Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

FESTA DI SAN GIUSEPPE  - 2006

Quest’anno  il 19 marzo  cade di domenica, per cui la celebrazione della  terza domenica di  Quaresima  prevale  sulla festività liturgica di San Giuseppe,  che perciò viene spostata a  lunedì 20 marzo.   Ciò  nonostante  le onoranze a San Giuseppe  quest’ anno avranno  un rilievo speciale  dal 17  fino al 20  marzo.  Infatti  è stata finalmente restaurata la statua a mezzo busto     del Santo , che circonda con il suo braccio protettivo il fanciullo Gesù;  per accogliere  la statua  nella chiesa parrocchiale  l’ arciprete Don Pasquale ha indetto un  Triduo  di preghiere  ( 17 – 19 marzo) .  Il pomeriggio  del 17  la statua restaurata  di San Giuseppe  verrà  riportata nella chiesa di San Foca  con una processione  che muoverà  dal  nuovo oratorio ;   il Triduo  proseguirà nei giorni  18 e 19;  la festa  liturgica  sarà celebrata  lunedì  20 marzo 

Culto  di San Giuseppe  a Francavilla Angitola

Giuseppe è il nome maschile  più diffuso a Francavilla,  e quindi , pur non essendo  il patrono del paese, San Giuseppe  è stato  a lungo assai  venerato.

Nei tempi passati  la ricorrenza  del  19 marzo  era  preceduta  dalla pratica  pia e devozionale  dei  “ Mercoledì di San Giuseppe “.  Nei  sette  mercoledì  antecedenti il 19  marzo si recitavano  e cantavano  “ I dolori e le gioie  di San Giuseppe”,  articolati  in sette  momenti : 

1)     il  mistero  dell’ incarnazione  del  Figlio  di Dio  nel grembo  della Vergine  Maria ;

2)     la  nascita di Gesù  in una stalla  a Betlemme; 

3)     la  circoncisione  del Bambino Gesù ;

4)     la profezia del vecchio Simeone ;

5)     la  fuga in Egitto della  Sacra Famiglia;

6)     il ritorno a Nazareth ;

7)     la gioia  per il  ritrovamento  di Gesù nel Tempio ,  a tre giorni dalla sua sparizione.

Diversi  decenni or sono  a Francavilla  veniva praticato il “ cumbitu “, opera concreta di misericordia  che consisteva nell’ offrire ai più poveri  una pietanza  calda  di pasta ( cannarozzi ) e ceci  .

Da quando il 19 marzo  è stato  abolito come festa civile  e grazie  al progresso  conseguito  anche dai  membri più poveri  della comunità,  la tradizione  del cumbitu  è scomparsa ;  si è pure affievolito  il fervore religioso popolare  e si è  persa la pratica pia  dei  “ sette  mercoledì di San Giuseppe “.    Alcune persone  invece hanno  mantenuto viva  la loro  devozione  a  San Giuseppe.

Bernardo  (Dino) Fiumara ,  ad esempio,  oltre a custodire  alcuni  antichi santini  ha voluto mettere  sul muro esterno della sua abitazione ,  in via G. Mileto .  una  pregevole  icona di San Giuseppe, fatta con piastrelle maiolicate.   Dino Fiumara  ha  inoltre   ritrovato e  ci  ha  fornito il testo  dei canti  e delle orazioni  “ I dolori e le gioie  di San Giuseppe”.

Un altro, Giuseppe Pungitore  (  figlio del fu Foca),  dietro suggerimento di Foca Fiumara,  si  è  prima attivato  a recuperare  la  mal ridotta  statua  del Santo ,  e poi  si è  preoccupato  di farla  restaurare  a sue spese  da  Giuseppe Servello  di Filadelfia.

Don Pasquale Sergi ,  appoggiando  l’ iniziativa di Pino Pungitore,  in occasione  del ritorno  della statua  restaurata  e della festività di San Giuseppe,  ha predisposto  il  summenzionato programma del Triduo e delle onoranze  (17-20 marzo 2006).

L’ oratorio San Domenico Savio di Francavilla  parteciperà ai festeggiamenti  ripristinando dopo molti anni  il rito popolare  del  cumbitu di San Giuseppe.

Dopo l’abolizione  della festa civile  il 19 marzo  è stato  imposto in Italia (dagli astuti  commercianti ) come “festa del Papà “  in  parallelo  alla “festa della Mamma “  che si celebra  a Maggio.

Noi auspichiamo invece che San Giuseppe venga venerato non solo  quale protettore dei papà naturali, ma anche come  patrono  dei genitori  adottivi;  e poi  ancora quale protettore di tutti quegli  uomini ,  religiosi o laici,  che si preoccupano  di formare  e di educare i giovani  loro affidati.

Così  San Giuseppe può essere  onorato come modello  sia da parte dei  “curati “  ( i sacerdoti che si prendono cura  dei loro parrocchiani),  sia da parte di monaci e frati che vengono chiamati  con  l’ appellativo  di “ Padre”,  perchè considerati come genitori spirituali ;  modello anche per i maestri , celibi o sposati che siano,  i quali trattano paternamente i discepoli come se fossero  loro figli.

   VENERDI' 10-3-06                                                                  DI VINCENZO DAVOLI 

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