Il Santuario di Paola
Il Santuario
dedicato a San Francesco sorge a Paola in un posto incantevole,
in
mezzo a
floridi campi che furono proprietà del Santo, ai piedi di una montagna, di
fronte al mare.
Lungo la strada sono riprodotti, in ceramica, i miracoli del Santo L'ampio
piazzale davanti al Santuario accoglie i moltissimi pellegrini che si recano a
visitare i luoghi dove visse ed operò il santo di Paola.
La
costruzione, ben visibile sul fondo della foto a destra, è la Scuola Apostolica;
sono molti i ragazzi che scelgono di seguire le orme del Santo paolano Il
Santuario di Paola si presenta immerso nel verde, di fianco al torrente Isca.
A destra, invece, si vede l'interno del convento di Paola L'ingresso del
Santuario si presenta con un primo portico e successivamente con un atrio dove
c'è l'ingresso al santuario, ma anche l'ingresso che porta alle grotte dove
visse il Santo. La navata principale della Basilica, La navata laterale ha
sulla destra, numerose cappelle. In fondo alla navata laterale c'è la cappella
delle Reliquie.
La cappella del santo corrisponde alla chiesetta che egli stesso edificò per
ospitare i primi visitatori.
Successivamente diventò insufficiente a contenere i numerosi fedeli, così la
ampliò con una larga navata, cambiando anche l'ingresso. La cappella è detta
delle Reliquie, perchè sono conservati molti oggetti appartenuti al Santo.
Tra
le tante cose, si conserva un
dente molare che
San Francesco aveva lasciato alla sorella Brigida prima di
partire per la Francia.
Vengono, inoltre, conservati: un paio di sandali, il mantello col quale ha
attraversato lo stretto di
Messina, un cappuccio, le calze, la corona del Rosario, ma
soprattutto il busto d'argento che rappresenta il Santo.
Da notare è la Lampada votiva che resta accesa giorno e notte e che dal 1943
viene alimentata da tre comuni della Calabria. Appena fuori dal Santuario, sulla
sinistra inizia il bellissimo percorso verso i luoghi che hanno visto
protagonista il Santo: è definita la Via dei Miracoli.
Numerose sono le prove visibili dei miracoli da lui operati durante il suo
operato a Paola. Nella foto a destra c'è l'ingresso della
Fornace, dove
avvenne uno dei tanti miracoli che San Francesco compì durante la
costruzione del convento di
Paola. Proseguendo un po' più avanti, si può ancora oggi ammirare la
grossa bomba che cadde nel torrente Isca e che San Francesco, miracolosamente,
non fece scoppiare durante un bombardamento dell'ultima guerra mondiale.
L'acqua della Cucchiarella,
ancora oggi, viene considerata prodigiosa.
Ricorda il miracolo del Santo che ha fatto sgorgare l'acqua dalla roccia per
sopperire alle necessità degli operai durante
la costruzione del convento a
Paola Costeggiando il torrente Isca che attraversa la vallata di
Paola e che scorre di fianco al Santuario, si giunge al Ponte del Diavolo.
E' un luogo molto suggestivo, per la storia mista di leggenda e di santità.
Il ponte è chiamato "del Diavolo" perchè si racconta che lo stesso diavolo abbia
voluto aiutare il Santo nella costruzione dell'opera, necessaria per
attraversare il torrente. Si narra che, in cambio del suo aiuto, il diavolo
avrebbe voluto l'anima del primo che ci sarebbe passato sopra.
Con
l'astuzia, San Francesco fece passare un cane e invitò il diavolo a prendersi
l'anima dell'animale. Il diavolo, furioso per essere stato ingannato,
colpì
violentemente il muro, lasciandovi una sua impronta.
Anche se il fatto non è stato documentato durante il Processo di santificazione,
chiunque lo attraversa, guarda con disgusto quella ipotetica impronta. Ancora
più su, si trova il luogo identificato come il Primo Romitorio, dove il Santo
dall'età di quattordici anni rimase a vivere in solitudine per cinque anni,
prima che venisse
scoperto da alcuni cacciatori.
Simile a questo rifugio è il
Romitorio di Corigliano
L'antico Oratorio è il primo luogo dove San Francesco incontrava la gente che
andava a trovarlo per ottenere miracoli o per andare a sentirlo parlare o solo
per rendersi conto del modo particolare in cui viveva. I grandi
massi fermati
miracolosamente dal Santo mentre stavano rotolando pericolosamente giù dalla
montagna.
Dall'atrio del Santuario si accede al Chiostro, sulle cui pareti sono stati
affrescati diversi momenti della vita del Santo.
ITINERARIO NELL' ANTICO E NEL NUOVO SANTUARIO
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