Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

Novena   di  San FOCA  -  GIORNATA DELLA  MEMORIA

 

Seguendo   un’antica  e consolidata  tradizione  in questi primi  giorni d’ Agosto  a Francavilla Angitola  si sta celebrando  la Novena   che precede  la festività di San Foca   (II  domenica  d’agosto ;   quest’anno  cade  giorno  13 ).  La manifestazione più significativa  della Novena  si  è svolta  lunedì 7 agosto e giustamente  l’ Arciprete  Don Sergi  ha voluto intitolarla  “ Giornata della Memoria”.   Alle ore 18,30  partendo dalla chiesa parrocchiale ,  si  è mossa  una processione  che ,  attraversato il corso del paese, ha portato la venerabile statua di San Foca  fino al cimitero.

 Al   corteo  hanno partecipato  non solo i residenti a Francavilla,  ma anche  moltissimi  emigrati e turisti venuti in paese per le ferie estive  e per rendere omaggio  a San Foca  in occasione della festa d’agosto.   Lungo tutto il tragitto,  percorso a piedi  sia all’ andata  che al ritorno  dal cimitero  la processione  si è svolta con grande fervore  ed attenzione ;  oltre al rosario  sono state recitate  preghiere   ed invocazioni  al Santo Patrono ,  sono stati intonati gli  Inni  e cantata la lunga  e commovente  “Raziuni”  in dialetto francavillese.

Insieme  con la statua  anche la  Reliquia del Santo è andata  a far visita   alla moltitudine  di francavillesi defunti,  che quando erano viventi furono tanto devoti  a San Foca.

Entrata nel  cimitero ,  la processione  si è snodata   lungo le stradine  interne  sia della parte antica che delle parti nuove del camposanto,  con benedizione delle tombe . Sul  piazzale d’ ingresso, prima d’ uscire,  Don Pasquale ha quindi recitato il  “ De  profundis”  e poi  ha  impartito la benedizione  con la  Reliquia  del Santo .

Al calar  della sera  la statua  del Santo Patrono è stata accompagnata  processionalmente con  preghiere , in  ed invocazioni   per rientrare ,  dopo aver fatto  lo stesso  tragitto  dell’andata, nella Sua Chiesa. 

 

PROGRAMMA RELIGIOSO  DEL 7  AGOSTO 2006

 

PREGHIERE DA FARSI DURANTE LA PROCESSIONE AL CIMITERO

IN OCCASIONE DELLA NOVENA A SAN FOCA

 

(prima di avviare la Processione)

PREGHIERA A SAN FOCA MARTIRE

O glorioso martire San Foca, illustre figlio di Antiochia, stendi benevolmente su di noi l’ombra del tuo patrocinio mentre a te tutti ci affidiamo e difendici da tutti i pericoli, dai quali ora più che mai, siamo minacciati.

Tu che spregiasti eroicamente le crudeltà dei tiranni e gettato in una fossa di serpi velenosi, ne uscisti incolume e vittorioso, col serpe attorcigliato al
braccio in segno di trofeo, cantando le glorie del Signore, abbatti ora il dragone infernale e rendici salvi. Deh! sorridi o grande Protettore agli umili tuoi servi e mostrati luce che ne rischiari l’intelletto, fiamma che ne riscaldi il cuore, guida sicura in questo mare tempestoso della vita, affinchè possiamo, te Duce, combattere e vincere per conseguire un giorno il premio eterno. Amen.

 

(usciti dalla Chiesa, mentre la Banda (se presente) suona, ci si dispone in ordine; quando la Banda smette di suonare, si canta l’Inno seguente)

 

INNO A S. FOCA MARTIRE

Soldato devoto e valente

Per cose terrene pugnasti,
Allor che rifulse alla mente
La luce del Cristo, che amasti

 

Ritornello
Di Francavilla
Gran Protettor
    San Foca amabile,
Ci salva ognor.


Appena il lavàcro di Fede
Ti sciolse da impegni di guerra, 
Gesù mite e buono, ti diede
Un umile amor per la terra. Rit.


Accogli chi ha fame ed è solo,
In Cristo tutti ami fratelli,
Per tutti coltivi il tuo suolo
Ricchi siano oppur poverelli. Rit.

 

 

La Fede ti ha in Santo cambiato,
Nel paese tu curi ogni duol:
Ma la morte ch’era in agguato
Ti sovrasta, ti cerca, ti vuol. Rit.

 

Già ha chiesto terribile gente
II tuo nome: con cuore sincero
Li ricevi e sfami, per niente...
E a loro ti dai prigioniero. Rit.


La fossa con tanti serpenti
È martirio a te preparato;
Tu vi scendi: e gli occhi lucenti
Di gioia, hai nel volto beato. Rit.


Che vale il veleno potente
Se in cuor c’è l’amore di Dio?!...
Non vince il furor della gente
La fede dell’animo pio. Rit.


Esci allor più bello e più forte,
Con le serpi scherzi giulivo...
La spada ti darà la morte
Facendoti in cielo più vivo. Rit.


Le croci dei figli più cari,
Sofferte in union con la Fede,
Rifulgono sempre qual fari
Per chi con amor vero crede! Rit.


Non nuoce ai devoti il veleno,
Non nuociono i tristi briganti,
Ma tutto all’intorno è sereno

Nei cuori di gioia esultanti! Rit.

 

(L’inno è stato scritto dal sac. Giovanni Di Biagio e musicato da M. Mondo su proposta dell’arciprete D. Giuseppe Caria intomo al 1950.)

 

Banda

 

 

 

 

ROSARIO

Gloria a Voi o Padre Etemo

Gloria a Voi Figliol Divino

Gloria a Voi Spirito Supremo

il quale sempre sarà per l’immensa eternità.

 

O Gran Protettore, S. Foca fedele

nel caso crudele riparaci tu.

La nostra fidanza

la nostra speranza

che in te si è riposta

difendici tu.

 

Lodato sempre sia il nome di Gesù, Giuseppe e Maria.

Padre nostro…

 

Sia lodato in tutte l’ore

il potente Protettore.

Oggi e sempre sia lodato

e di tutti sei avvocato.

 

 O Santu Foca nuostru Protetturi

devotamente vi viegnu a pregara

Santu abbucatu de nui peccaturi

ad ogni puntu no ni abbandunati.


Cercamuci grazia a chiju gran Signuri

la santa grazia ci vozza mandara.

E tutti pregamu a Santa Maria Maggiore

a dija ch’è regina singulari

a dija ch’è matri de nuostru signuri

pregamu a Iesu cu lacrimi amari.

 

Banda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LITANIE DI SAN FOCA

Signore, pietà. Signore, pietà.

Cristo, pietà. Cristo, pietà.

Signore, pietà. Signore, pietà.


San Foca Martire, prega per noi.

San Foca pieno di fede, prega per noi.

San Foca pieno d'amore, prega per noi.

San Foca nostro protettore, prega per noi.

San Foca nostro difensore, prega per noi.

San Foca perseguitato per la fede, prega per noi.

San Foca condannato a morte, prega per noi.

San Foca scampato dai serpenti, prega per noi.

San Foca vittorioso nella fede, prega per noi.

San Foca che hai portato la palma del martirio, prega per noi.

San Foca esempio di ospitalità, prega per noi.

San Foca esempio di carità, prega per noi.

San Foca esempio di giustizia, prega per noi.

San Foca esempio di verità, prega per noi.

San Foca esempio di abnegazione, prega per noi.

San Foca esempio di pietà, prega per noi.

San Foca esempio di obbedienza, prega per noi.

San Foca esempio di pazienza, prega per noi.

San Foca esempio di saggezza, prega per noi.

San Foca esempio di misericordia, prega per noi.

San Foca amabile, prega per noi.

San Foca ammirabile, prega per noi.

San Foca degno di devozione, prega per noi.

San Foca degno di lode, prega per noi.

San Foca miracoloso, prega per noi.

San Foca onorato, prega per noi.

San Foca proclamato, prega per noi.

San Foca festeggiato, prega per noi.

San Foca nostra speranza, prega per noi.

San Foca beato in cielo, prega per noi.

San Foca Patrono di Francavilla.


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

 

Prega per noi, San Foca, nostro Protettore.

Perchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.


Sacerdote: preghiamo:

O Dio, nostro Padre, che hai dato la corona del martirio a San Foca, nostro amabile Patrono, concedi a noi, che per suo mezzo siamo liberati da ogni pericolo dell'anima e del corpo. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

(La Litania è stata composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)



 

Banda

 

 

NOVENA

(Incomincia il Sacerdote, quindi Tutti leggono)

 

Eccoci umilmente riuniti, per tributarvi i nostri umili ossequi, o gran campione della Cattolica Fede, Martire invitto e glorioso San Foca, Protettore di bene sperimentato patrocinio, e siccome ci avete protetti con tanti segnalati benefici e difesi da mali gravissimi, così speriamo in avvenire sempre più continuata la vostra valevole protezione concederci quelle grazie, che sono profittevoli e per i bisogni spirituali dell'anima e per i bisogni temporali di questo mondo, e preservare questa vostra devotissima patria non solo dal veleno delle bestie feroci ma dal pestifero veleno del dragone infernale, dalla peste, fame, fulmini e dal flagello del terremoto, onde con la speranza certa di essere esauditi cominciamo a Vostra gloria questo santo esercizio. Padre, Ave e Gloria.

 

INNO

Exultet aula coelitum,

turbae simul fìdelium

dum Phoca victor Etheri,

cruore tinctus advolat.

Imbutus hic puerulus,

Christi sacrata regula,

ipsi fere se consecrat,

gestatque in ore, et pectore.

Tirannus alta proemia

promittit atque munera

poenas miniatur insuper

ni falsa nostat numina.

 

At Phoca pugil nobilis

laethi relictis pabulis

Minisque spretis omnibus

Deo magis conjungitur.

Tandem peracto termino

paenis solutus barbaris

beata coeli proemia

letus capit perenniter.

Deo Patri sit gloria

eiusque soli Filio

cum Spiritu Paraclito

nunc et per omne saeculum. Amen.

 

Banda

 

PER LA VIRTÙ DELLA FEDE

Fu meravigliosa la vostra fede, o fedelissimo Campione di Gesù Cristo, Foca glorioso, allorquando imprigionato dai soldati dell'empio imperatore, nemico del nome cristiano, illustrato il vostro cuore di lume celeste con vera libertà cristiana e fedele, non solamente confessaste la vera fede ma di vantaggio l’insegnastivo ad altri. Illuminate, vi preghiamo, la nostra povera mente con una perfetta e viva fede unita alle buone opere, affinchè produca in noi quei salutari vantaggi che produsse nel vostro invitto cuore. Amen.

Padre, Ave e Gloria.

 

INNO

Dies reddit laetitiae

festumque currit nobile

quo Phoca victor agmini

coelestis aulae jungitur.

Hic certa Christi munera

dum luce cernit spiritus

mundana cuncta respuit

gestabat illa pectore.

Per quae minantes orridas

poenas Cruces mortiferas

per charitatem fervidus

credebat imbres fulgidos.

 

 

 

Quid ergo nos qui servuli

tanti patroni dicimur

eius qui laudes solvimus

sequamur et vestigia.

Deo Patri sit gloria

eiusque soli Filio

cum Spiritu Paraclito

in sempiterna gloria. Amen.

 

Banda

 

PER LA VIRTÙ DELLA SPERANZA

Più mirabile della fede fu la vostra speranza, o invitto martire San Foca, giacché stabile in questa nobile virtù, certo di godere le grandezze del Paradiso, niente curaste la felicità di questo mondo fallace, e con animo invitto spregiaste per amore di Gesù Cristo le cose di questo mondo. Vi supplichiamo, intanto, con tutto lo spirito, di allontanare il nostro cuore dagli affetti mondani, affinchè sempre sperando le felicità del cielo, si rendano sazi i nostri desideri col possesso e godimento delle eteme contentezze. Amen.

Padre, Ave e Gloria.

INNO

Jesu tuorum Martyrum

amor triunphus gloria

dum nos Patrono currimus

monda reatus criminum.

Serpentis hic mortiferum

dum virus unus accipit

effrangit atrum vinculum

laethi dies et integrat.

Antiquus ostis callidus

serpens malignus semitam

pertubat iis qui in tenebris

et umbra mortis cursitant.

Salvator at tu supplices

suffragio huius Martyris

defende muni miseros

ab eius ore libera.

Deo Patri sit gloria

eiusque soli Filio

cum Spiritu Paraclito

in sempiterna saecula. Amen.

Banda

 

PER LA VIRTÙ DELLA CARITÀ

Pieni di stupore, o glorioso martire San Foca, ammiriamo la vostra fervorosa carità, giacché per amore del nostro Dio, di buona voglia, soffriste le crudelissime percosse, carneficine e prigionie, e per infine ad essere buttato vivo in un orrido e profondo fosso pieno di ferocissime e velenose bestie, ed essendo voi invitto e costante, l'iniquo ministro fece eseguire la sua ingiusta sentenza, facendovi dare malvagiamente la morte. Vi preghiamo, con devoto fervore, di infondere nel nostro cuore una scintilla di amore di Dio, affinchè possiamo, a vostra imitazione, soffrire ogni male di questo mondo, per amore del nostro Iddio. E così, ricolmi di viva fede, fermi nella speranza e fervorosi nella carità, possiamo avere la beata sorte di godere con voi in cielo. Amen.

Padre, Ave e Gloria.

 

RESPONSORIUM

O Phoca victor inclite

immanis hostis punitor

ad Te proni recurrimus

ut sancta nobis impetres.

 

Tu virus anguis comprimis

ad Te qui clamant servulis

in carne nos et spiritu

ad virus orci retrae.

 

Dum Te Patronum noscimus

amore, corde, laudibus

tu nos benigne respice

munique patrocinio.

 

Tu virus anguis comprimis

ad Te qui clamant servulis

in carne nos et spiritu

ad virus orci retrae.

 

Gloria Patri et Filio

et Spiritui Sancto

sicut erat in principio

et nunc et semper

et in saecula saeculorum.

 

 

Tu virus anguis comprimis

ad Te qui clamant servulis

in carne nos et spiritu

ad virus orci retrae.

 

Banda

 

PREGHIERA A SAN FOCA MARTIRE

O San Foca, nostro amabile Protettore, eccoci, umilmente, fidu­cio­samente, prostrati ai tuoi piedi! Vogliamo ulteriormente riflettere sull'impor­tanza che hai per tutti noi. Vogliamo riscoprire la giusta dimensione della tua presenza nella nostra Comunità, una Comunità travagliata da tanti problemi, ma una Comunità desiderosa di pace, di giustizia, di amore. E siccome siamo ben consapevoli che tali valori ci vengono solo dall'alto, oggi, osiamo chiederli all'Eterno Padre, tramite la tua amabile persona.

Tre secoli fà, la tua sacra effigie, generosa­mente, ci è stata donata dai Padri Agostiniani. Oggi, siamo quì, non ad accettarti in dono, ma a sceglierti, con coscienza e responsabilità, come nostro Protettore e Patrono. Abbiamo bisogno del tuo patrocinio, abbiamo bisogno della tua protezione, abbiamo bisogno di sentirci legati a te. Legati da un sincero amore, legati da un unico obiettivo: Dio! Tu l'hai già raggiunto, hai saputo ben vivere e sei morto eroicamente in difesa di ciò che di più nobile vi era in te: la fede, l'amore in Dio!

E' per questa tua donazione totale che, oggi, tu sei vivo: sei vivo nella Chiesa, sei vivo nella nostra Comunità di Francavilla, sei vivo nei nostri cuori. Sì, tante volte ci siamo dimostrati indegni della tua protezione, del tuo amore; tante volte non abbiamo capito che tu sei «mezzo di santifica­zione» e non «la Santificazione».

Oggi, sappiamo che tu vuoi condurci a Cristo! La Novena, in tuo onore, c'insegna proprio questo: rinnovarci dentro, per saper vivere quotidianamente da figli di Dio, quali, per dono, siamo.

Perdona le nostre colpevolezze, la nostra superficialità; accetta, oggi, il nostro cuore: te lo vogliamo dare in dono, perchè, tramite la tua persona, sia purificato, e così, un giorno, offrirlo, per sempre, a chi ci è Padre e Creatore. Amen.

(Composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)

 

Banda

 

RAZIUNI

Santu Foca quandu era l’infidili ed era de la curti bon sardatu, venia nu juornu e pensau a la fidi, e de nuostru Signuri fu toccatu.

Pua dassau l’armi e cuminciau a patira; a chiju puntu vozza vattijatu.

De pua se vozza fara nu giardinu e tutti l’alimenti avia chiantatu; avia chiantatu fuogghi e petrusinu: paria lu Paradisu rigistratu.

Agenda nda passava de continu, li rifriscava e non volia pagatu; e jia passandu n'agenta riunda; Santu Foca ci vozza addimandari: "agenti, duva jati a' ssu pandinu?".

Na bona ndulgienza avimu e fara. "Chiaviti e fara a mia dicitimilu, quarche nderizzu vi porria dunari". Cercamu a Foca e non lu canuscimu, ca lu patruni lu vo castigara.

"Nàtimi tiempu finu a lu matinu, ca vi lu fazzu avira nta li mani. Stasira vuogghju assiemi mu mangiamu, puru nu buonu liettu pe dormira".

Ficìa mangiari triccientu persuni de chija rrobba chi sapia cercara; dopu pranzu cacciaru lu vurzuni, a Santu Foca volienu pagari.

Iju nci dissa: "vi sù servituri; la rròbba non la tiegnu pe dinari. La rròbba non la tiegnu pe dinari, l’aju acquistata cu li mia suduri; lu Paradisu mi vuogghiu acquistara".

Quandu fu juornu dissaru: Partimu! duv’è l’amicu chi tu n’hai de dara? "Eccu! si mi vuliti cchiu vicinu. Io sugnu Foca: ch'haju fattu e mala?".

Tutti chiji sordati stupidiru; unu cu natru sincignaru a guardara. Ca nui cu quala cora lu tradimu? ni dunau de viviri e mangiari, puru nu buonu liettu pe dormira!

"Ligatimi, si maviti e ligari, pe mmia nommu ndaviti richiamuri; cammia li strazi mi sugnu favuri". E lu trattaru de parti civili e lu ligaru cu lu maccaturi; a li mani ci miseru lli nguanti, a li peda catini e ferramenta. Pua, quandu furu a chija curti stanti, li primi duoni furunu li turmienti. De pua spediru triccientu persuni pe chiji vosca, mu ajihunu animali; e hannu trovatu vipari e scurpiuni, serpenti ed ogni sorta d’animali. De pua pigghjaru morteja e picuni, na scura fossa vozzaru scavara. Pua pighjaru a nostru Protetturi, nta chija scura fossa lu calaru.

Tutti chiji animali s’appartaru, e d’unu chi ndavia lu cchjù maggiuri... e d’unu chi ndavia lu cchju maggiuri si lu tenia 'mpugnatu nta li mani. Cu la testuzza si venia a nchinara, cu la lingua nci liccava li suduri.

All’uottu juorni li sordati jiru mu vidanu s’è muortu o s’era vivu. Quandu chija scura fossa l’apriru, vittaru splendori e jiornu chiaru.

Tutti chiji miraculi scriviru, a lu luoru patruni li mandaru. Vui jativinda o sbirri e malandrini, cacciatulu via, chissu è magaru. E l’hannu misu supa ngrolisinu; pe tutta la città lu girijaru. Pe tutta la città lu girijaru, a la chiesi de Roma lu trasiru.

A la chiesi de Roma lu trasiru, a l’ataru maggiori lu posaru. Lu Santu Papa lu benediciu e cu li mani sua l’uncurunau; a Francavija ni lu cunduciu.

O Francavija felice e biata, mo chi l’aviti stu Santu abbucatu, potiti caminara vosca e strati, pegura de nimali non teniti. De pesta e terramota liberati particulari li vuostri divuoti. Calici d’uoru e calici d’argientu o Santu Foca mio vi l’appresientu. Si non vi dassu quantu v’ammeritati, o Santu Foca mio mi perdunati. Mi perdunati cuomu peccaturi, cuomu perduna a nui nuostri Signuri. Si fina la raziuoni e non va cchiù, o Santu Foca mio, vi la dissamu a vui.

 

Banda

 

 

CONSACRAZIONE A SAN FOCA

 

O glorioso Martire San Foca, nostro amatissimo Patrono, noi consacriamo a Te la nostra Famiglia e il nostro Paese. Allontana le insidie del maligno, proteggi i nostri figli e ottienici dal Signore l’unità, la concordia, la salute dello spirito e del corpo. Fa’ che non ci manchi mai il lavoro e il pane quotidiano.

 

O Signore, non guardare la nostra povera fede, ma per l’intercessione della Beata Vergine Maria e per i meriti di San Foca, donaci tutte le grazie che devotamente Ti chiediamo. Amen.

(Composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)

 

LA PRESENTE RACCOLTA E’ STATA FATTA PER MEGLIO ANIMARE LA PROCESSIONE, EVITANDO OGNI QUALSIASI DISTRAZIONE.

 

CHIEDO LA COLLABORAZIONE DI TUTTI PERCHE’ CIO’ AVVENGA.

 

SAREBBE UN CONCRETO SEGNO DI PROGRESSO.

 

                                                                                    L’Arciprete

Don Pasquale Sergi

Francavilla Angitola, agosto ’06                              

 

 

 

 

 

 

 

 

AL CIMITERO
 
Ant. Se tu guardi le colpe, o Signore, chi resisterà.
 
DE PROFUNDIS (Salmo 129)
Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
 
Se tu guardi le colpe, Signore: *
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono, *
perciò avremo il tuo timore.
 
Io spero nel Signore, +

l'anima mia spera nella sua parola. *
L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora. *
 
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia, *
grande è presso di lui la redenzione;
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
 
Ant. Se tu guardi le colpe, o Signore, chi resisterà.
Padre Nostro…
Preghiamo:
O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria, di San foca e di tutti i santi, concedi ai nostri fratelli, parenti, benefattori, amici e compaesani, che sono passati da questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo Nostro Signore. Amen.
 
L’eterno riposo…

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