il libro affronta una tematica affascinante che affonda le sue radici in un passato lontano
MAGIA E SOGNO NELLA CULTURA CALABRESE
Presentato al Sistema bibliotecario il volume di Pino Cinquegrana
EDITO da Apoikia, il libro di Giuseppe Cinquegrana, " Magia e sogno nella cultura popolare calabrese", la cui presentazione si è svolta presso la nuova sede del Sistema Bibliotecario Vibonese, affronta una tematica affascinante e misteriosa che affonda le sue radici in un passato lontano.
All'incontro culturale erano presenti oltre che un numeroso pubblico, i relatori Maria Meli, studiosa di tradizioni popolari, don Filippo Ramondino, responsabile dell'Archivio Diocesano di Mileto, il presidente del Sistema, Bibliotecario Vibonese Ubaldo Ubaldi, il direttore Gilberto Florianí, l'autore. Coordinatore e moderatore Vincenzo Varone, giornalista.
II libro ripercorre itinerari antichi quando la magia e il sogno facevano parte della, coscienza popolare. Riti magici e credenze che appartenevano al popolo calabrese che nella dura lotta per la sopravvivenza tentavano spesso di trovare un aiuto nel divino e nel soprannaturale. Preghiere ed usanze contro il potere malefico del malocchio e del maligno che Giuseppe Cinquegrana ha saputo recuperare durante la ricerca di documenti del tempo. Nel libro si racconta di come si ricorreva ad alcuni sistemi semplici come l'uso di bacinelle d'olio dove si faceva sopra il segno della croce per tre volte, come quello di riempire le tasche di granelli di sale oppure mettere durante le tempeste del pane benedetto fuori. Un altro aspetto importante che Cinquegrana tratta nel suo libro è quello dei sogni. II sogno che come una finestra sul mondo dell'ignoto permette all'uomo quasi di rubare una scintilla del sapere divino. Don Filippo Ramondino ha ricordato come "alla base della rivelazione della nascita di Gesù ci sia stato proprio un sogno, quello di Giuseppe che sognò l’ arcangelo Gabriele".
II sogno nell'immaginario collettivo popolare diventava, quindi, un mezzo per interpretare attraverso i vari simboli un pezzetto di futuro.
In tal senso ha ancora ricordato don Filippo Ramondino "per molto tempo la Chiesa ha condannato certe forme di superstizione come nemiche della fede, sebbene oggi si tenta di vedere in esse un'espressione dì spontaneità infantile della fede stessa che a volte proprio nella ostinata razionalità trova il suo vero nemico".
Un incontro culturale che ha suscitato l'interesse del pubblico presente e delle autorità civili e militari che hanno partecipato tra cui il Sindaco Franco Sammarco, il Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina Domenico Napoli, il Sindaco di Maierato Sergio Rizzo, il segretario provinciale Domenico Mazzitelli. Un'iniziativa che è stata lodata dal presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, Ubaldo Ubaldi, nell'ambito di quell’ attività più ampia di promozione culturale che da anni il Sistema Bibliotecario Vibonese , diretto da Gilberto Floriani, porta avanti.
Perché la, civiltà di un popolo si misura dalla capacità di cultura che sa produrre, dall’ amore per la lettura ed anche dai suoi sogni.
Da sinistra Pino Cinquegrana, Domenico Galati, Gilberto Floriani, Enzo Varone, don Filippo Ramondino e Maria Meli
IL QUOTIDIANO 19 GIUGNO 2007 di ANNA BARBARA CHIARELLA
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FOTO DI GIUSEPPE PUNGITORE |