Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

   

Una foglia sull’acqua

  Per  commemorare dignitosamente la figura di Antonio Attisani,  conosciuto in paese come “Don Antonio ‘u cantonieri”  pubblichiamo volentieri i versi che Gli ha voluto dedicare il nipote ing. Franco Crispino.

Il nostro sito si compiace di ricordarlo aggiungendo alcune foto tratte dall’archivio del sito.

 

 

Una foglia sull’acqua

Preferisco pensare

che si sia semplicemente seduto sulla barca

serenamente..  per attraversare il fiume

Il sole fermo sull’ultimo orizzonte

aveva parlato ai suoi occhi già prima

già prima..

quando le sue ginocchia si erano piegate

dopo una lunga vita

dopo una lunga fede

dopo un lungo abbraccio d’amore

E se la vita è rimasta ferma

..foglia d’autunno che s’accende ma non cade..

non così la fede … non così l’amore

fermo sul ramo dove più giunge il sole

Cuore spezzato nell’affetto

come tanti cuori spezzati

per i figli rami sparsi per l’Italia

Dopo i venti dell’inverno che l’avevano piegato

preferisco pensare

che sia stato felice di raccogliere

il loro abbraccio per intero

.. prima di mettere in acqua i suoi remi..

E così la fede..

Quando i grani del suo rosario già parlavano

d’altre foglie oltre i vetri

le parole delle mille e mille pagine dove ha cercato

fino all’ultimo il senso più profondo delle cose

erano quelle stesse parole a prendergli la mano

perché non temesse poggiando su quella barca il piede

Figura bella…. bella… l’altezza non era quella

dei suoi occhi sulla strada

ma quella dei suoi occhi sempre aperti al cielo

Quante pagine di Maria Valtorta hai voluto portare

nel tuo cuore prima di prendere il grande fiume

tutte .. semplicemente tutte..

ora il vento della vita le sfoglia piano e tu sorridi…

Ma io…. Io preferisco pensarti come volevi

sulla barca con le due rose in mano……

Quella rossa, come il sangue della croce

e delle mille croci che hai visto sul campo

ove tuonavano i cannoni

Quella bianca da porgere dopo tanto tempo

a quelle mani sotto il velo..

Che ti coprì in quei giorni

e ti lasciò quell’ azzurro rimasto nelle mani

e che non hai più voluto posare

Per questo sapevi… o sentivi… che di là dall’altra riva

quando avresti posato i tuoi remi

ci sarebbe stata  Lei ad attenderti

a passare piano sulle tue rughe le dita 

a  raccogliere fra le sue mani in un sorriso il tuo fiore….

 

                                                               Franco

 

  

                                                                                                                                          

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