gesù a Gerusalemme ed ha benedetto le palme, i rami di ulivo e le fronde d’ alloro portate dai fedeli.
Quindi il corteo si è mosso la chiesa di San Foca .
La parte più commovente della Messa è stata, come ogni anno, il racconto evangelico della Passione di Cristo , recitato a più voci. E’ seguita l’omelia del parroco, di cui si riportano i passi più significativi.
OMELIA
La settimana santa comincia con la festa delle palme. Come mai Gesù, di solito cosi restìo nel dichiararsi Messia, adesso lo fa apertamente? Non sa che così facendo provocherà il suo arresto e la sua morte? L'entrata gloriosa a Gerusalemme ci dimostra che Gesù non subisce la sua Passione, ma la vive da protagonista. Perciò bisogna fare festa, perché l'entrata di Gesù in Gerusalemme, seduto da Re pacifico su un'asina, è il segno chiaro che egli è disposto a farci da Re e Signore. Un Re umile, che non sfrutta, ma serve la nostra vita, a costo di rimetterci.
Un Re autentico non si arricchisce; caso mai mette ciò che ha a disposizione dei poveri! Gesù vuole fare festa perché è contento di stare in mezzo al suo popolo.
Egli è venuto per servirlo, e questa settimana è Santa proprio perché è quella in cui manifesterà la sua volontà di venire incontro all'uomo totale; non solo all'uomo che lo cerca e lo prega, ma soprattutto all'uomo che lo rifiuta e lo uccide.
Per tutto questo, dovremmo essere capaci di dire: voglio fare festa anch'io, perché un Re così non c'era mai stato; un re che si abbassa al mio livello, pronto persino a servirmi, non voglio proprio lasciarmelo sfuggire. E' un giorno grande per Lui, ma anche per me,perché, gioioso, mi viene incontro.
Stiamo attenti a non vanificare la croce di Gesù, facendo i piagnoni e dicendo:
"Quanto sono cattivi quelli che ti hanno crocifisso, povero Gesù ".
Gesù non è affatto un povero e non va compianto; sono io povero e da compiangere se non riesco a vedere il valore di questa morte per me e per l'umanità. Com'è possibile che Dio ci ha dato nel perdono, nella salvezza un così grande dono, e tanti ancora neppure se ne sono accorti?
DON PASQUALE SERGI
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¨ Ore 19,00: Santa Messa in «Coena Domini» - Traslazione e Reposizione del Santissimo. Breve Adorazione.
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¨ Ore 21,00: Predica di Passione, con “Chiamata della Madonna” – Processione del Cristo morto.
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Ø SABATO SANTO
22 MARZO 2008¨ Ore 23,00: Veglia Pasquale – Santa Messa.
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DOMENICA DI PASQUA
¨Ore 10,15: «Cumprunta» - Processione - Santa Messa.
La Cumprunta di Pasqua 2008 si è svolta in una Piazza Solari dal volto nuovo ; infatti dopo il rifacimento della pavimentazione della piazza , la Sacra rappresentazione ( che giustamente si è svolta rispettando scrupolosamente le procedure tradizionali ) ha avuto luogo per la prima volta su questo “ palcoscenico” nuovo e moderno , ma ben armonizzato con gli antichi edifici prospicienti sulla piazza.
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OMELIA DOMENICA DI PASQUA 23 /03/ 2008
Cosa significa scambiarci gli auguri di buona Pasqua, oggi? Spesso vedo persone che si augurano buona Pasqua,
e penso che a volte quell' augurio sia solo di facciata, di buon costume, di "vecchia" tradizione.
Dire buona Pasqua a qualcuno è comunicargli la gioia di aver incontrato il Cristo Risorto e nello stesso tempo invitarlo ad accogliere questa gioia.
Diciamo di amare la sincerità, la verità, la lealtà;
allora prima di fare gli auguri pasquali a qualcuno, dobbiamo pensare: in questa notte di Pasqua ho incontrato il Cristo Risorto? Oggi, per le strade del nostro paese abbiamo assistito a tanti scambi di auguri e probabilmente alcuni di essi sono stati sinceri nella forma, ma privi di significato nella sostanza.
Se la notte appena trascorsa, l'hai vissuta come al solito, o cogliendo l'occasione dell'atmosfera festiva,
l'hai vissuta nel divertimento con i tuoi amici, senza per nulla aver incontrato il Risorto, quale senso avrebbe farsi tale augurio? Augurarsi Buona Pasqua é dire :
“Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi”.
Cosa hanno visto Maria, Pietro e Giovanni? Cosa hanno creduto?
La Maddalena va al sepolcro, vede la grossa e pesante pietra rotolata via, il sepolcro vuoto! Pensa al trafugamento del corpo di Cristo! Quindi decide di avvertire gli apostoli.
Pietro e Giovanni subito corrono al sepolcro, Giovanni vide le bende per terra.
Pietro vedendo le bende per terra e il sudario piegato a parte, resta perplesso, riflette, si chiede, si domanda. Giovanni vede e subito crede! Come vede, cosa crede? Giovanni conserva nel suo cuore tutta l'esperienza di aver seguito Gesù, il Maestro; conserva le azioni e le parole del Maestro; ha nella memoria il ricordo vivo del Suo amore rivelato nell'ultima cena; lo ha seguito fino al calvario, lo ha sentito rivolgersi direttamente a lui, allorquando Gesù gli ha affidato la Madre, lo ha visto morire in croce.
Giovanni ha imparato a vedere con gli occhi della fede che sa interpretare i segni della realtà (la pietra rotolata, le bende per terra, il sudario a parte, il sepolcro vuoto) come segni rivelatori della resurrezione di Cristo.
Tutto quello che Giovanni ora vede, non è altro che l'avverarsi nella storia, di quanto Gesù aveva promesso.
Giovanni vede... e crede alla Parola di Gesù. Non ci sono dubbi, anche la ragione di Giovanni si illumina di fronte all'evento pasquale.
Giovanni sa anche che incontrerà il Risorto, perché lui glielo ha promesso! Infatti, il Risorto ha incontrato lui e tutti gli altri nel cenacolo, donando loro la pace e lo Spirito Consolatore.
Anche noi siamo chiamati a credere e a testimoniare.
Per concludere, se abbiamo incontrato il Risorto e la Sua gioia è entrata in noi, possiamo con verità, lealtà e sincerità annunciarla con il nostro augurio.
Dicendo a tutti Buona Pasqua, noi gli vogliamo comunicare la nostra fede nel Risorto!
Allora,
Buona Pasqua a tutti voi!
DON PASQUALE SERGI