ANNA TETI AL TRAGUARDO DEI CENTO ANNI Da molti anni il 14 febbraio viene celebrato nel mondo con particolare intensità, e definito come “festa degli innamorati” poiché i cristiani in questa giornata, spesso grigia in quanto cade al culmine dell’inverno, fanno memoria di San Valentino, Patrono dei fidanzati e degli innamorati in genere. Quest’anno la ricorrenza del 14 febbraio assume una valenza speciale per la nostra piccola comunità in quanto una francavillese, la Signora Anna Teti, arriva al traguardo di 100 anni proprio in tale data. Anna Teti è nata a Francavilla Angitola, nel rione Pendino, il 14 febbraio 1913, da Giuseppe e da Barbara Parisi. Il padre, Peppe Teti era lavoratore agricolo, potatore e innestatore; aveva una sorella gemella di nome Caterina. I gemelli Giuseppe e Caterina erano figli di Domenico Teti, che fu l’unico francavillese che, da giovane bersagliere, combattendo alla breccia di Porta Pia, partecipò alla conquista di Roma, il XX Settembre 1870. In verità Giuseppe Teti era meglio conosciuto in paese con il nomignolo di Peppe Sbùlica; con tale epiteto è stato immortalato da Vittorio Torchia che, nel suo libro Il paese del Drago, ne ha ricordato le multiformi attività. Di lavoratore nei campi, di regolatore e controllore del tempo e delle ore dei Francavillesi in quanto campanaro della chiesa delle Grazie e “caricatore” dell’orologio ufficiale di Francavilla, posto sul campanile della chiesa del Rosario; di sacrestano-factotum alle Grazie (sacrista, campanaro, accompagnatore e segretario del parroco, crocifero nelle processioni, ecc.); ma soprattutto di pittoresco e scrupoloso banditore e “tamburinaro”. Anna Teti, secondogenita tra i figli di Giuseppe e Barbara, è la prima di sesso femminile. Degli altri fratelli ricordiamo Domenico, Giuseppe e Foca, da tempo defunti, Maria Barbara e Antonio felicemente viventi. In particolare alla dolorosa vicenda del fratello Foca Teti, Caduto e disperso durante la seconda guerra mondiale, è dedicato un apposito capitolo del libro “Buone notizie e pronta risposta – vol. II”, scritto da Vincenzo Davoli. La Signora Anna ha trascorso a Francavilla buona parte della sua esistenza ormai centenaria. Era sposata con Vincenzo Bilotta; col marito ha abitato per molti anni nel rione Pendino fino a quando, a seguito dei danni provocati da una grave alluvione di metà Novecento, non si è trasferita in una di quelle casette edificate nel Rione Nuovo. Purtroppo il suo matrimonio con Vincenzo Bilotta non è stato coronato dalla nascita di figli. Ma la Signora Anna ha reagito con cristiana serenità alla mancanza di prole, dedicandosi a crescere ed allevare una nipote, Lucia, figlia della sorella Maria Barbara Teti e di Ezio Pungitore, trattandola meglio ancora che se fosse stata una sua figlia vera e propria. Dopo la morte del marito Vincenzo Bilotta, Anna seguendo la cara nipote Lucia Pungitore, si è spostata a Roma, alternando comunque la permanenza nella capitale con lunghi soggiorni nel paese natio specialmente nel periodo della bella stagione. D’altronde la Signora Anna non ha mai tagliato i ponti con il suo paese, ma anzi ha mantenuto stretti legami col mondo di Francavilla, con i numerosi parenti e con tanti amici o semplici conoscenti. In particolare ha sempre nutrito una profonda devozione per la Madonna delle Grazie (titolare della Parrocchia a Pendino) e per San Foca Martire, Patrono di Francavilla. Neppure gli acciacchi e i disturbi fisici, connessi alla sua età veneranda, le hanno impedito di partecipare, trovandosi a Francavilla, alle consuete pratiche di devozione religiosa (novene, processioni, preghiere, canti delle orazioni). Questa sua speciale devozione è anche confermata da tante fotografie scattate in occasione di processioni in onore del Santo Patrono, dove spesso si scorge, in prossimità della statua di San Foca, la sua inconfondibile figura di donna minuta, dal viso bruno, col volto assorto in preghiera, non atteggiato a cupa tristezza ma che trasmette sguardi affettuosi e sorridenti a chi le passa vicino. Nel nostro cuore scaturisce un sentimento di dolce tenerezza se rivediamo fotografie ed immagini molto recenti, scattate durante la novena della festa di San Foca (agosto 2012), quando Anna Teti con fervore, entusiasmo e lucidità ha partecipato alle preghiere ed ai canti dell’orazione a San Foca, che in quella sera veniva intonata vicino alla sua abitazione di Rione Nuovo. Ed ora, 14 febbraio 2013, compiendosi cento anni di onorata e veneranda esistenza, rivolgiamo i nostri auguri più affettuosi alla Signora Anna Teti. Aggiungiamo quindi i nostri amichevoli saluti al fratello e alla sorella, senza dimenticare i numerosi nipoti, sia quelli di Francavilla, sia di Roma (in particolare Pino, Lucia e altri figli di Ezio Pungitore), sia quelli emigrati in Germania ( Giuseppe , Domenico e Foca Teti) che nella lontana Australia. 14 febbraio 2013 Vincenzo Davoli
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