DOMENICA 15 LUGLIO -
MESSA SOLENNE A FRANCAVILLA - PROCESSIONE A MARE DALLA MARINA DI PIZZO A COLAMAIO 2 - INAUGURAZIONE STELE SUL VIADOTTO SAN FRANCESCO DI PAOLA IN CONTRADA OLIVARA
Le manifestazioni sono riprese domenica mattina a Francavilla Angitola, presso la chiesa di S. Foca Martire, alle ore 11, con la Messa solenne, officiata dall'Arciprete Don Pasquale Sergi, affiancato da P. Tarcisio Rondinelli e da P. Giovanni Cozzolino, che ha tenuto l'omelia, in cui ha intrecciato l'operato di S. Francesco di Paola con la parabola del Buon Samaritano, proposta dal brano evangelico domenicale.
Erano presenti il Capitano di Fregata (CP) Domenico Napoli, comandante di Vibo Marina, il Luogotenente Matteo Donato della Capitaneria di Reggio Calabria, il 1° Maresciallo NP Pino Colloca, Comandante di Tropea, il 1° Maresciallo NP Domenico Malerba, Capo della Guardia Costiera di Pizzo; per il Comune di Francavilla, il Sindaco dott. Carmelo Nobile, l'Assessore Avv. Antonella Bartucca e il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Pungitore. La funzione in chiesa si è conclusa con il bacio della reliquia del Crocifisso di S. Francesco, custodita a Corigliano Calabro. Quindi con una breve processione la statua di S. Francesco di Paola,
sorretta dagli uomini della Guardia Costiera, è stata riportata nella chiesa del Rosario.
Alle ore 16, a Pizzo, nella chiesa di S. Rocco e S. Francesco di Paola, alla presenza del Parroco, il Padre Minimo Gaetano Nicolaci, diversi fedeli napitini insieme all'ass. Vallone, delegato per l'occasione dal Sindaco di Pizzo Fernando Nicotra , e alcuni membri dell'Associazione Marinai d'Italia, qui convenuti con la loro bandiera, hanno reso omaggio alle statue di S. Francesco e della Madonna Pellegrina di Paravati. Il festoso corteo motorizzato è quindi sceso alla Marina di Pizzo, dove le due statue e le reliquie sono salite, secondo l'ormai consolidata tradizione, a bordo di barconi della ditta Procopio.
Si è poi avviata la pittoresca processione a mare con decine di barche a motore, gommoni, motoscafi, nonché la motovedetta d'altura 289 della Guardia Costiera, che facevano scorta d'onore.
La processione si è prima diretta verso sud per un saluto all'Ufficio Locale della Guardia Costiera di Pizzo, poi ha fatto rotta in direzione nord verso il lido Colamaio 2.
Seguendo l'esempio di San Francesco, che non manifestò unicamente agli uomini la virtù della "Charitas", ma l'estese verso tutti gli animali come sentimento di amore, di carità e di cura, mentre la processione marina era al largo di Pizzo, a cura del dott. Paolillo (responsabile locale del WWF e direttore dell'Oasi naturalistica del Lago Angitola) sono stati liberati nel mare due esemplari di tartaruga "Caretta Caretta".
Così come Francesco di Paola dava un nome proprio agli animali che aveva cari, la trota "Antonella" oppure l'agnellino "Martinello", aderendo allo spirito della festa le due tartarughe sono state ribattezzate rispettivamente Francesco, in onore del Santo, e Maria, in onore della Madonnina di Paravati.
Una gran moltitudine di gente, insieme alla banda musicale Diapason di Filadelfia, ha affollato la spiaggia del lido Pescespada a Colamaio 2, per accogliere S. Francesco, la Madonna Pellegrina e le reliquie trasportate nella processione sul mare. Dopo il lancio di una corona d'alloro, Gianfranco Schiavone ha declamato la "Preghiera del Marinaio", ricordando che il 27 maggio 1943 il Pontefice Pio XII proclamò S. Francesco di Paola "Patrono della Gente di mare". Infine la processione è arrivata in Contrada Olivara di Francavilla Angitola, ai piedi dell'imponente viadotto ferroviario intitolato a San Francesco di Paola nel luglio 2006 durante la precedente edizione della Festa.
Nello stesso pilone del viadotto, a fianco della targa di intitolazione, è stata inaugurata una stele bronzea di S. Francesco di Paola, opera del Maestro Giuseppe Farina, scultore di Monterosso Calabro.
Si tratta di un pregevole bassorilievo, alto un metro e settanta, raffigurante il Santo Paolano nell'atto di attraversare con il suo mantello lo stretto di Messina; alle spalle di San Francesco sono rappresentati la sagoma del viadotto con un treno che lo percorre e la pianta d'ulivo, simbolo ed emblema della contrada denominata Olivara.
Lo scenario raffigurato nella stele bronzea denuncia chiaramente che il Prof. Farina ha concepito l'opera in funzione del luogo in cui doveva essere collocata. Il Maestro ha realizzato il bassorilievo in onore e in memoria del figlio, Eugenio Farina, prematuramente scomparso in quanto vittima innocente di un tristissimo incidente automobilistico sulla strada statale n° 18.
Destinandola al viadotto ferroviario di San Francesco, con un gesto di alta liberalità Giuseppe Farina ha donato questa sua opera non solo a Francavilla ed a Pizzo, ma a tutti i Comuni della valle dell'Angitola, compreso Monterosso, il suo paese d'origine.
Perciò molto opportunamente erano presenti all'inaugurazione dell'opera, l'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia nella persona del suo Vice Presidente Paolo Barbieri, il Comune di Francavilla con il Sindaco dott. Carmelo Nobile, la Città di Pizzo con l'Assessore Vallone, il Comune di Monterosso con il suo Primo cittadino avv. Ercole Massara, insieme ad altre autorità civili, religiose e militari, tra cui i Comandanti della Guardia Costiera: Domenico Napoli di Vibo Marina, Pino Colloca di Tropea e Domenico Malerba di Pizzo.
Nella folla di fedeli presenti si notava un folto gruppo di monterossini, non solo attratti da San Francesco di Paola, dalle sue reliquie e dalla Madonna Pellegrina di Paravati, ma qui convenuti anche per rendere omaggio ai loro concittadini, al povero giovane Eugenio e a suo padre, lo scultore Giuseppe Farina.
Concludendosi le manifestazioni della "Festa della Gente di mare" in occasione del 5° Centenario del Beato Transito di San Francesco di Paola, il Presidente del comitato organizzatore, ing. Vincenzo Davoli, ha dato lettura del messaggio inviatogli dal Comandante Generale della Guardia Costiera Italiana:
"Gentile Presidente, ho appena ricevuto l'invito che Lei mi ha fatto pervenire per il tramite del Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia per partecipare alle celebrazioni del 5° Centenario del Beato Transito di S. Francesco di Paola che avranno luogo nei giorni 13, 14, 15 luglio p. v.
Purtroppo però per impegni istituzionali precedentemente assunti e già confermati, non potrò essere presente.
Rivolgo a Lei e a tutti i suoi collaboratori un grazie di vero cuore, per tutte le fatiche che quotidianamente affrontate, per far giungere a tutti noi il messaggio di S. Francesco di Paola che con la sua vita ha personificato i comandamenti che Gesù ci invita ad osservare per vivere in semplicità e carità. Un caloroso abbraccio all’ Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Raimondo Pallastrini."
Dopo aver ringraziato tutte le persone e gli Enti che si sono prodigati per la buona riuscita dei tre giorni di manifestazione, l'ing. Davoli e Gianfranco Schiavone hanno consegnato l'artistico crest di Yury Kuku alle personalità che più si sono distinte nel sostenere e patrocinare l'edizione 2007 della "Festa della Gente di mare", nonchè allo scultore Prof. Farina e al Preside prof. Vincenzo Pezzo, unico ma autorevolissimo rappresentante di Zaccanopoli, che si è premurato di fornire agli studiosi del Santo fotografie e documenti inediti relativi al miracolo propiziato a Zaccanopoli da San Francesco.
Il Comandante Domenico Malerba ha voluto consegnare pergamene alla Signora Rita Marrella e a Rosario Marziano, restauratori della statua di S. Francesco trasportata nel pellegrinaggio marittimo.
Diversamente da quanto scritto nel programma, il comitato organizzatore ha deciso di annullare lo spettacolo del gruppo Folk ed i fuochi artificiali previsti in Contrada Olivara nella serata di domenica 15 luglio, in segno di rispetto nei confronti della famiglia Talora, affranta per la morte improvvisa di Roberto.
Il decesso del trentottenne Roberto Talora ha suscitato un profondo cordoglio in tutta la comunità francavillese.
Prescindendo da questo fatto doloroso la "Festa della Gente di mare", articolata in tre giornate, è stata vissuta con grande intensità da chi vi ha partecipato.
Nel corso delle varie manifestazioni che si sono susseguite San Francesco di Paola è stato onorato sotto differenti aspetti: come protettore dei bambini, che tanto si sono divertiti a fare disegni, a plasmare figure e a colorarle, durante l'estemporanea d'arte di venerdì 13 a Francavilla; come protettore degli artisti in vario modo presenti nei diversi momenti della tre giorni; come celeste soccorritore degli umili, dei deboli, degli ammalati (i disabili dell'Associazione Sacro Cuore di Gesù di Dasà e Gerocarne, Daniele Fruci di Contrada Olivara); come vigile protettore di tutte le creature volute da Dio (animali della terra, del cielo e delle acque); come fondatore dell'Ordine dei Minimi e protettore del Terzo Ordine; come patrono non solo del Vibonese, ma dell'intera Calabria (pellegrini convenuti da Reggio Calabria, Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Curinga, Amantea, Paola, Fuscaldo, Paterno Calabro, Acquappesa, Cetraro...) e soprattutto come Patrono della Gente di mare nel senso più ampio, comprendendo perciò marittimi, marinai militari, uomini della Guardia Costiera, pescatori, ferrovieri delle navi-traghetto, subacquei, operatori degli stabilimenti balneari, semplici bagnanti, praticanti attività sportive del mare, civili e altre forze dell'ordine impegnati a soccorrere, a vigilare ed a tutelare l'ambiente naturale marino e coloro che vi operano e vivono.
Il comitato della festa rivolge un ringraziamento particolare alle persone, alle ditte e agli enti che hanno concretamente contribuito alla realizzazione delle manifestazioni: il geom. Stefano Santaguida, presidente della Comunità Montana Alto Mesima; la ditta Caffo di Limbadi; la Signora Rosaria Del Vecchio di Nicotera ; la ditta Monardo di Soriano calabro; il Signor Pasquale Vari' di Soriano calabro; la ditta Tavella di Comerconi; il Signor Giorgio Pizzonia di Pizzo; il dott, Francesco Ceravolo di Pineta Mare.
Vincenzo Davoli e Pino Pungitore
ALBUM FOTOGRAFICO DI GIUSEPPE PUNGITORE
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FOTO DI GIUSEPPE PUNGITORE |