La Storia
Renzo Turino è nato in un piccolo paese del Monferrato (Piemonte) : Murisengo, ed ha trascorso l’infanzia vivendo in profondo contatto con la natura, con le tradizioni della vita contadina e seguendo la grande passione del padre: la caccia. Vive a Torino, dove ha lavorato nel settore dell’ingegneria aerospaziale occupandosi (in stretta collaborazione con la NASA e con frequenti viaggi negli Stati Uniti) delle attività di addestramento degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Renzo Turino cominciò a dipingere molto giovane ma, ragioni di studio e di lavoro, lo costringono ad interrompere la sua attività pittorica per lungo tempo. Quando alcuni anni fa ha ricominciato a dipingere, aveva ormai maturato un enorme bagaglio di idee e soggetti, un ben definito mondo poetico ed uno stile chiaro e maturo. La grande varietà di esperienze accumulate – la complementarietà della campagna vissuta durante l’infanzia, e l’avventura dell’uomo nello spazio – sono alla base della sua pittura figurativa e del suo eclettismo. I paesaggi, spesso segnati dalla presenza di animali che riflettono la profonda conoscenza della campagna e della vita degli animali selvatici e domestici, sono tra i soggetti favoriti di Renzo Turino. Il profondo interesse per l’umanità in tutti i suoi aspetti, lo ha portato a sviluppare una sua religione personale con al centro il culto dell’amicizia che lo ha indotto a riscoprire l’antica consuetudine di eseguire opere su ordinazione da parte di un committente. Partendo inizialmente dal ritratto di amici e dal dipinto dedicato a persone care, questa attività si è velocemente estesa alla ideazione e realizzazione di vari soggetti dipinti su richiesta per amici, colleghi o semplici conoscenti. I dipinti con soggetto mitologico e i nudi sono importanti per comprendere la poetica pittorica di Renzo Turino che ruota attorno al ricreare con il pennello un mondo idealizzato: dalla natura dei paesaggi raffiguranti un mondo contadino ormai scomparso al nudo femminile, dal ritratto di un amico rappresentato come un antico nobile alle danzatrici a riposo. La pittura – secondo Renzo Turino – aiuta non solo a comprendere il mondo che ci circonda, ma anche a ricercare e rilevarne la parte più affascinante e nascosta.
Dott. Roberto Destefanis, 2000
ANALISI CRITICA
Veramente meritoria l’ arte del maestro Turino. I suoi ritratti sembrano prendere vita e dialogare con chi li osserva. Il volto da lui ritratto non è semplice colore, non semplice tela, ma materia viva che sorride e ammicca verso il suo interlocutore. Mirabile la sua capacità di cogliere le caratteristiche proprie di ogni volto e di fermare il tempo nell’ attimo stesso in cui un’ espressione si forma sul viso. Il colore dà risalto ad ogni espressione regalando luminosità agli sguardi e ai sorrisi. Felice la scelta di ritrarre i personaggi nella loro quotidianità, in quella semplicità dei gesti che rende unica ogni persona. Spesso i personaggi delineati dal maestro si accompagnano ad un attrezzo, ad un arnese da lavoro e questo caratterizza le figure rendendole uniche nella loro gestualità. Interessanti anche le opere di ritrattistica realizzate dal maestro Turino, spesso nate dall’ osservazione “affettuosa” di paesaggi calabresi, specialmente di Francavilla Angitola. Traspare in questi dipinti non l’ opera di un freddo osservatore, ma lo sguardo di uno spettatore attento e partecipe. Il coinvolgimento emotivo del maestro, d’ altronde, è evidente in tutta la sua produzione. Anche nella serie di dipinti dedicati ai nudi e alle scene tratte dall’ ambiente classico, le figure non si limitano ad essere rappresentate sulla tela, ma vengono colte sempre nell’attimo stesso in cui compiono un’ azione, divenendo vive, non più semplici immagini
AMICI DI RENZO - SETTEMBRE 2005 RUDERI DI FRANCAVILLA