"Vienna da Fuscaldo, la madre di San Francesco di Paola"
Dopo essere stato presentato a migliaia di spettatori in decine di anteprime pubbliche, il film "Vienna da Fuscaldo, la madre di San Francesco di Paola" parteciperà in concorso alla 61esima edizione del Festival Internazionale del cinema di Salerno. Il lungometraggio sarà proiettato al Teatro G.Verdi, mercoledì 14 novembre 2007 alle ore 21.00.
Girato con pochi mezzi nella scorsa primavera a Fuscaldo, una piccola cittadina della costa tirrenica calabrese, il film ha già riscosso un grande successo di pubblico: in pochi mesi, oltre cinquemila spettatori hanno apprezzato e applaudito quest'opera nelle anteprime di Siderno, Locri, decine di comuni della provincia cosentina e infine Toronto, in Canada. Questo è stato il percorso finora compiuto dal film: proiezioni sempre affollate e consenso pressoché unanime, culminato con l'apprezzamento del vescovo di Locri, Mons. Bregantini, che ha voluto personalmente presenziare alla proiezione di Locri e che nella realizzazione di questo film ha letto un importante momento di riscatto delle migliori forze della Calabria.
Il film si è imposto all'attenzione di tutti con la forza di immagini che parlano dritto al cuore delle persone. Un ritorno al cinema popolare di qualità, che l'Italia ha saputo inventare e poi dimenticare per decenni. Per la Calabria, un vero e proprio caso cinematografico. L'ammissione in concorso al Festival di Salerno conferma le ambizioni artistiche di un progetto che da subito ha dimostrato di poter superare i confini regionali.
Tg3, Tele Europa Network, Gazzetta del Sud, Il quotidiano, La Provincia: sono alcune delle testate che hanno accompagnato il percorso fin qui compiuto dal film. Anche Internet è stato un importante banco di prova: migliaia di accessi al promo pubblicato su YouTube e la presenza su siti specializzati come MyMovies, confermano la bontà di un progetto che si sta imponendo come una delle più interessanti proposte cinematografiche dell'anno.
La vicenda narrata è imperniata sugli anni di formazione di Francesco di Paola, uno dei santi più venerati in Italia e nel mondo, e sul ruolo determinante di sua madre, Vienna. Essendo ambientato nei primi anni del '400, il film ha richiesto un grande sforzo di ricostruzione storica. Costumi, arredi, paesaggi, ma ancor più le emozioni e i sentimenti di un'epoca: la sfida più grande è stata di restituire la verità di gesti, sguardi e parole che avrebbero potuto apparire lontani se non fossero stato mediati dalla semplicità e da un senso di profonda commozione che pervade tutto il film.
Chi si aspetta un film religioso in senso stretto, magari una riedizione delle melense fiction propinate dalla TV negli ultimi anni, rimarrà sorpreso dalla assoluta indipendenza di quest'opera da canoni e stereotipi: la madre che vediamo non si propone come personaggio, come modello. I suoi dubbi, il suo dolore e la sua forza sono quelli di una donna vera: ed è questa verità che regala a suo figlio. Anche il tema religioso è affrontato in modo del tutto originale: i genitori di Francesco vivono in una dura, ancorché limpida, lotta "nella religione" in un'epoca oscura e piena di minacce, ma è con i loro giorni e i loro gesti che costruiscono un senso del sacro scandalosamente tangibile.
Il regista Fabio Marra, pur trovandosi ad affrontare il suo primo lungometraggio, ha dimostrato di saper raccontare e avvincere: ma è soprattutto nella scelta delle inquadrature e nella splendida fotografia che il film trova la sua cifra. Una successione di quadri che, con tagli e colori caravaggeschi, riportano il cinema alla suo ventre naturale: la pittura.
Ottanta minuti di incanto, resi vivi e vibranti dalla giovane protagonista: con un viso senza età e con voce e gesti di profonda gentilezza, Paola Scirchio regala a Vienna un'anima. Sono emozioni vere quelle proposte allo spettatore, e sono vere e profonde le emozioni che egli stesso prova.
Un'opera davvero corale, cui contribuiscono in maniera determinante la splendida colonna sonora e l'emozionata partecipazione di tutti gli interpreti, comparse incluse. Durante le riprese, una vera e propria mobilitazione popolare ha trasformato l'intera cittadina di Fuscaldo in un set e, come raccontano i produttori: "si respirava un'atmosfera di rinascita e di voglia di dare che ha regalato al film la stessa forza del primo neorealismo".
"Vienna da Fuscaldo" è il primo lungometraggio prodotto dalla Quadra Film. Carmelo Ramundo, Fabio Marra, Raffaele del Monaco e Arturo Barbuto hanno ideato questo progetto con l'intento di esprimere al meglio le proprie individualità artistiche e dimostrare la forza creativa che ribolle nel profondo Sud dell'Italia.
Riferimenti
email:
info@quadrafilm.it
web:
www.quadrafilm.it
trailer e contributi video:
www.youtube.com/viennadafuscaldo
ufficio stampa: 347 0760359 -
ufficiostampa@quadrafilm.it
Credits
Regia di Fabio Marra
Prodotto da Quadra Film
Personaggi
principali e interpreti
Vienna da Fuscaldo
- Paola Scirchio
Giacomo - Silvio Stellato
Francesco ragazzo - Giuseppe Seminara
Brigida bambina - Federica Ramundo
Padre Antonio - Raffaele del Monaco
Comare Maria - Cinzia Pelle
Produttori
esecutivi
Carmelo Ramundo
Fabio Marra
Raffaele del Monaco
Arturo Barbuto
Fotografia
Arturo Barbuto
Costumi
Cetty Trapolino
Musiche
originali
Anna Sardone