Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

ALCUNI MIRACOLI DI
SAN FRANCESCO DI PAOLA

 

 

 

 

 

 

 

ALL’ATTO DEL CONCEPIMENTO DI FRANCESCO

UN GRANDE FUOCO SI ACCESE SULLA SUA CASA SPEGNENDOSI

 POI DA SOLO

 

 

 

MENTRE SERVE LA MESSA, PORTA LE BRACI

 DEL TURIBOLO NELLE MANI SENZA SCOTTARSI

 

 

UNA GROSSA PIETRA INGOMBRAVA LA STRADA. IL SANTO SI MISE IN PREGHIERA ED ESSA SI SPOSTÒ DA SOLA. 

 

UN ALTRO MIRACOLO FU QUANDO UN UOMO SI OFFRI’ DI AIUTARE E SAN FRANCESCO GLI FECE TRASPORTARE UNA PESANTE PIETRA FACENDOLA DIVENTARE LEGGERA SULLE SUE SPALLE.

DURANTE LA COSTRUZIONE DEL CONVENTO DI PAOLA ALCUNI GROSSI MACIGNI SI STACCARONO DALLA MONTAGNA E STAVANO PER TRAVOLGERE GLI OPERAI.

FRANCESCO, SUBITO ORDINÒ AI GROSSI MACIGNI DI FERMARSI E LA LORO CADUTA SI ARRESTÒ. 

GLI ENORMI MACIGNI, ANCORA OGGI, SI POSSONO VEDERE NEI PRESSI DEL SANTUARIO A PAOLA.

MENTRE GLI OPERAI STAVANO LAVORANDO ALLA COSTRUZIONE DEL CONVENTO A PAOLA, UN GIORNO SI ACCORSERO CHE STAVA PER CROLLARE IL SOFFITTO DELLA FORNACE, DOVE VENIVANO PREPARATI I MATTONI.

SE AVESSERO SPENTO LA FORNACE PER RIPARARLA AVREBBERO PERSO DIVERSI GIORNI DI LAVORO.

ALLORA, INFORMARONO SAN FRANCESCO, IL QUALE SCESE NELLA FORNACE IN FIAMME, LA RIPARÒ E NE USCÌ SANO E SALVO. 

IL SANTO ERA MOLTO AFFEZIONATO AD UN AGNELLINO CHE AVEVA CHIAMATO MARTINELLO. 

UN GIORNO, GLI OPERAI DECISERO DI MANGIARLO E, DOPO AVERLO COTTO E CONSUMATO, GETTARONO LE OSSA E I RESTI NELLA FORNACE.

IL SANTO COMINCIÒ A CERCARLO E CHIESE AGLI OPERAI CHE LAVORAVANO AL CONVENTO DI PAOLA SE AVESSERO VISTO IL SUO MARTINELLO; ESSI NEGARONO, MA QUANDO COMINCIÒ A CHIAMARLO L'AGNELLINO USCÌ DALLE FIAMME COMPLETAMENTE SANO E IN VITA.

FU GRANDISSIMO LO STUPORE E L'IMBARAZZO DEGLI OPERAI NEI CONFRONTI DI SAN FRANCESCO.

UN GIORNO RIMOSSE CON FACILITÀ UN GROSSO MASSO CHE RENDEVA DIFFICOLTOSO L'ACCESSO AL CONVENTO DI PATERNO, INFATTI DI LÀ DOVEVANO PASSARE I CARRI CON IL MATERIALE PER LA COSTRUZIONE.

DURANTE LA COSTRUZIONE DEL CONVENTO DI PATERNO IL SANTO COMPÌ UN MIRACOLO DI CUI OGGI ANCORA SI POSSONO VEDERE GLI EFFETTI. SI TRATTA DEL MIRACOLO DELLA TRAVE CHE IL DIAVOLO SPEZZÒ E CHE IL SANTO SISTEMÒ MIRACOLOSAMENTE SULLA PORTA DELLA CHIESA. ANCORA OGGI SI PUÒ AMMIRARE LA TRAVE SPEZZATA CHE REGGE IL PORTALE.

PATERNO,

DUE GIOVANI SPOSI ATTENDEVANO CON ANSIA  LA NASCITA DEL LORO FIGLIO, MA NACQUE SENZA BOCCA, SENZA ORECCHIE, CON IL VOLTO COMPLETAMENTE SENZA FORMA.  PIENI DI FEDE LO PORTARONO AL SANTO IL QUALE, DOPO UNA PREGHIERA, MODELLÒ SUL VISO DEL BAMBINO GLI OCCHI, IL NASO E LA BOCCA E LO CONSEGNÒ AI GENITORI, CHE SI MOSTRARONO FELICI E RICONOSCENTI. 

UN TALE DI NOME ROBERTO BORGO SVOLGEVA IL LAVORO DI COPISTA DI LIBRI ECCLESIASTICI; AVREBBE DOVUTO RINUNCIARVI PERCHÈ UN MALE GLI AVEVA IMMOBILIZZATO IL BRACCIO DESTRO. 
RICORSE ALLORA AL SANTO, IL QUALE GLI PRESCRISSE UNA LAVANDA; IL GIORNO SUCCESSIVO POTÈ RICOMINCIARE A SCRIVERE PERCHÈ ERA COMPLETAMENTE GUARITO.

IL NIPOTE DI SAN FRANCESCO DESIDERAVA DIVENTARE UN SUO SEGUACE, MA SUA MADRE BRIGIDA, SORELLA DEL SANTO NON VOLEVA ASSECONDARLO. UN GIORNO SI AMMALÒ GRAVEMENTE; ALLORA BRIGIDA PORTÒ IL MORIBONDO DA FRANCESCO IL QUALE SI RIFIUTÒ DI GUARIRLO. 
IL GIOVANE MORÌ, MA IL GIORNO DOPO, PRIMA CHE VENISSE SEPOLTO, LO RISUSCITÒ DALLA MORTE, MA SI FECE PROMETTERE DA SUA SORELLA CHE NON AVREBBE OSTACOLATO LA VOLONTÀ DEL FIGLIO DI DEDICARE LA VITA A DIO.

TERMINATA LA COSTRUZIONE DEL CONVENTO A PATERNO, BISOGNAVA SISTEMARE LA STRADA CHE DOVEVA PORTARE AL CONVENTO; QUESTA DOVEVA PASSARE NELLA PROPRIETÀ DI DUE FRATELLI.
UN GIORNO SAN FRANCESCO PASSAVA PER LA STRADA CHE PORTAVA ALLA CHIESA E VIDE DUE FRATELLI CHE LITIGAVANO PER UN ALBERO DI GELSO CHE CADEVA PROPRIO AL CONFINE DELLA STRADA; ALLORA FRANCESCO DIVISE L'ALBERO IN DUE E ALLONTANÒ I DUE NUOVI ALBERI IN MODO DA FARCI PASSARE LA STRADA.

DURANTE I LAVORI DI COSTRUZIONE A PAOLA, ERA DIFFICOLTOSO PER GLI OPERAI ATTINGERE L' ACQUA DAL TORRENTE. 

SAN FRANCESCO, ALLORA, PRESE UNA VERGA E COLPÌ SULLA ROCCIA: SUBITO USCÌ L' ACQUA.
ANCORA OGGI, A PAOLA ESISTE LA FONTE DELLA "CUCCHIARELLA", CONSIDERATA DA MOLTI MIRACOLOSA.

DURANTE IL CAMMINO VERSO NAPOLI, FRANCESCO SI PORTAVA DIETRO UN ASINELLO AL QUALE AVEVA DATO IL NOME DI MARTINELLO.
UN GIORNO SI ACCORSE CHE BISOGNAVA FARE NUOVI ZOCCOLI PER L'ANIMALE E SI RECÒ DA UN FABBRO, IL QUALE, NONOSTANTE LE PREGHIERE DI FRANCESCO VOLEVA PER FORZA ESSERE PAGATO. 
POICHÈ FRANCESCO NON AVEVA DENARO, CHIESE ALL'ASINELLO DI RIDARE GLI ZOCCOLI AL FABBRO; L'ANIMALE SCOSSE LE QUATTRO ZAMPE E RIDIEDE I FERRI AL FABBRO. QUESTI, VEDENDO CIÒ SI SENTÌ MORTIFICATO E VOLEVA RIPARARE, MA NON FU PIÙ POSSIBILE.

SAN FRANCESCO DOVEVA RECARSI IN SICILIA.

NON AVEVANO SOLDI PER IL BARCAIOLO.

BENEDISSE IL MARE, DISTESE IL SUO MANTELLO E VI FECE SALIRE SOPRA I DUE CONFRATELLI E I NOVE VIANDANTI.

QUINDI, ATTACCO’ UN’ESTREMITÀ DEL MANTELLO AL SUO BASTONE, COME SE FOSSE UNA VELA.

 

LUNGO IL CAMMINO,  FRANCESCO E GLI AMICI FRATICELLI, INCONTRARONO UNA COMITIVA DI NOVE GIOVANI, AI QUALI CHIESERO UN PO' DI PANE.
QUELLI RISPOSERO CHE NON NE AVEVANO; FRANCESCO SI MISE IN PREGHIERA E FECE APPARIRE DEL PANE NELLA BISACCIA DI UNO DI LORO.
IL SANTO CHIESE AL GIOVANE DI DARGLI LA BISACCIA; NE USCÌ UN PANE BIANCHISSIMO E FRAGRANTE CHE BASTÒ PER DUE GIORNI.

DOPO QUESTO MIRACOLO, I GIOVANI NON VOLLERO SEPARARSI DA FRANCESCO E LO SEGUIRONO FINO A CATONA, DOVE ASSISTETTERO AD UN ALTRO GRANDE MIRACOLO: LA TRAVERSATA DELLO STRETTO DI MESSINA SUL MANTELLO.

MILAZZO.

FRANCESCO ANDÒ IN UN LUOGO DENOMINATO "POZZO DEGLI IMPICCATI",

INFATTI, C'ERA UN GIOVANE CHE ERA STATO IMPICCATO TRE GIORNI PRIMA. 
FRANCESCO ORDINÒ DI TOGLIERLO DALLA FUNE E, APPENA CADDE NELLE BRACCIA DEL SANTO, TORNÒ IN VITA.

MILAZZO
L'ACQUA DI UN POZZO NON ERA POTABILE, MA IL SANTO LA RESE COSÌ SALUTARE, CHE PER MOLTO TEMPO FU CONSIDERATA ADDIRITTURA MIRACOLOSA. 

 

DURANTE IL VIAGGIO VERSO NAPOLI,

CHE SI SAREBBE CONCLUSO IN FRANCIA, FRANCESCO SI FERMÒ  AD UN PAESE PER RISTORARSI.
CHIESE AD UN UOMO UN PO' DI VINO,

MA QUESTO DISSE CHE ERA FINITO; SOLLECITATO DAL SANTO ANDÒ A VEDERE NELLA BOTTE E LA TROVÒ PIENA.

DURANTE IL VIAGGIO VERSO NAPOLI,

I FRATI FURONO OSPITATI DA ALCUNI CONIUGI, CHE CHIESERO A FRANCESCO UN RICORDO: EGLI, ALLORA, DISEGNÒ IL SUO VOLTO CON UN CARBONE.

UN ALTRO MIRACOLO SIMILE A QUESTO LO FECE QUANDO, PER LASCIARE UN RICORDO AD UN SIGNORE, ACCOSTÒ UN TOVAGLIOLO AL VOLTO E VI LASCIÒ IMPRESSA LA SUA IMMAGINE.

PRIMA DI PARTIRE PER LA FRANCIA, FRANCESCO A PATERNO OPERÒ MOLTI MIRACOLI.
UN GRANDE AMICO DI FRANCESCO SI RECÒ DAL FRATE PER RICEVERE L'ULTIMA SUA BENEDIZIONE; CON LO STUPORE DI TUTTI, IL SANTO TIRÒ FUORI DALLA TASCA UN PICCOLO PANE BIANCO: EGLI NON PORTAVA DI SOLITO MAI NIENTE DA MANGIARE CON SÈ.
L'AMICO CONSERVÒ GELOSAMENTE IL PANE PER BEN CINQUE ANNI; POI, DURANTE UNA CARESTIA, SI RICORDÒ DEL DONO:

QUANDO LO RIPRESE LO TROVÒ ANCORA FRESCO E FRAGRANTE E POTÈ SFAMARE BEN SETTE PERSONE.

IL RE DI NAPOLI CERCAVA DI CORROMPERE FRANCESCO CON IL DENARO,

MA UN GIORNO IL SANTO PRESE UNA MONETA IN MANO E LA SPEZZÒ.

IL RE NE VIDE USCIRE DEL SANGUE E IL FRATE GLI FECE NOTARE CHE ERA IL SANGUE DEI SUOI SUDDITI CHE VENIVANO MAL PAGATI PER IL LORO LAVORO.

     

IL SEGRETO DEI SUOI MIRACOLI?

 

 

Tanta Fede in DIO!
Tutto l'Amore per DIO!

 

 

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