DOMENICA 25 MAGGIO , FESTA DEL CORPUS DOMINI, IL SINDACO, DOTT. CARMELO NOBILE, HA PRESENZIATO UFFICIALMENTE ALLA CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA DELLE ORE 11.00 . ALLA FUNZIONE RELIGIOSA HANNO PRESO PARTE LA GIUNTA E CONSIGLIERI COMUNALI.
ALLE ORE 18.30 HA AVUTO INIZIO LA PROCESSIONE DEL SANTISSIMO, CHE SI E’ SNODATA LUNGO LE VIE PRINCIPALI DEL PAESE .
SECONDO L’USANZA TRADIZIONALE IL SINDACO E I CONSIGLIERI COMUNALI, PARTECIPANDO IN FORMA UFFICIALE ALLA PROCESSIONE , HANNO ACCOMPAGNATO GESU’ EUCARISTICO, REGGENDO A TURNO IL BALDACCHINO
Omelia del corpus domini
Un modo misterioso, straordinario,
di donarsi in pienezza a tutti. Questo il significato della festa di oggi, festa del Santissimo Corpo e Sangue del Signore. Noi troviamo nell'Eucaristia il centro che ci unifica:
Cristo, centro dell'umanità! Tutti conosciamo le ruote delle biciclette: ci sono i raggi,
e al centro il perno. Ebbene, noi siamo come i raggi, e ci incontriamo tutti al centro che è Gesù. Le immagini del pane e del vino sono anche più significative. Pensiamo al pane, formato da chicchi di frumento macinati e diventati farina: prima i chicchi sono distinti fra loro; poi, macinati nel pane, sono tutti mescolati, impastati e fusi insieme.
Così è dei cristiani, uomini distinti, ma impastati insieme nella Chiesa,
che é corpo mistico di Cristo. Pensiamo al grappolo d'uva, con cui si fa il vino:
i suoi acini sono ben separati l’ uno dall'altro, ma nel vino sono anch'essi mescolati e fusi insieme.
Così è della nuova umanità in Cristo, della Chiesa, del regno di Dio. Un insieme di persone amate dal Signore, che ricambiano il suo amore, e assumono l’ amore verso il prossimo come proprio codice di vita. Ciascuno conserva la sua identità, e tutti insieme formano la Chiesa di Cristo, in Cristo. Questa realtà spirituale si sviluppa nel tempo, si realizza nel corso della storia umana. Infatti la Chiesa esegue l'ordine del Signore: «Fate questo in memoria di me». Da allora i sacerdoti convochiamo tutti attorno all'altare, per celebrare 1’ Eucaristia.
Il profeta Elia, fuggendo da Gezabele, arrivò un giorno nel deserto; era stanco, sfinito,si buttò all'ombra di un cespuglio e disse a Dio che non ce la faceva più, che lo facesse morire e si addormentò. Ma ecco che un angelo lo toccò e, presentandogli un pane, glielo offrì dicendo: Alzati e mangia.,. perché è troppo lungo per te il cammino.
Egli ne mangiò e, con la forza di quel pane, camminò per quaranta giorni attraverso il deserto fino a giungere al monte di Dio. Anche noi siamo spesso stanchi, con una gran voglia di fermarci e dire: Basta!
Dio rivolge a tutti noi le parole dell'angelo a Elia: Mangia e cammina! Chiediamo a Cristo Gesù che doni, a quanti si accostano all'Eucaristia, la gioia di vivere nella fede, la forza per crescere generosi, e impegnati nel dovere quotidiano.
Don Pasquale Sergi
ALBUM FOTO DI GIUSEPPE PUNGITORE
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