Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

                   

    FONDAZONE CULTURALE  “LE TORRI” 

                                                       

      Via Le Grazie 55 FRANCAVILLA ANGITOLA (VV)

 

           ***                                                         

150 anno dalla morte

 

ONOFRIO SIMONETTI

( Francavilla Angitola 29 sett.1794 - Monteleone  31luglio 1864).

 

Ricerca di Condello Michele, D.S.G.A. in pensione

La Fondazione Culturale “ Le Torri “, Via Le Grazie 55 Francavilla Angitola, continuando nella ricerca di personaggi illustri della Terra di Francavilla Angitola, ricorda, in occasione dei 150 anni della morte, 31 luglio 1864, Onofrio Simonetti, pubblicista insigne e gran filosofo, teologo profondo, valente medico, geologo di non comune perizia, poeta e patriota fervente.

        Onofrio Simonetti nacque in Francavilla Angitola il 29. Settembre del 1794 come dai registri della Parrocchia di S.Maria delle Grazie, da genitori, modesti possidenti, orfano di padre, fu educato al culto del sapere e dell’amore della pia madre, sotto l’illuminata scuola del Dotto Teologo Don Raffaele Potenza.

        Compiuti i primi studi, ancora giovinetto, Onofrio si reca a Napoli presso la Facoltà di Medicina Pubblicando nel 1816 uno studio sulla Neurogastria con dedica al valente Maestro Petrucelli. Laureatesi si stabilisce a Monteleone (oggi Vibo Valentia), dove contrasse matrimonio e dove esercitò, in apostolato, la professione di medico.

Le cure di detta professione non lo distolgono dagli studi preferiti della letteratura, e tra l’ammirazione incondizionata della Commissione ottiene la cattedra di Filosofia e Matematica nel Reale Collegio Vibonese. Così dal 16.5 1822  egli è docente di filosofia e regge la cattedra con gran solerzia e particolare competenza.

Intanto lavora e produce con prodigiosa attività ed il triplice ufficio d’Insegnante, di Medico, e di padre di numerosa prole, non lo distoglie dal dare alla stampa nel 1845 un libro sulla filosofia di Dante nella “ Divina Commedia” ricevendo lettere di lode ed apprezzamenti da parte d’uomini illustri.

Cesare Malpica gli scrisse da Napoli che “l’Auro volume tutto italiano lascia indietro di mille miglia quello dell’Orazione”. Il Conte Marulli sostiene che “quella è un’opera tanto classica quanto lo stesso Poema di Dante”.

Il degno discepolo Giovanni Gemelli da Filadelfia gli scrive che nessuno “aveva tanto profondamente disgelato le verità morali, teologiche e filosofiche della Divina Commedia”.

Per il trattato in difesa del grande Pasquale Galluppi di Troppa gli scrivono lettere fervide d’ammirazione da Francavilla Angitola il Dotto Teologo Sacerdote Giuseppe Ciliberti; da Troppa Giuseppe Mario Scrugli, ed altri.

Il saggio del Campanella trova consenso del grande Galluppi che da Napoli gli invia il suo vivo plauso.

Luigi Grimaldi gli scrive da Catanzaro “ il vostro nome e quello di Galluppi renderanno ai posteri famosa questa Calabria”.

Per la morte della venerata Maria Cristina di Savoia Regina di Napoli, il Simonetti crive un’orazione funebre che gli procura la lode e la riconoscenza di Pasquale Galluppi e di Luigi Settembrini, il quale da Catanzaro gli scrive una lettera affettuosa.

Tra le opere che meritano di essere ricordate ancora, sono:

A)    In medicina:

1.  Memorie sulle malattie dolorose dello stomaco (magnifico saggio dell’arte del Curare).

2.  I quattro elementi in medicina in cui combattono gli abusi del sistema repressivo dietetico.

B) Geologia:

1.  Analisi critica, dubbi opposti, sistema grandi età geologiche.

 C) Teologia:

2.  Cenno biografico sovra l’Antiocheno Martire S.Foca, Patrono di Francavilla Angitola.

3.  Raccolta d’orazioni sacre.

4.  Gli oratori sacri italiani.

5.  Discorsi religiosi.

6.  Istituzione di sacra eloquenza.

7.  Elementi d’ontologia.

D) Carattere storico economio-sociale:

1.  Diritto Sociale.

2.  Le sorgenti della Pubblica ricerca nel Regno.

E) Opere filosofiche che ebbero plauso incondizionato:

1.  La filosofia di Dante contenuta nella Divina Commedia.

2.  Confutazione del Materialismo.

3.  Sunto della filosofia di Bacone, Gassendi, Loche, Condillac, D’Alembert.

4.  Elementi di logica.

5.  Idee su Condillac,

6.  Influenza della Calabra filosofia su quella delle altre regioni.

7.  Saggio sul Campanella e sul sensualismo.

Questa la vita e le opere d’Onofrio Simonetti.

Quando il mattino del 31.7.1864 dopo brevissima malattia l’illustre Professore cessò di vivere, un lutto profondo per tutta la città.

La sua salma ebbe esequie imponentissime e molte furono le parole di cordoglio.

Alessandro D’Ancona ebbe a dire “ il suo nome è conosciuto oltre che a quello di Filosofo calabrese, a quello Sacro a tutti gli Italiani di Dante”.

Nei suoi cenni biografici non si possono trascurare altri fatti di cronaca che hanno attinenza con la nostra Francavilla. Nell’autunno del 1844, come si desume dal libro delle sedute del Decurionato dello stesso anno, ebbe a svilupparsi un male endemico nella popolazione e mentre il medico “condotto” si rifiutava dal prestare assistenza (tanto da essere poi esonerato) l’Onofrio spontaneamente e gratuitamente accorreva da Monteleone al suo caro borgo natio per assistere gli umili e gli afflitti, procacciando a molti la guarigione e lo stesso Decurionato, costituito da antenati di parte degli attuali deliberanti, invitava l’intendente della Provincia (oggi Prefetto) a manifestare il ringraziamento dell’intero popolo.

Sul feretro il grande avvocato Francesco Servello nipote ex sorore del Simonetti (l’Onofrio non ebbe fratelli) perseguitato dai Borboni per mezzo dei sedicenti signorotti di Francavilla e costretto ad esercitare sotto il nome di altri colleghi e a scrivere orazioni e panegirici a richiesta, ebbe a dire”Vanne, io solo ho potuto apprezzarti”.

Nella restaurazione della Chiesa Matrice di S. Foca Martire un figlio dell’Onofrio, architetto, per progetti, coaudi, ecc. assieme alling. Pasquale Solari ebbe più volte ad occuparsene della restaurazione che ognuno di noi oggi osserva il bello stile.

Questo l’uomo che oggi, la Fondazione Culturale “Le Torri” ha voluto ricordare.

 

 Nota:

Le notizie sono tratte dalla deliberazione del Consiglio comunale di Francavilla Angitola n. 64 del 29 Novembre 1947.                                                                   

 

 Ricerca di Condello Michele - D.S.G.A. in pensione.

    

-----

 

Lapide posta sulla facciata della casa sita  in Vibo Valentia all’incrocio    

  tra Via F.Fiorentino e Via O.Simonetti

§

 

Ad ONOFRIO SIMONETTI

 

che

in questa camera

di medicina,di lettere,di teologia felicemente discorse

e la filosofia di Dante

e ben parecchi altri volumi scrisse

generoso di animo,di grande senso illibato nei costumi

caro agli amici alla famiglia carissimo

raro e sublime esempio di riverenza di ammirazione

ogni speranza fu spenta

nel giorno infaustissimo 31 luglio 1864

visse poco ben LXX anni

lasciando ai suoi sola consolazione

l’essere pianto encomiato da tutti

durerà grata a molti la memoria

di chi tanto lustro accresce

al nome italiano

amorosamente i figli

questo doloroso  ricordo

tributarono

 

§

 

 


 

 

 

150 ANNI DELLA MORTE DI ONOFRIO SIMONETTI

(29.SETT.1794-31 LUGLIO 1864)

 

 

FONDAZIONE CULTURALE “LE TORRI

FRANCAVILLA ANGITOLA VV.

 

 

                                                          

Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com