FESTA DELLA GENTE DI MARE
13-14-15 LUGLIO 2007
ARTICOLI DEI QUOTIDIANI
13 LUGLIO 2007 FRANCAVILLA ANGITOLA
Francavilla ricorda il taumaturgo di Paola
Un convegno ha aperto le celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del santo
Sono iniziate a Francavilla Angitola le manifestazioni in onore di San Francesco di Paola per celebrare i cinquecento anni dalla sua morte. A partire dalle ore 18 la piazza antistante la chiesa del Rosario era gremita di francavillesi alla presenza del parroco Don Pasquale del Sindaco Nobile, tutti in attesa dell'arrivo delle reliquie del santo paolano: la trota Antonella che dopo la sua morte i1 taumaturgo fece tornare in vita e per mezzo di essa operò diversi miracoli e la croce che San Francesco ebbe sempre con se e con la quale, per intercessione di Gesù, operò diverse guarigioni. Un appuntamento all'insegna dei grandi eventi in onore di una figura straordinaria, quale quella di San Francesco, patrono della Calabria e della Sicilia. Le reliquie scortate dagli uomini della Capitaneria di porto sotto le direttive del comandante Domenico Napoli e del comandante della Guardia costiera alle 18 e 10 minuti giungono puntuali nella piazza francavillese, quì il rito della purificazione da parte di don Pasquale e, fatta uscire per 1a prima volta la statua del santo dalla chiesa, è stata seguita, poi, in processione dalla popolazione verso la chiesa di San Foca, dove un convegno sul santo ha posto 1a centralità del movimento dell'Ordine dei Minimi voluto da San Francesco. Relatori dell'importante appuntamento sono stati padre Giovanni Cozzolino della consulta pastorale giovanile minima e autore del volume "Alla sorgente del carisma di San Francesco di Paola" che tra l'altro, ha annunciato, di prossima pubblicazione un'opera che probabilmente sposterebbe la nascita dell'Ordine almeno un ventennio prima rispetto alle date che si conoscono. Ad intervenire, poi, Pino Cinquegrana, studioso di tradizioni popolari e giornalista di Calabria Ora, il quale ha tracciato i punti salienti dell'universalità del santo secondo il sentire popolare anche attraverso canti e riti in uso nelle terre di Calabria. interesse ha suscitato il passaggio Zaccianopolì dove ancora oggi si conserva la scodella dove il santo ha consumato un pasto frugale
I lavori moderati da Vincenzo Davoli sono stati conclusi dallo studioso Nicola Pagano il quale ha tracciato un interessante percorso storiografico sulla presenza dei conventi dell'ordine e sulle figure che a quest'ordine sono appartenute.
CALABRIAORA 15 LUGLIO 2007 PINO CINQUEGRANA
Ore 08,30: – Inizio dell’ Estemporanea di pittura sulla figura del Santo Taumaturgo Paolano. L’ Estemporanea si terrà in via Livorno e si protrarrà per tutta la giornata.
Ore 18,00 : -Arrivo delle Reliquie del Santo, provenienti da Paterno Calabro e Corigliano Calabro . Le Reliquie sono accolte in piazza Solari ed accompagnate con la statua di San Francesco di Paola alla chiesa di San Foca . Benedizione impartita da Don Pasquale Sergi.
Ore 18,45 : - Chiesa di San Foca, convegno dedicato a San Francesco di Paola con relazioni di:
Padre Giovanni Cozzolino , Delegato della Consulta Generale di Pastorale Giovanile Minima;
Prof. Giuseppe Cinquegrana , Giornalista , studioso di San Francesco e di tradizioni popolari;
Dott. Natale Pagano, studioso d’arte e direttore del Museo diocesano di Nicotera.
Ore 20,30: - Rinfresco presso il nuovo Oratorio “San Domenico Savio “
14 LUGLIO 2007
Sulla rotta di San Francesco
La lunga traversata dedicata al patrono della gente di mare
Una traversata in onore di San Francesco di Paola, questo l’evento patrocinato dall’Amministrazione provinciale e organizzato su proposta della Consulta pastorale giovale dei minimi dal Comitato “festa gente di mare” di Francavilla Angitola nelle persone di Gianfranco Schiavone, Filippo Raffaele, Vincenzo Davoli e Giuseppe Pungitore, con la collaborazione della Capitaneria di porto di Vibo Marina e della “Bottega degli artisti” di Soriano calabro, che si è configurata come un pellegrinaggio nei luoghi d’origine del Santo della “Charitas”, nel ricordo della sua vita e dei suoi insegnamenti. Un culto, quello di San Francesco, profondamente radicato nell’intera popolazione calabrese, soprattutto quella delle marinate, che ogni anno si riunisce per i festeggiamenti in onore del Santo, patrono della regione e protettore delle genti di mare. Organizzata in occasione del quinto centenario del “beato transito di San Francesco” – i cui festeggiamenti in tutta Italia si protrarranno fino al 2 aprile 2008 – la traversata-pellegrinaggio, a cui ha aderito anche la Comunità montana dell’Alto Mesima, si è configurata come un momento di alta valenza culturale e spirituale. «Un momento di fede e di condivisione – ha affermato il vescovo emerito Monsignor Vincenzo Rimedio – che va incontro alle istanze spirituali dei fedeli, protesi verso Dio ed i Suoi emissari, che tramite San Francesco possono seguire le orme di nostro Signore per far rinascere con la fede, l’impegno, la giustizia e la carità, la terra di Calabria». Presenti alla manifestazione, oltre a Monsignor Rimedio, il primo cittadino di Francavilla Angitola, Carmelo Nobile, quello di Paterno Calabro, Achille Francesco Esposito, i rappresentanti della Capitaneria di porto e dei Carabinieri di Vibo Marina e una postazione della Croce Rossa. Assieme a loro circa trecento devoti di San Francesco provenienti dall’hinterland della provincia vibonese, tra cui anche i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Sacro cuore”di Dasà, che si sono riuniti sabato mattina davanti alla Capitaneria di porto di Vibo Marina per imbarcarsi alla volta di Fuscaldo, “città di Vienna, madre di San Francesco”, in quello che è stato definito da Padre Giovanni Cozzolino «il simbolo del cammino della santità che ognuno deve compiere sul mare della vita». Sulla barca, scortata lungo il tragitto da una motovedetta della Guardia costiera, nella devozione generale la statua del Santo protettore delle genti di mare, proveniente dalla Capitaneria di porto di Vibo Marina, il Crocifisso che San Francesco portava sempre con sé in cima al suo bastone, conservato nel Convento di Corigliano Calabro, i resti della “trota Antonella”, custoditi nel Santuario di Paterno, e la Madonna pellegrina di Paravati, protesa in un ideale incontro con la madre del Santo e con tutti i pellegrini riunitisi in preghiera attorno a Lei e a San Francesco. Momenti di devozione, condivisione e di fratellanza, quelli vissuti, ma anche momenti per ricordare le vittime del mare – onorate con una corona d’alloro tributata alle acque lungo la costa di Fuscaldo in un applauso collettivo. Ad accogliere il Santo e la Vergine pellegrina, sulla spiaggia della città cosentina, l’amministrazione comunale di Fuscaldo con il Sindaco, Davide Gravina. Di seguito la celebrazione eucaristica, officiata da Monsignor Rimedio, ospitata nella splendida cornice del Convento di San Francesco di Paola dei Padri passionisti, arricchita dal Papa con il dono dell’indulgenza , così come tutte le funzioni quest’anno celebrate in onore del Santo. Poi su per l’antico borgo, mano nella mano con i disabili, per una visita alla casa di Vienna, madre del Santo della “Charitas”, abitazione illuminatasi d’improvviso al momento della sua nascita. In serata, prima del rientro, le varie autorità presenti sono state omaggiate con dei cesti contenenti prodotti tipici calabresi e delle targhe raffiguranti il volto del santo patrono delle genti di mare, donate dalla “Bottega degli artisti” di Soriano calabro e realizzate dall’artista Yuriy Kuku. Poi il ritorno, nella soddisfazione generale per la positiva riuscita della manifestazione, «certamente la migliore tra quelle in onore del nostro Santo patrono – ha affermato il comandante dell’ufficio locale marittimo di Pizzo Domenico Malerba – in cui la Guardia costiera sia stata coinvolta da 13 anni a questa parte, grazie anche all’impegno profuso dai comuni di Pizzo, Francavilla e Paterno e dal comandante della Capitaneria di porto, Domenico Napoli». Sulla via del ritorno Gianfranco Schiavone ha, poi, voluto ricordare le vittime dell’alluvione del 3 luglio 2006 e Federica Monteleone, «giovane piena di vita e di voglia di fare» tragicamente scomparsa lo scorso gennaio.
Articolo uscito su Calabria Ora del 17 luglio 2007 Maria Francesca Durante
15 LUGLIO 2007 FRANCAVILLA ANGITOLA - PIZZO –
Intensi giorni di festa popolare tra storia, tradizioni e spiritualità
Una grande festa per il patrono della gente di mare. Ricca di tradizioni, storia, tutta calabrese. Una festa resa solenne dalle tre giornate durante le quali si sono susseguiti convegni, pellegrinaggi ed incontri. Così Francavilla Angitola ha saputo promuovere un evento coinvolgendo l'intero territorio della provincia vibonese. Domenica, infatti località "'Olivara" è divenuta l'ultima tappa del pellegrinaggio. Sul piazzale delle case popolari di Francavilla, tutte addobbate a festa, sono giunte puntuali, scortate dagli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Marina sotto le direttive del comandante Domenico Napoli e da quelli della Guardia costiera di Pizzo e di Tropea, la statua della Madonna Cuore Immacolato di Maria giunta per espresso volere di Natuzza, la mistica di Paravati, la statua di San Francesco e le reliquie fatte pervenire per l'occasione da padre Giovanni Cozzolino, la Croce che il taumaturgo paolano ha avuto sempre con sé, e la trota "Antonella" che il santo fece ritornare in vita dopo che alcuni operai l'avevano mangiata. Tanta gente che ha atteso che le barche giungessero al grande ponte ferroviario fino a quando, alle 19, dopo l'ultima traversata da Pizzo a Colamaio 2, è stato inaugurato il monumento a San Francesco, opera dell'artista Giuseppe Farina di Montcrosso. Un bassorilievo alto un metro e settanta in cui spicca la figura dì San Francesco, inginocchiato sul mantello in ricordo della traversata dalla costa calabra a quella sicula. La mano destra aperta e tesa a richiamare il mondo alla tede e alla santità mentre sul petto l'immagine è segnata dalla parola “Chartas” che racchiude il profondo sentire: amore, pace, gioia, felicità, sentimento. II maestro Pino Farina ha voluto consegnare questo dono ai francavillesi, in ricordo del figlio Eugenio, prematuramente scomparso in un triste incidente. Così, giunti sul piazzale delle case popolari, alla presenza del sindaco Massara di Monterosso, del vicesindaco di Pizzo Vallone, del sindaco Nobile di Francavilla, del vicepresidente della Provincia Barbieri e di molte altre autorità civili, religiose e militari, l'associazione "Gente di Mare" nella persona del suo presidente Vincenzo Davoli, dopo aver letto il messaggio dell'ammiraglio della Marina, ha consegnato a quanti hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione un Crest con una immagine mistica del santo realizzata nella bottega dell'artista di Soriano da parte del giovane scultore e pittore ucraino Yuriy Kuku. Insomma, una tre giorni di profonda fede che sarà possibile rivivere sul sito www.francavillangitola.com.
CALABRIAORA 17 LUGLIO 2007 PINO CINQUEGRANA