FONDAZONE CULTURALE LE TORRI Via Le Grazie 55 FRANCAVILLA ANGITOLA VV Ricerca di Condello Michele RICORDO DI DON GIUSEPPE CARIA ARCIPRETE DELLA CHIESA DI SAN FOCA. (1923-1960) I parroci che si sono avvicendati alla guida della parrocchia di San Foca e alla cura delle anime di Francavilla Angitola, sono stati ,dal 1310 ad oggi, numerosi[1] per l’antichità della chiesa che fino al 1783 sorgeva sul Piano dei Brossi. Dopo il terremoto, è stata ricostruita sui ruderi del Castello. Fra i molti parroci ricordiamo l’Arciprete Don Giuseppe Caria nato a Francavilla Angitola, provincia di Vibo Valentia, il 6 dicembre 1884 da Don Rosario Caria e Gemelli Antonietta. Apparteneva ad una delle famiglie più antiche della terra di Francavilla. I Caria si apparentarono con gli Aracri, con i Petrocca, con gli Apostoliti, con i Cefalì, con i Gemelli. Da Don Rosario Caria e Gemelli Maria Antonia sono nati:
Don Giuseppe Caria studiò nel seminario di Mileto e fu ordinato Sacerdote il 23 marzo 1912 da Mons. Giuseppe Morabito.Fu Poi nominato Parroco di San Nicola in Ciano di Gerocarne. E’ stato ininterrottamente parroco di San Foca Martire a Francavilla Angitola dal 1923 al 1960. Stimato dal Vescovo del tempo, mons. Paolo Albera, è stato nominato da questi, Vicario Foraneo della Forania di Filadelfia-Francavilla-Polia.Questo incarico fu poi confermato da Mons. Enrico Nicodemo e da Mons. Vincenzo De Chiara e lo ricoprì fino al 1955. Don Giuseppe Caria, non accettò di buon grado che il comune si interessasse all’amministrazione dei fondi raccolti dai fedeli in denaro, e in natura (grano, fichi, olio, taralli).[2] Tali raccolte erano destinate dalla procura all’abbellimento della chiesa, al pagamento delle funzioni sacre, alle feste.1) ---------------------------- [1] Deliberazione consiglio comunale del 29 aprile 1881 avente per oggetto: FESTA RELIGIOSA DEL PATRONO SAN FOCA MARTIRE. Considerato che l’abolito Decurionato con apposita deliberazione aveva detto e proclamato a Patrono di questa terra il sullodato San Foca Martire dichiarando comunale la relativa festa religiosa statuendo l’assoluta ingerenza, controllo e sorveglianza a tutte le operazioni che erano compiuti dai procuratori della festa di San Foca. Visto che per vari rivolgimenti politici si è andata dispersa questa deliberazione ed essendo stato impossibile rinvenirla nei pubblici archivi sia ora necessità di far rivivere quella deliberazione per appagare un giusto desiderio espresso dalla totalità di questa cittadinanza con varie petizioni presentate al Municipio. Soggiunge com’è interesse della Rappresentanza Municipale l’esercitare un’assoluta ingerenza sugli atti che sono compiuti dai procuratori della festa, affinché si possa avere una retta amministrazione dell’azienda di questa festa religiosa. OMISSIS Il Consiglio Municipale delibera ad unanimità mediante alzata e seduta: 1. che la relativa festa religiosa sia dichiarata comunale. 2. che la Rappresentanza Municipale a mezzo Giunta eserciti un’assoluta e completa ingerenza nella festa religiosa summenzionata, delegando fin da ora le facoltà alla Giunta medesima per la nomina dei Procuratori che amministrar devono l’azienda, i quali Procuratori esercitano un ufficio onorario senza diritto al alcun compenso per l’opera da loro prestata, delega anche la facoltà per l’esame ed approvazione dei conti relativi e delegando al Sindaco la facoltà ed il diritto della nomina dei Deputati della festa i quali dovranno agire di accordo coi procuratori salvo alla Giunta Comunale di dirimere le questioni sulle quali questi e quelli potessero essere discordi. 3. Che nessuna spesa estranea alla festa religiosa possa essere fatta dai Procuratori senza l’approvazione della Giunta. Il Presidente:Enrico Caria Il Membro anziano: Caria Rosario Il Segretario M. Solari Questa ingerenza del Comune costituiva lo IUS PATRONATO. L’Arciprete Caria non condivise più l’intromissione del Comune negli affari ecclesiastici generandosi perciò gravi dissensi e lunghi giudizi veri e propri presso il Tribunale di Nicastro. La popolazione fu esacerbata da malintesi, odio, tanto che il Vescovo di Mileto ricorse all’interdetto, [3]dopo infruttuose interferenze politiche, laiche, ed ecclesiatiche. La comunità da questa lotta non trasse beneficio alcuno, bensì danno e in particolare lo scioglimento dell’Arciconfraternita dell’Annunziata, istituzione molto antica e degnamente rappresentata da Priori laici onesti e scrupolosi. Tra i Priori ultimi, il pre-lodato cav. SOLARI Vincnzo, DE CARIA Nicola fu Vincenzo, GRILLO Pietro fu Santo. Tra le solerzie pastorali di don Giusepe CARIA in Francavilla Angitola si ricordano:
[4]Recensione su un giornalino del 1933. Il gruppo giovanile dell’A.C.ha debuttato nella sala dell’oratorio con la rappresentazione di un bel dramma de La Lucia “il castello dei masnadieri. in cui si dimostra come la giustizia divina trionfa sempre sulle iniquità e debolezze umane. Tutti i neo-attori hanno dato sicura prova della loro bravura di dilettanti artisti. Ottimi il signor Torchia nella parte di “Braccio di ferro” il giovane De Caria nella persona d i Gervasio,il signor Ruperto Domenico del Nobile Rinaldi, il signor Fiumara nella delicata figura di Ernesto, il Signor Simonetti nella persona……impeccabile il suggeritore il prof. Ruperto. Il folto pubblico che gremiva la sala ha molto applaudito,chiamando più volte i giovani attori alla ribalta. Ha chiuso la serata una brillante farsa,improvvisata dallo spassoso e comico Serrao Foca. Ci congratuliamo vivamente col reverendo Caria,che nulla trascura,perché questa Associazione fiorisca sempre più in nome di Dio, della Patria della famiglia. Tra gli intervenuti alla recita abbiamo notato le signore: signora Servello Vincenzina, signora Grillo Vincenzina, signorina prof. Iessi Titina,signora Sciacco Lela,,signora Costa Teresa,Signora Iessi Carmela,signor Ruperto Rosarina,signora Pacenza Concettina,Signora Michienzi Maria.Le signorine:Ciliberti Santina, Professoressa Lucani Lucrezia,professoressa Ruperto Rina, professoressa Caria Teresina, signorina Gulli Michelina, signorina Caria Carmelina,signorina Ruperto Emilia, signorine teti. Signori: vice Podestà Condello, il segretario politico dott. Cav. Servello Vincenzo,il sottotenente prof. Facciolo Mingo, il presidente dell’O.N.B. signor Iessi Antonio,l’uff. postale signor Sciacco Salvatore, l’esattore signor Grillo Antonio,il prof. Costa Antonio,il signor Grillo Vincenzino,il signor Pacenza Renato, il signor Michienzi Franco,il Signor Condello Fabrizio,gli studenti Torchia Vittorio e De Bretti Foca,i giovani del Circolo cattolico al completo.
Le donne che servivano la chiesa sono state: Caruso Eleonora, Furlano Vittoria, Rondinelli Caterina, Prestigiacono Vittoria Condello Anna, De Caria Maria e altre. Le donne prendevano il nome di SERVITA per un particolare culto alla Vergine e frequentavano di solito, la chiesa della Santissima Annunziata e di rado quella di San Foca. La casa natale si trova in Via Roma proprietà oggi di Fiumara Domenico, Simonetti Santina e Ciliberti Domenico. Nella casa natale era custodita la Statua Di San Giuseppe,successivamente concessa alla Parrocchia di San Foca Martire. Si ritirò a riposo nella Casa del Sacerdote di Catanzaro. Ritornò a Francavilla perché gravemente ammalato e vi morì il 6 Luglio 1964. 1)Il potere civile era rappresentato dal cav. SOLARI Vincenzo fu Michele Vice segretario Comunale, per più lustri, dal dott. SERVELLI cav. Vincenzo fu Giuseppe e fu Catalano Santa, medico, dal padre SERVELLO Giuseppe fu Foca e fu Petrocca Marianna segretario comunale, da GRILLO Francesco Antonio fu Pasquale, proprietario, da GULLI Ce. Vincenzo fu Francesco Antonio e fu Ciliberti Caterina medico, dal notaio CILIBERTI Cav.Vincenzo fu Foca e fu SERVELLO Maria Rosaria. Il potere ecclesiastico era rappresentato dall’arciprete don Giuseppe Caria e da altri laici. 2 Parroci: 1310-Praesbiter Basilius 1584-Bernardino Bulotta 1595-Silvestro Marino 1679-Bernardino La cava-Domenico Caria 1698-Domenico De Cunis –Michelangelo Aracri 1702/1721-Domenico De Cunis-Gerolamo Ruffo 1721/128 Gerolamo Ruffo 1729/1732-Gerolamo Ruffo-Francesco Paolo Pompò 1732/1735-Gerolamo ruffo.Giacinto Cauzzi(+ 20/1/1740)Gennaio 1740-Febbraio 1740-Gerolamo Ruffo-Francesco Solari 28/2/1740-1742 Tommaso Perli-Gerolamo Ruffo (+ 26/2/1742) 1742/1744-Domnico Antonio Fiorillo da MonteleoneTommaso Perli (+ 1744) !744/1762 Domenico Antonio Fiorillo, Santo Carchedi da Castelmonardo 1762/1783 Domenico Antonio Fiorillo 1784/1801 Guglielmo Maria Carafa sa S.Onofrio 1801/1803 Pietro Monelli economo.1803/1823 Pasquale Codespoti da S. Sostene. 1823/1861 Vincenzo Servello.1862/1867 Giuseppe Attisani economo. 1867/1868 Domenico Farina Economo. 1868/1870 Giuseppe Mannacio Economo. 1870/1871 Domenico Farina economo. 1871/1890 Nicola Roso da Menniti-Polia.1890/1923 Domenico Servelli.1923/1960 Giuseppe Caria. 3 L’interdetto è una pena ecclesiastica che priva i fedeli dai Sacramenti,degli uffici divini e della sepoltura religiosa Ricerca di Condello Michele 09 .maggio 2014
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