Cosa dire
di Renzo Turino che non sia già stato detto o scritto? Cosa dire della sua
"sovrana" passione per la "francavillesità" che è divenuta ormai la sua
principale musa ispiratrice? Una passione che gli detta magistralmente
autentiche poesie su tela che possiamo ammirare nelle sue periodiche
esposizioni. Visi e personaggi s'incarnano con estremo realismo e penetrano fino
all'anima del visitatore che vuole rivivere nostalgicamente tempi e spazi di
Francavilla oggi perduti o profondamente mutati. Da anni ormai Renzo fa centro
e quando un artista riesce ripetutamente ad entusiasmare e ad emozionare è
segno che la sua opera è viva e sa rinnovarsi. Per i francavillesi la sua arte è
onirica, di fronte alle sue tele viene spontaneo chiudere gli occhi e sognare la
giovinezza e il tempo felice, il recupero della memoria è una straordinaria
magia dell’arte raffigurativa e del pennello che la sa descrivere . Che dire poi
dei suoi numerosi ritratti , essi confermano tutti la padronanza della tecnica
da parte dell'artista piemontese che sa proporzionare le forme, dosare i colori,
curare i dettagli come i riflessi o gli sfondi. Le tele della sua produzione più
recente, come del resto quelle precedenti sono tutte cariche di espressione e
significato, la resa realistica dei soggetti che Renzo individua casualmente è
sorprendente, gli scorci che immortalano viuzze, angoli nascosti o dimenticati
del paese o il lavoro nei campi fanno oggi di Renzo Turino un autentico "poeta"
della francavillesità .I ritratti rasentano la perfezione, potremmo quasi
parlare di fotogrammi che esprimono il naturalismo, il movimento e
l'introspezione psicologica dei personaggi. Renzo sostenuto dalla sua tecnica
sopraffina ha fatto della sua opera un genere comunicativo, i suoi volti stanchi
o tristi, lisci o rugosi sono tutti ammirabili per l'estrema pulizia, nulla è
fuori posto né una sbavatura né un contrasto di luce ne un chiaroscuro. Nel
presentare ripetutamente l’ opera di Renzo Turino rischiamo di essere
ripetitivi e superflui le parole a volte non rendono giustizia alla sua arte e
certamente la visione diretta delle sue tele indurrà il visitatore ad analoghe
considerazioni. A noi Francavillesi non rimane che augurargli che la sua musa
ispiratrice continui a sostenerlo e che il suo pennello ci regali presto altri
momenti di poesia.
LORENZO
MALTA |