Il film “Vienna da Fuscaldo madre di San Francesco di Paola”
commuove il Vescovo Monsignor bregantini
«C'è un parallelismo tra Vienna da Fuscaldo e la Madonna: la grandezza e la santità di San Francesco di Paola e di Gesù sono, in entrambi i casi, frutto della grandezza e della disposizione al sacrificio di queste due straordinarie donne e madri».
Non nasconde la propria commozione Bregantini, della diocesi Locri-Gerace, nel commentare un film i cui titoli di coda scorrono ancora sullo schermo. «Vienna da Fuscaldo - La madre di San Francesco di Paola, è un lungometraggio che, pur narrando vicende di agonia, da una immagine positiva della nostra terra» - conclude Bregantini.
Il cinema Vittoria, a Locri, teatro della prima proiezione (in una sala) del lungometraggio del bovalinese Fabio Marra, giovedì 4 ottobre, è preso d'assedio da una folla di curiosi e di addetti ai lavori. In prima fila, il regista e produttore Antonio Ciano e l'esperto di cinema Gaetano Briguglio. Qualche poltroncina più indietro, Bregantini, affiancato dal vice sindaco di Fuscaldo, Pietro Siciliano, e da Emilio Cesario, del dipartimento cultura del comune di Fuscaldo. «Abbiamo patrocinato questa stupenda pellicola in occasione del cinquecentenario di San Francesco - spiega Siciliano .E' importante lavorare su queste figure a Fuscaldo abbiamo dedicato una settimana alla mamma di San Francesco».
«Cerchiamo documentazione storica presso gli archivi di Stato per capire meglio la figura di Vienna, la cui casa peraltro è proprio a Fuscaldo», soggiunge Cesario.
Regista per passione e non per professione, autore di svariati corti, e con "Vienna" al primo lungometraggio, Fabio Marra, accompagnato dalla moglie, è abbastanza soddisfatto. Spiega: «La più grossa difficoltà è stato ambientare un film nel `400 con la povertà di mezzi economici a disposizione. Ma anche la ricerca delle location non è stata operazione semplice». Marra, Carmelo Ramundo, Ai-turo Barbuto e Raffaele del Monaco: lo "zoccolo duro" da cui `Vienna da Fuscaldo" è venuto alla luce. « Fondamentali sono stati i ruoli di Paola Sirchio (Vienna), Giuseppe Seminara (Francesco da bambino), che è mio nipote, e Silvio Stellato (il padre di Francesco)», aggiunge da ultimo il regista.
Domenico Ammendolea
"Calabria Ora" 6-10-07___________________
Giovedì 4 ottobre, alle ore 19,
presso il Cinema Vittoria di Locri (RC), sarà proiettato il film:
"Vienna da Fuscaldo, la madre di San Francesco di Paola"
L'evento è promosso dalla Diocesi di
Locri-Gerace - Ufficio Pastorale Giovanile
"Francesco di Paola è il più
calabrese dei santi. Ma il suo cuore generoso e forte è stato plasmato dal cuore
di una donna, la sua mamma, Vienna da Fuscaldo. Questo film ce la interpreta in
modo
efficace
ed originale. Ogni mamma vi è espressa. Tra lacrime e gioie. I colori di oggi
rinverdiscono una figura antica per aiutarci a fare della Calabria un giardino,
proprio tramite i volti delle nostre mamme."
+ Mons. GianCarlo M. Bregantini -
Vescovo di Locri-Gerace
Quotidiani ed emittenti televisive hanno già commentato positivamente la
pellicola. Molte piazze calabresi l'hanno già accolta con adesione e ed
entusiasmo. Si tratta di un lavoro che ha l'ambizione di superare i confini
regionali e portare uno spaccato di Calabria nel mondo. T oronto, Buenos Aires,
Cincinnati, Melbourne: sono alcune delle città in cui verrà proiettato entro la
fine dell'anno.
Anche in occasione dell'ultima proiezione pubblica, lo scorso 29 settembre a
Paravati, dove ad assistere al film c'era anche Natuzza Evolo , grande è stata
la partecipazione ed il consenso del pubblico.
A Locri avverrà la prima proiezione in una sala cinematografica: saranno
presenti personalità del clero e delle amministrazioni. Il Cinema Vittoria, che
è stato da poco reinventato grazie ad una modernissima ristrutturazione, sarà
una cornice preziosa per la serata.
L'evento sarà infarcito con una mostra dedicata ai costumi e alle foto di scena,
dalla presentazione di Mons. Bregantini, Vescovo della diocesi di Locri-Gerace,
dall'intervento di una delegazione dei Frati Minimi di Paola e da un dibattito
aperto a tutti.
Questa, forse, potrà essere l'occasione per mostrarne un'altra faccia della
Locride che, di questi tempi, è al centro dell'attenzione dei media per troppi
terribili motivi.
Il regista bovalinese Fabio Marra, ha dipinto una grande tela caravaggesca del
dolore e della sofferenza umana e i protagonisti hanno fatto rivivere le vicende
raccontate con una intensità rara. Il percorso che porterà Francesco di Paola
alla santità è messo in scena come una grande avventura umana, e per gli
spettatori è davvero difficile resistere alle emozioni che rendono viva questa
pellicola.
Al centro del racconto c'è l'infanzia di Francesco. La forza e la caparbietà di
quest'uomo, che seppe parlare ai potenti della terra come ai più deboli e
sofferenti, è nota: il film indaga le origini del suo misticismo e della sua
grandezza, andando a esplorare le sue radici ed il terreno in cui si nutrirono.
Grazie ad una emozionata e vibrante interpretazione della protagonista, Paola
Scirchio, lo spettatore è trascinato nelle tormentate vicende di questa donna. I
lunghi anni di infertilità di Vienna e suo marito Giacomo, e poi la malattia che
colpì Francesco ancora in fasce, segneranno profondamente la vita di tutti. Così
come la nascita e poi la guarigione del piccolo saranno momenti di potente
commozione capaci di riscrivere negli occhi degli spettatori il senso stesso di
felicità.
Internet sta contribuendo ad alimentare l'attesa verso questo film: il successo
del promo pubblicato su youtube conferma la grande attrazione della suscitata
dalla storia e dalle immagini che quella storia raccontano.
Girato in appena quattro settimane da una troupe "quasi" completamente
calabrese, il film è stato anche un grande sforzo di ricostruzione storica.
Ambienti, oggetti d'arredo e soprattutto un grande lavoro sui costumi: tutto
contribuisce a calare il film in una realistica e suggestiva atmosfera
medioevale.