Novena di San FOCA - GIORNATA DELLA MEMORIA
Seguendo un’antica e consolidata tradizione in questi primi giorni d’ Agosto a Francavilla Angitola si sta celebrando la Novena che precede la festività di San Foca (II domenica d’agosto ; quest’anno cade giorno 13 ). La manifestazione più significativa della Novena si è svolta lunedì 7 agosto e giustamente l’ Arciprete Don Sergi ha voluto intitolarla “ Giornata della Memoria”. Alle ore 18,30 partendo dalla chiesa parrocchiale , si è mossa una processione che , attraversato il corso del paese, ha portato la venerabile statua di San Foca fino al cimitero.
Al corteo hanno partecipato non solo i residenti a Francavilla, ma anche moltissimi emigrati e turisti venuti in paese per le ferie estive e per rendere omaggio a San Foca in occasione della festa d’agosto. Lungo tutto il tragitto, percorso a piedi sia all’ andata che al ritorno dal cimitero la processione si è svolta con grande fervore ed attenzione ; oltre al rosario sono state recitate preghiere ed invocazioni al Santo Patrono , sono stati intonati gli Inni e cantata la lunga e commovente “Raziuni” in dialetto francavillese.
Insieme con la statua anche la Reliquia del Santo è andata a far visita alla moltitudine di francavillesi defunti, che quando erano viventi furono tanto devoti a San Foca.
Entrata nel cimitero , la processione si è snodata lungo le stradine interne sia della parte antica che delle parti nuove del camposanto, con benedizione delle tombe . Sul piazzale d’ ingresso, prima d’ uscire, Don Pasquale ha quindi recitato il “ De profundis” e poi ha impartito la benedizione con la Reliquia del Santo .
Al calar della sera la statua del Santo Patrono è stata accompagnata processionalmente con preghiere , in ed invocazioni per rientrare , dopo aver fatto lo stesso tragitto dell’andata, nella Sua Chiesa.
PROGRAMMA RELIGIOSO DEL 7 AGOSTO 2006
PREGHIERE DA FARSI DURANTE LA PROCESSIONE AL CIMITERO
IN OCCASIONE DELLA NOVENA A SAN FOCA
(prima di avviare la Processione)
PREGHIERA A SAN FOCA MARTIRE
O glorioso martire San Foca, illustre figlio di Antiochia, stendi benevolmente su di noi l’ombra del tuo patrocinio mentre a te tutti ci affidiamo e difendici da tutti i pericoli, dai quali ora più che mai, siamo minacciati.
Tu che spregiasti
eroicamente le crudeltà dei tiranni e gettato in una fossa di serpi velenosi, ne
uscisti incolume e vittorioso, col serpe attorcigliato al
braccio in segno di trofeo, cantando le glorie del Signore, abbatti ora il
dragone infernale e rendici salvi. Deh! sorridi o grande Protettore agli umili
tuoi servi e mostrati luce che ne rischiari l’intelletto, fiamma che ne riscaldi
il cuore, guida sicura in questo mare tempestoso della vita, affinchè possiamo,
te Duce, combattere e vincere per conseguire un giorno il premio eterno. Amen.
(usciti dalla Chiesa, mentre la Banda (se presente) suona, ci si dispone in ordine; quando la Banda smette di suonare, si canta l’Inno seguente)
INNO A S. FOCA MARTIRE
Soldato devoto e valente
Per cose terrene pugnasti,
Allor che rifulse alla mente
La luce del Cristo, che amasti
Ritornello
Di Francavilla
Gran Protettor
San Foca amabile,
Ci salva ognor.
Appena il lavàcro di Fede
Ti sciolse da impegni di guerra,
Gesù mite e buono, ti diede
Un umile amor per la terra. Rit.
Accogli chi ha fame ed è solo,
In Cristo tutti ami fratelli,
Per tutti coltivi il tuo suolo
Ricchi siano oppur poverelli. Rit.
La Fede ti ha in Santo
cambiato,
Nel paese tu curi ogni duol:
Ma la morte ch’era in agguato
Ti sovrasta, ti cerca, ti vuol. Rit.
Già ha chiesto terribile
gente
II tuo nome: con cuore sincero
Li ricevi e sfami, per niente...
E a loro ti dai prigioniero. Rit.
La fossa con tanti serpenti
È martirio a te preparato;
Tu vi scendi: e gli occhi lucenti
Di gioia, hai nel volto beato. Rit.
Che vale il veleno potente
Se in cuor c’è l’amore di Dio?!...
Non vince il furor della gente
La fede dell’animo pio. Rit.
Esci allor più bello e più forte,
Con le serpi scherzi giulivo...
La spada ti darà la morte
Facendoti in cielo più vivo. Rit.
Le croci dei figli più cari,
Sofferte in union con la Fede,
Rifulgono sempre qual fari
Per chi con amor vero crede! Rit.
Non nuoce ai devoti il veleno,
Non nuociono i tristi briganti,
Ma tutto all’intorno è sereno
Nei cuori di gioia esultanti! Rit.
(L’inno è stato scritto dal sac. Giovanni Di Biagio e musicato da M. Mondo su proposta dell’arciprete D. Giuseppe Caria intomo al 1950.)
Banda
ROSARIO
Gloria a Voi o Padre Etemo
Gloria a Voi Figliol Divino
Gloria a Voi Spirito Supremo
il quale sempre sarà per l’immensa eternità.
O Gran Protettore, S. Foca fedele
nel caso crudele riparaci tu.
La nostra fidanza
la nostra speranza
che in te si è riposta
difendici tu.
Lodato sempre sia il nome di Gesù, Giuseppe e Maria.
Padre nostro…
Sia lodato in tutte l’ore
il potente Protettore.
Oggi e sempre sia lodato
e di tutti sei avvocato.
O Santu Foca nuostru Protetturi
devotamente vi viegnu a pregara
Santu abbucatu de nui peccaturi
ad ogni puntu no ni abbandunati.
Cercamuci grazia a chiju gran Signuri
la santa grazia ci vozza mandara.
E tutti pregamu a Santa Maria Maggiore
a dija ch’è regina singulari
a dija ch’è matri de nuostru signuri
pregamu a Iesu cu lacrimi amari.
Banda
LITANIE DI SAN FOCA
Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, pietà. Cristo, pietà.
Signore, pietà. Signore, pietà.
San Foca Martire, prega per noi.
San Foca pieno di fede, prega per noi.
San Foca pieno d'amore, prega per noi.
San Foca nostro protettore, prega per noi.
San Foca nostro difensore, prega per noi.
San Foca perseguitato per la fede, prega per noi.
San Foca condannato a morte, prega per noi.
San Foca scampato dai serpenti, prega per noi.
San Foca vittorioso nella fede, prega per noi.
San Foca che hai portato la palma del martirio, prega per noi.
San Foca esempio di ospitalità, prega per noi.
San Foca esempio di carità, prega per noi.
San Foca esempio di giustizia, prega per noi.
San Foca esempio di verità, prega per noi.
San Foca esempio di abnegazione, prega per noi.
San Foca esempio di pietà, prega per noi.
San Foca esempio di obbedienza, prega per noi.
San Foca esempio di pazienza, prega per noi.
San Foca esempio di saggezza, prega per noi.
San Foca esempio di misericordia, prega per noi.
San Foca amabile, prega per noi.
San Foca ammirabile, prega per noi.
San Foca degno di devozione, prega per noi.
San Foca degno di lode, prega per noi.
San Foca miracoloso, prega per noi.
San Foca onorato, prega per noi.
San Foca proclamato, prega per noi.
San Foca festeggiato, prega per noi.
San Foca nostra speranza, prega per noi.
San Foca beato in cielo, prega per noi.
San Foca Patrono di Francavilla.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.
Prega per noi, San Foca, nostro Protettore.
Perchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Sacerdote: preghiamo:
O Dio, nostro Padre, che hai dato la corona del martirio a San Foca, nostro amabile Patrono, concedi a noi, che per suo mezzo siamo liberati da ogni pericolo dell'anima e del corpo. Per Cristo Nostro Signore. Amen.
(La Litania è stata composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)
Banda
NOVENA
(Incomincia il Sacerdote, quindi Tutti leggono)
Eccoci umilmente riuniti, per tributarvi i nostri umili ossequi, o gran campione della Cattolica Fede, Martire invitto e glorioso San Foca, Protettore di bene sperimentato patrocinio, e siccome ci avete protetti con tanti segnalati benefici e difesi da mali gravissimi, così speriamo in avvenire sempre più continuata la vostra valevole protezione concederci quelle grazie, che sono profittevoli e per i bisogni spirituali dell'anima e per i bisogni temporali di questo mondo, e preservare questa vostra devotissima patria non solo dal veleno delle bestie feroci ma dal pestifero veleno del dragone infernale, dalla peste, fame, fulmini e dal flagello del terremoto, onde con la speranza certa di essere esauditi cominciamo a Vostra gloria questo santo esercizio. Padre, Ave e Gloria.
INNO
Exultet aula coelitum,
turbae simul fìdelium
dum Phoca victor Etheri,
cruore tinctus advolat.
Imbutus hic puerulus,
Christi sacrata regula,
ipsi fere se consecrat,
gestatque in ore, et pectore.
Tirannus alta proemia
promittit atque munera
poenas miniatur insuper
ni falsa nostat numina.
At Phoca pugil nobilis
laethi relictis pabulis
Minisque spretis omnibus
Deo magis conjungitur.
Tandem peracto termino
paenis solutus barbaris
beata coeli proemia
letus capit perenniter.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito
nunc et per omne saeculum. Amen.
Banda
PER LA VIRTÙ DELLA FEDE
Fu meravigliosa la vostra fede, o fedelissimo Campione di Gesù Cristo, Foca glorioso, allorquando imprigionato dai soldati dell'empio imperatore, nemico del nome cristiano, illustrato il vostro cuore di lume celeste con vera libertà cristiana e fedele, non solamente confessaste la vera fede ma di vantaggio l’insegnastivo ad altri. Illuminate, vi preghiamo, la nostra povera mente con una perfetta e viva fede unita alle buone opere, affinchè produca in noi quei salutari vantaggi che produsse nel vostro invitto cuore. Amen.
Padre, Ave e Gloria.
INNO
Dies reddit laetitiae
festumque currit nobile
quo Phoca victor agmini
coelestis aulae jungitur.
Hic certa Christi munera
dum luce cernit spiritus
mundana cuncta respuit
gestabat illa pectore.
Per quae minantes orridas
poenas Cruces mortiferas
per charitatem fervidus
credebat imbres fulgidos.
Quid ergo nos qui servuli
tanti patroni dicimur
eius qui laudes solvimus
sequamur et vestigia.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito
in sempiterna gloria. Amen.
Banda
PER LA VIRTÙ DELLA SPERANZA
Più mirabile della fede fu la vostra speranza, o invitto martire San Foca, giacché stabile in questa nobile virtù, certo di godere le grandezze del Paradiso, niente curaste la felicità di questo mondo fallace, e con animo invitto spregiaste per amore di Gesù Cristo le cose di questo mondo. Vi supplichiamo, intanto, con tutto lo spirito, di allontanare il nostro cuore dagli affetti mondani, affinchè sempre sperando le felicità del cielo, si rendano sazi i nostri desideri col possesso e godimento delle eteme contentezze. Amen.
Padre, Ave e Gloria.
INNO
Jesu tuorum Martyrum
amor triunphus gloria
dum nos Patrono currimus
monda reatus criminum.
Serpentis hic mortiferum
dum virus unus accipit
effrangit atrum vinculum
laethi dies et integrat.
Antiquus ostis callidus
serpens malignus semitam
pertubat iis qui in tenebris
et umbra mortis cursitant.
Salvator at tu supplices
suffragio huius Martyris
defende muni miseros
ab eius ore libera.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio
cum Spiritu Paraclito
in sempiterna saecula. Amen.
Banda
PER LA VIRTÙ DELLA CARITÀ
Pieni di stupore, o glorioso martire San Foca, ammiriamo la vostra fervorosa carità, giacché per amore del nostro Dio, di buona voglia, soffriste le crudelissime percosse, carneficine e prigionie, e per infine ad essere buttato vivo in un orrido e profondo fosso pieno di ferocissime e velenose bestie, ed essendo voi invitto e costante, l'iniquo ministro fece eseguire la sua ingiusta sentenza, facendovi dare malvagiamente la morte. Vi preghiamo, con devoto fervore, di infondere nel nostro cuore una scintilla di amore di Dio, affinchè possiamo, a vostra imitazione, soffrire ogni male di questo mondo, per amore del nostro Iddio. E così, ricolmi di viva fede, fermi nella speranza e fervorosi nella carità, possiamo avere la beata sorte di godere con voi in cielo. Amen.
Padre, Ave e Gloria.
RESPONSORIUM
O Phoca victor inclite
immanis hostis punitor
ad Te proni recurrimus
ut sancta nobis impetres.
Tu virus anguis comprimis
ad Te qui clamant servulis
in carne nos et spiritu
ad virus orci retrae.
Dum Te Patronum noscimus
amore, corde, laudibus
tu nos benigne respice
munique patrocinio.
Tu virus anguis comprimis
ad Te qui clamant servulis
in carne nos et spiritu
ad virus orci retrae.
Gloria Patri et Filio
et Spiritui Sancto
sicut erat in principio
et nunc et semper
et in saecula saeculorum.
Tu virus anguis comprimis
ad Te qui clamant servulis
in carne nos et spiritu
ad virus orci retrae.
Banda
PREGHIERA A SAN FOCA MARTIRE
O San Foca, nostro amabile Protettore, eccoci, umilmente, fiduciosamente, prostrati ai tuoi piedi! Vogliamo ulteriormente riflettere sull'importanza che hai per tutti noi. Vogliamo riscoprire la giusta dimensione della tua presenza nella nostra Comunità, una Comunità travagliata da tanti problemi, ma una Comunità desiderosa di pace, di giustizia, di amore. E siccome siamo ben consapevoli che tali valori ci vengono solo dall'alto, oggi, osiamo chiederli all'Eterno Padre, tramite la tua amabile persona.
Tre secoli fà, la tua sacra effigie, generosamente, ci è stata donata dai Padri Agostiniani. Oggi, siamo quì, non ad accettarti in dono, ma a sceglierti, con coscienza e responsabilità, come nostro Protettore e Patrono. Abbiamo bisogno del tuo patrocinio, abbiamo bisogno della tua protezione, abbiamo bisogno di sentirci legati a te. Legati da un sincero amore, legati da un unico obiettivo: Dio! Tu l'hai già raggiunto, hai saputo ben vivere e sei morto eroicamente in difesa di ciò che di più nobile vi era in te: la fede, l'amore in Dio!
E' per questa tua donazione totale che, oggi, tu sei vivo: sei vivo nella Chiesa, sei vivo nella nostra Comunità di Francavilla, sei vivo nei nostri cuori. Sì, tante volte ci siamo dimostrati indegni della tua protezione, del tuo amore; tante volte non abbiamo capito che tu sei «mezzo di santificazione» e non «la Santificazione».
Oggi, sappiamo che tu vuoi condurci a Cristo! La Novena, in tuo onore, c'insegna proprio questo: rinnovarci dentro, per saper vivere quotidianamente da figli di Dio, quali, per dono, siamo.
Perdona le nostre colpevolezze, la nostra superficialità; accetta, oggi, il nostro cuore: te lo vogliamo dare in dono, perchè, tramite la tua persona, sia purificato, e così, un giorno, offrirlo, per sempre, a chi ci è Padre e Creatore. Amen.
(Composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)
Banda
RAZIUNI
Santu Foca quandu era l’infidili ed era de la curti bon sardatu, venia nu juornu e pensau a la fidi, e de nuostru Signuri fu toccatu.
Pua dassau l’armi e cuminciau a patira; a chiju puntu vozza vattijatu.
De pua se vozza fara nu giardinu e tutti l’alimenti avia chiantatu; avia chiantatu fuogghi e petrusinu: paria lu Paradisu rigistratu.
Agenda nda passava de continu, li rifriscava e non volia pagatu; e jia passandu n'agenta riunda; Santu Foca ci vozza addimandari: "agenti, duva jati a' ssu pandinu?".
Na bona ndulgienza avimu e fara. "Chiaviti e fara a mia dicitimilu, quarche nderizzu vi porria dunari". Cercamu a Foca e non lu canuscimu, ca lu patruni lu vo castigara.
"Nàtimi tiempu finu a lu matinu, ca vi lu fazzu avira nta li mani. Stasira vuogghju assiemi mu mangiamu, puru nu buonu liettu pe dormira".
Ficìa mangiari triccientu persuni de chija rrobba chi sapia cercara; dopu pranzu cacciaru lu vurzuni, a Santu Foca volienu pagari.
Iju nci dissa: "vi sù servituri; la rròbba non la tiegnu pe dinari. La rròbba non la tiegnu pe dinari, l’aju acquistata cu li mia suduri; lu Paradisu mi vuogghiu acquistara".
Quandu fu juornu dissaru: Partimu! duv’è l’amicu chi tu n’hai de dara? "Eccu! si mi vuliti cchiu vicinu. Io sugnu Foca: ch'haju fattu e mala?".
Tutti chiji sordati stupidiru; unu cu natru sincignaru a guardara. Ca nui cu quala cora lu tradimu? ni dunau de viviri e mangiari, puru nu buonu liettu pe dormira!
"Ligatimi, si maviti e ligari, pe mmia nommu ndaviti richiamuri; cammia li strazi mi sugnu favuri". E lu trattaru de parti civili e lu ligaru cu lu maccaturi; a li mani ci miseru lli nguanti, a li peda catini e ferramenta. Pua, quandu furu a chija curti stanti, li primi duoni furunu li turmienti. De pua spediru triccientu persuni pe chiji vosca, mu ajihunu animali; e hannu trovatu vipari e scurpiuni, serpenti ed ogni sorta d’animali. De pua pigghjaru morteja e picuni, na scura fossa vozzaru scavara. Pua pighjaru a nostru Protetturi, nta chija scura fossa lu calaru.
Tutti chiji animali s’appartaru, e d’unu chi ndavia lu cchjù maggiuri... e d’unu chi ndavia lu cchju maggiuri si lu tenia 'mpugnatu nta li mani. Cu la testuzza si venia a nchinara, cu la lingua nci liccava li suduri.
All’uottu juorni li sordati jiru mu vidanu s’è muortu o s’era vivu. Quandu chija scura fossa l’apriru, vittaru splendori e jiornu chiaru.
Tutti chiji miraculi scriviru, a lu luoru patruni li mandaru. Vui jativinda o sbirri e malandrini, cacciatulu via, chissu è magaru. E l’hannu misu supa ngrolisinu; pe tutta la città lu girijaru. Pe tutta la città lu girijaru, a la chiesi de Roma lu trasiru.
A la chiesi de Roma lu trasiru, a l’ataru maggiori lu posaru. Lu Santu Papa lu benediciu e cu li mani sua l’uncurunau; a Francavija ni lu cunduciu.
O Francavija felice e biata, mo chi l’aviti stu Santu abbucatu, potiti caminara vosca e strati, pegura de nimali non teniti. De pesta e terramota liberati particulari li vuostri divuoti. Calici d’uoru e calici d’argientu o Santu Foca mio vi l’appresientu. Si non vi dassu quantu v’ammeritati, o Santu Foca mio mi perdunati. Mi perdunati cuomu peccaturi, cuomu perduna a nui nuostri Signuri. Si fina la raziuoni e non va cchiù, o Santu Foca mio, vi la dissamu a vui.
Banda
O glorioso Martire San Foca, nostro amatissimo Patrono, noi consacriamo a Te la nostra Famiglia e il nostro Paese. Allontana le insidie del maligno, proteggi i nostri figli e ottienici dal Signore l’unità, la concordia, la salute dello spirito e del corpo. Fa’ che non ci manchi mai il lavoro e il pane quotidiano.
O Signore, non guardare la nostra povera fede, ma per l’intercessione della Beata Vergine Maria e per i meriti di San Foca, donaci tutte le grazie che devotamente Ti chiediamo. Amen.
(Composta dal Parroco Don Pasquale Sergi)
LA PRESENTE RACCOLTA E’ STATA FATTA PER MEGLIO ANIMARE LA PROCESSIONE, EVITANDO OGNI QUALSIASI DISTRAZIONE.
CHIEDO LA COLLABORAZIONE DI TUTTI PERCHE’ CIO’ AVVENGA.
SAREBBE UN CONCRETO SEGNO DI PROGRESSO.
L’Arciprete
Don Pasquale Sergi
Francavilla Angitola, agosto ’06
AL CIMITERO
Ant. Se tu guardi le colpe, o Signore, chi resisterà.
DE PROFUNDIS (Salmo 129)
Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
Se tu guardi le colpe, Signore: *
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono, *
perciò avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, +
l'anima mia spera nella sua parola. *
L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora. *
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia, *
grande è presso di lui la redenzione;
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Ant. Se tu guardi le colpe, o Signore, chi resisterà.
Padre Nostro…
Preghiamo:
O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria, di San foca e di tutti i santi, concedi ai nostri fratelli, parenti, benefattori, amici e compaesani, che sono passati da questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo Nostro Signore. Amen.
L’eterno riposo…