ROSARIO DE CARIA UN ARTISTA FRANCAVILLESE IN BRASILE °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Rosario De Caria nacque a Francavilla Angitola nel 1917 nella casa paterna sita alla via III° Borgo. Sin da adolescente fu attratto dalla musica e frequentava con assiduità le prove della nascente banda municipale(1929) sotto la guida del maestro Maiolo. Uno strumento musicale attrasse la sua attenzione in maniera esclusiva: il flauto. Al maestro Maiolo ( con lui anche al vice Luigino Niesi ed al promotore principale della banda Vincenzino Grillo) non sfuggì l’assiduo interesse del ragazzo a seguire le ‘prove della banda’e dovette anche ammettere che lo stesso era dotato di una particolare sensibilità musicale da ben coltivare. Suonava il flauto non come un dilettante qualsiasi, ma con bravura e dolcezza senza ancora conoscere l’arte musicale. Si dedicò con la stessa passione ad imparare il solfeggio, a cominciare a leggere gli spartiti , affinchè diventasse un buon “musicante di banda”. Rosario diventò un ottimo, non buono, musicante richiesto dalle bande locali e, più tardi, anche da quelle famose che arrivavano a Francavilla e nei comuni limitrofi specialmente dalle Puglie. Sotto la direzione di altri maestri si perfezionò e divenne un flautista molto apprezzato, specialmente come solista. La crisi economica post-bellica mordeva e suonare il flauto nelle bande musicali certamente non risolveva le condizioni economiche personali e della sua famiglia( sua padre Bruno era un fabbro e sua madre Rachele Assunta Condello una casalinga con l’arte del cucito). Sposò Giulia Patti, emigrata brasiliana. Totò Farina , altro francavillese ben conosciuto in paese( era il primogenito di Giuseppe e donna Eugenia Sisi , ostetrica comunale), sposò la sorella della Patti, Flora. Decisero di emigrare in Brasile. Partirono per non più ritornare. Arrivato in Brasile Rosario cominciò a farsi conoscere come suonatore di flauto in occasioni di feste e piccoli concerti. Ma quelle note di quel dolce flauto attirò l’attenzione di buoni conoscitori di musica e di “ ricercatori” di talenti. Ebbe inizio la carriera di flautista brasiliano del francavillese Rosario De Caria , stimato ed elogiato in Brasile e dimenticato nel suo paese natìo, naturalmente non da tutti , qualcuno ancora rimpiangeva le dolci melodie che si sprigionavano dal suo flauto. Memorabile rimane nei ricordi di qualche francavillese la sua esibizione da flauto solista, nella seconda domenica di agosto in occasione della festa del Patrono S. Foca Martire, specialmente del Pastorello svizzero, Speranze perdute ecc…. Applaudivano uomini e donne di Francavilla, ma anche gli orchestrati delle bande musicali. Suonò come solista e in varie orchestre, suonò alla Radio brasiliana, fu ingaggiato dalle più prestigiose case discografiche brasiliane. I dischi più richiesti furono quelli di flauto solista nei più classici brani musicali. Uno dei più ricercati dischi del suo repertorio fu un Lp del 1961 inciso da Chanticler con il titolo “Uma flauta no sereno/ Rosario e sua flauta”-“ Un flauto in sereno/Rosario ed il suo flauto” comprendenti le seguenti composizioni: Ragazzi fate Braz- Mio tesoro-Le onde-Primo amore-Leggere-Viaggio in Italia- Raggio di sole-Gladis-Scusa-Perdere Idague-Bambola- Lacrime di una vergine. Nella recensione di questo disco Luiz Pedro Soler, nel suo blog Touch dove trattava in maniera esclusiva della musica popolare brasiliana, nel 1975 scrisse: “ così abbiamo Rosario De Caria, un flautista italiano che è venuto in Brasile verso la fine degli anni ’40. Da quel poco che so della sua vita, so soltanto che è venuto come immigrato, questo dimostra che è un musicista che è qui per rimanere per sempre. Non so dove sia andato a finire adesso, mi dicono in campagna o in altro luogo. So soltanto che ha avuto una notevole perfomance tra gli anni ’50 e ’70. Un musicista abbastanza considerato, di alta qualità. Ho constatato che ha suonato in varie orchestre e gruppi musicali . Rosario de Caria ha avuto un repertorio molto interessante di classici indimenticabili della musica italiana e brasiliana ….” . Rosario era in quell’anno in piena attività con una orchestra da lui diretta , molto richiesta per il suo vasto repertorio di musica popolare brasiliana, italiana (specialmente di alcuni classici napoletani). Molto ricercati sono i dischi di questo periodo come: -Rosario De Caria“Flauta Em Serenata/ Gravadora- Chantecler/ Lato A –Brenca/Esperancia Perdida/Torna a Surrientu/Ciume, castigo de quem ama/Nossa Senhora do Amparo/Ave Maria- Lato B- Cascata de làgrimas/ Saudades de ouro preto/ saudade de Paudua/Rapaziada do Pari/Santa Lucia luntana/Aurora. - “Uma flauta no sereno” della Phonodisc- anno 1987. - “Rosario De Caria e sua orquestra dancante Brazil” – Musicolor - “Rosario De Caria e sua flauta em serenata” - Craig Morer . Numerosi sono anche i dischi di cantanti latino-americani accompagnati dal flauto solista di De Caria. Nel giornale ufficiale dell’Associazione del flautisti brasiliani(anno XII-n.27-Edizione Extra-Gennaio 2007) è stata pubblicata una lunga intervista di Andrew Medeiros ad Antonio Carrasqueira ( uno dei più grandi flautisti del mondo) sulla sua vita privata e suoi successi mondiali , alla domanda sulla sua iniziale formazione professionale risponde:”Sono nato nel 1952 a San Paolo in una famiglia di musicisti. Mio padre era uno dei più grandi flautisti del Brasile, in gioventù lavorava nelle Ferrovie ed al suo ritorno a casa si metteva a studiare musica con uno stuolo di altri flautisti. La mia casa era diventata una scuola di musica. Tra i frequentatori vi era l’italiano Rosario De Caria,anche lui grande flautista classico. Il De Caria in certi suoi brani ti faceva strappare qualche lacrimuccia per la sua raffinata esibizione…….” Aramis Millarch, giornalista brasiliano , nel 1977 pubblicò un lungo articolo-inchiesta sulla musica brasiliana e sulla fortuna di alcuni discografici ,come Marco Pereira, che avevano molto investito, e molto guadagnato, su artisti musicali che erano capaci di ‘ strappare le lacrime’, tra questi artisti come flautista cita l’italiano Rosario De Caria. Millarch parla della scuola musicale dei ‘piagnoni’, cioè di quegli artisti che con la loro musica commuovevano e nello stesso tempo mandavano in visibilio il pubblico con le loro esibizioni musicali, piene di valzer, bossa nova, samba ecc… Rosario De Caria fu apprezzato anche come suonatore di ottavino . Scrivere della sua produzione artistica richiederebbe un vero e proprio volume, non un semplice articolo giornalistico. L’approfondimento della personalità e dell’importanza artistica avuta in Brasile da questo nostro compaesano sarebbe cosa culturalmente proficua ed onesta da promuovere proprio nel suo paese natale, cioè a Francavilla Angitola. Vincenzo Ruperto –gennaio 2012-
custodie di alcuni dischi di Rosario De Caria
Foto : Francavilla Angitola-Via III° Borgo - a dx portone prima della scala esterna la casa della famiglia di Rosario De Caria
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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com