All’origine è stata realizzata da un anonimo artigiano, probabilmente nell’immediato dopo guerra.
Malgrado i “materiali vili” utilizzati in quel tempo, la ghirlanda mostrava una certa originalità, frutto di un lavoro artigianale in Arte Povera che meritava di essere restaurata. L’incarico è stato dato dal parroco don Pasquale Sergi al gioielliere Sig. Mario Bartucca.
Il pregevole restauro è avvenuto nel 2001, grazie all’offerta della signora Elena Servello, vedova Prestigiacomo.
Per dare un tocco innovativo e migliorativo si è pensato di integrare il già esistente decoro con l’aggiunta di un soggetto che sia simbolo di Cristianità e che rappresenti un prodotto della terra di Francavilla, quali l’ulivo, la vite, il grano. Tali simboli sono stati realizzati in “Metallo Nobile” (Argento) e lavorato con tecniche moderne per creare un giusto contrasto con i vecchi elementi decorativi in ottone e rame e per spezzare l’effetto monocromatico. Ogni parte in metallo giallo è stata messa in risalto, impreziosita ed abbellita mediante una placcatura elettro galvanica in oro 24 kt.
Per l’illuminazione sono state installate 12 lampadine alogene. In 8 fiori sono stati inseriti dei pistilli con cristalli Swaroski sfaccettati a forma di numeri che riproducono la data della festa di San Foca. Tutta la parte in argento è stata realizzata da Versace Gioielli. Vi sono tre rami d’argento che simboleggiano la Santissima Trinità.
E’ da notare il particolare delle olive verdi e nere realizzate con smaltatura a fuoco. Al centro è stata posta una spiga di grano, sempre in argento massiccio, che simboleggia l’apostolo San Pietro ed una raggiera di 11 spighe raffigurante gli altri Apostoli. Di altissimo pregio è la stella in Cristallo Swaroski che messa nel centro dell’arco simboleggia lo Spirito Santo che illumina i Fedeli. Sotto questa composizione, per volontà dell’Autore, è stato deposto un mazzetto d’argento massiccio, composto da 2 spighe che rappresentano il Sig. Mario Bartucca e sua moglie, inoltre sono stati deposti 3 rametti d’ulivo, sempre in argento massiccio, che rappresentano i suoi figli: un’oliva nera, matura, per la figlia primogenita, e due verdi per i figli minori; il tutto è legato con un filo d’argento lungo 25 cm per rappresentare il 25° anno di matrimonio che l’Autore e consorte hanno poi celebrato pochi giorni dopo la Festa di San Foca.